67497 - MUSEOGRAFIA ARCHEOLOGICA

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Paolo Bolzani
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 9218)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso mira a trasmettere approfondite conoscenze teoriche e pratiche sul dibattito relativo agli allestimenti museali di carattere archeologico. Intende fornire un quadro preciso di riferimento per la definizione dello statuto epistemologico della disciplina della museografia, espressamente applicata al contesto espositivo di tipo archeologico. Al termine del corso lo studente padroneggia la disciplina che attiene alle dinamiche inerenti la trascrizione progettuale di una proposta museologica e si occupa della progettazione e realizzazione di edifici, spazi museali, allestimenti e percorsi museali; è in grado di cimentarsi con vari casi di allestimento museografico, applicati sia ad esposizioni permanenti (musei), sia ad esposizioni temporanee (mostre), per quanto riguarda spazi del museo (accoglienza e informazioni, servizi di gestione e servizi per il pubblico, rapporto visitatore-oggetto archeologico), soluzioni espositive (percorsi, vetrine e teche, supporti, cromatismi), supporti didattici (itinerari di visita, segnaletica, piano di comunicazione, soluzioni informatiche), cenni di impiantistica (illuminotecnica e climatizzazione).

Contenuti

Saranno illustrati i tratti principali dell’evoluzione storica della museografia, applicata alla esposizione e conservazione dei reperti archeologici provenienti da scavo o da collezioni esistenti, riuniti nel museo archeologico contemporaneo, inteso come luogo di conservazione e trasmissione della memoria all’interno di un contenitore espositivo. Ciò avverrà partendo da una ricognizione sull’evoluzione del museo così come si è venuto a formare tra Settecento e Ottocento, per arrivare all’illustrazione di alcuni casi emblematici nazionali (Uffizi, MArTa, Crypta Balbi, MANN, Museo Egizio di Torino), fino ai grandi musei di rilevanza internazionale (Musei Vaticani, Musée du Louvre, British Museum, i luoghi di Museum Insel).

L’intento è quello di rivelare la doppia matrice del museo archeologico, formatosi dalla convergenza tra le istanze del museo d'arte antica e quelle relative all'approccio scientifico sviluppatesi nel museo naturalistico. Perciò saranno dedicati brevi approfondimenti sulle componenti del progetto di allestimento, utilizzando lo strumento della Scheda, strumento di indagine utilizzato da molti anni. Si indagherà la valenza di elementi determinanti come contesto, contenitore, contenuto, comunicazione, percorso di visita, tipologie di supporti espositivi, controllo della luce e delle condizioni ambientali, nell’ottica dei rapporti oggetto-visitatore e spazio-luce, al fine della ottimizzazione della comunicazione museale all’interno di un allestimento ad essa funzionale. Una sessione specifica sarà perciò dedicata al tema della comunicazione museale di tipo standard e di tipo multimediali, calibrati alla individuazione di varie tipologie di visitatori, in sinergia con l'applicazione dei principi dell'ergonomia ed antropometrica e del riconoscimento delle peculiarità di alcune target di visitatori: scolaresche, anziani, visitatori con diversabilità motorie e/o cognitive.

Una sessione finale sarà dedicata alle tematiche rilevate nei siti archeologici (aree e parchi) indagando in particolare il rapporto tra emergenze archeologiche, paesaggistiche e comunicazione del contesto originario, valutando le scelte inerenti le coperture delle aree a rischio e le ricostruzioni fisiche o digitali.

Testi/Bibliografia

1. D. Manacorda, Il sito archeologico: fra ricerca e valorizzazione, Carocci editore, Roma 2007

2. G. Pinna, Il museo verso l'ignoto, pp.3-10; A. Zifferero, Allestimenti museografici e identità storica dei musei, pp.59-79; M. Marini Calvani, Dallo scavo al museo e ritorno, pp. 125-129, in Archeologia del museo. I caratteri originali del museo e la sua documentazione storica fra conservazione e comunicazione, Editrice Compositori, Bologna 2004

3. J. Clair, La crisi dei musei. La globalizzazione della cultura, Skira, Milano 2008

4. P. Bolzani, «Lo spazio delle Muse. Una proposta metodologica per l’analisi e il progetto di esposizioni permanenti e temporanee di tipo archeologico», in Ocnus, Rivista della Scuola di specializzazione di Alma mater, DiSCi, 22, 2014, 141-159

5. P. Bolzani, «Il progetto di allestimento come parte del progetto di comunicazione. Dalla Domus dei Tappeti a Tamo», in E. Gennaro (a cura di), Musei: narrare, allestire, comunicare, Collana del Sistema museale della Provincia di Ravenna, Quaderni di didattica museale, 14, 2012, 67-76

Metodi didattici

Le lezioni saranno tenute in modalità frontale in aula ed in emergenza in modalità remota nei limiti concessi dalle condizioni sanitarie del Paese. Le lezioni saranno integrate con visite a laboratori di restauro e musei di particolare interesse, raggiungibili con mezzi pubblici in tempi relativamente brevi, come Tamo e Classis a Ravenna o il Museo Civico Archeologico di Bologna o il Museo della Storia di Bologna a Palazzo Pepoli.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame orale.

Lo scopo della prova orale è la verifica del grado di apprendimento dallo studente ed accertarne le conoscenze e le capacità critiche acquisite nel percorso formativo.

Il candidato potrà affrontare la prova finale previo invio di un “Elaborato di analisi di un museo archeologico”, scelto a piacere ma verificato dalla docenza affinché possa costituire un valido esempio museografico. L’analisi dovrò essere effettuata seguendo i punti della Scheda critica redatta dalla docenza e reperibile nel saggio “Lo spazio delle Muse” indicato in Bibliografia. La prova finale si svolgerà mediante un colloquio in cui lo studente dovrà dimostrare l'acquisita consapevolezza della storia della museologia e museografia archeologica e delle questioni relative alla conservazione ed esposizione degli oggetti archeologici. Ciò avverrà attraverso la discussione dell’ “Elaborato di analisi di un museo archeologico” e di uno dei testi discussi durante il corso e indicati in bibliografia, così da attestare l'acquisita consapevolezza della fluidità del concetto di museo e della pratica conservativa e della necessità di una ferma coscienza critica per ogni intervento da predisporre.

Saranno valutati la padronanza dei contenuti, l'espressione adeguata e il linguaggio appropriato alla materia trattata, nonché la facoltà di sintesi e di analisi dei concetti discussi a lezione.

Saranno valutate con voti di eccellenza una preparazione in grado di rivelare una piena comprensione delle problematiche connesse alla ideazione e gestione di un museo archeologico, la conoscenza del percorso compiuto dall’istituzione per giungere alla definizione del moderno concetto di museo archeologico. Ugualmente concorreranno alla valutazione di eccellenza la capacità di argomentazione e di compiere scelte autonome di analisi critica e di collegamento nella redazione della Scheda e nell’esposizione dei contenuti, infine la padronanza del linguaggio e della terminologia specifica della disciplina nel panorama internazionale, nonché, ovviamente, la conoscenza approfondita dei testi del programma.

La conoscenza solo mnemonica della materia, la capacità di sintesi e di analisi non correttamente sviluppate in un linguaggio adeguato porteranno a valutazioni discrete. Lacune formative o la mancanza del lessico appropriato, scarsa conoscenza degli strumenti di analisi e delle problematiche connesse agli interventi di restauro porteranno alla sola sufficienza. Scarsa conoscenza dei testi in programma, lessico inadeguato, mancata comprensione della criticità dell'argomento e del problema conservativo saranno valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Videopresentazioni in formato PowerPoint

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paolo Bolzani

SDGs

Istruzione di qualità Lavoro dignitoso e crescita economica Città e comunità sostenibili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.