78168 - ARCHITETTURA MEDIEVALE E MODERNA (1) (LM)

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Francesco Benelli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: ICAR/18
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Arti visive (cod. 0977)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce conoscenze necessarie a leggere e interpretare criticamente l’architettura medievale e moderna. In particolare lo studente dispone degli strumenti metodologici per la comprensione storico-critica del territorio, della città e delle sue principali architetture.

Contenuti

L'ARCHITETTURA ITALIANA DEL XVI SECOLO

Calendario delle lezioni

I lezione, 28/1

Introduzione dei temi, presentazione del programma, requisiti ed organizzazione del corso.

II lezione 29/1

Gli ordini architettonici. Il linguaggio classico dell’architettura.

Bibliografia:

  • C. Thoenes, Gli ordini architettonici, rinascita o invenzione?, in Roma e l’antico nell’arte e nella cultura del Cinquecento, a cura di M. Fagiolo, Roma: Biblioteca internazionale di cultura 1985, pp. 261-271 (PDF consultabile su IOL)

III lezione 30/1

Tradizione e innovazione. Filippo Brunelleschi.

Bibliografia:

  • L. Heydenreich, Brunelleschi, in Architecture in Italy 1400-1500, edited by P. Davies, New Haven & London: Yale University Press 1996, pp. 13-33.
  • Id., Florence 1450-1480, in ibidem, pp. 45-54.
  • A. Bruschi, Brunelleschi e la nuova architettura fiorentina, in Storia dell’architettura italiana, cit., pp. 38-106.

IV lezione, 4/2

Architettura e teoria: Leon Battista Alberti.

 Bibliografia:

  • H. Burns, Leon Battista Alberti, in Storia dell’architettura italiana, cit., pp. 114-165.

V lezione, 5/2

Roma, 1 Gennaio 1500.

  • Bibliografia:

  • Bruschi, L’architettura a Roma negli ultimi anni del pontificato di Alessandro VI Borgia (1492-1503) e l’edilizia del primo Cinquecento, in Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, a cura di A. Bruschi, Milano: Electa 2002, pp. 34-75.
  • W. Lotz, Architettura classica a Roma: Bramante, in Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Milano: Rizzoli 1997, pp.11-13.

VI Lezione, 6/2

 Bramante e Giulio II

Bibliografia:

  • W. Lotz, Edifici per Giulio II, in Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Milano: Rizzoli 1997, pp. 13-23.
  • C.L. Frommel, La città come opera d’arte: Bramante e Raffaello (1500-1520), in Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, pp. 76-99.

VII Lezione, 11/2

 La generazione post-bramantesca. Raffaello e Giulio Romano

Bibliografia:

  • W. Lotz, Architettura classica a Roma: Raffaello, in Architettura in Italia 1500-1600, cit., pp. 27-34.
  • W. Lotz, Giulio Romano, in Architettura in Italia 1500-1600, cit., pp. 76-82.
  • C.L. Frommel, La città come opera d’arte: Bramante e Raffaello (1500-1520), in Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, pp. 99-131.

VIII Lezione, 12/2

La generazione post-bramantesca. Baldassarre Peruzzi

Bibliografia:

  • W. Lotz, Baldassarre Peruzzi e Antonio da Sangallo il Giovane, in Architettura in Italia 1500-1600, cit., pp. 44-51.
  • F.P. Fiore, Roma, le diverse maniere, in Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, pp. 132-136.

IX Lezione, 13/2

Antonio da Sangallo il Giovane e la setta Sangallesca

Bibliografia:

  • W. Lotz, Baldassarre Peruzzi e Antonio da Sangallo il Giovane, in Architettura in Italia 1500-1600, cit., pp. 52-60.
  • F.P. Fiore, Roma, le diverse maniere, in Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, pp. 136-140.
  • A. Bruschi, Roma, dal Sacco al tempo di Paolo III, in ibidem, pp. 160-207.

X Lezione, 18/2

Michelangelo architetto

  • Bibliografia:

  • W. Lotz, Michelangelo, in Architettura in Italia 1500-1600, cit., pp. 89-106.

XI Lezione, 19/2

La fabbrica magnifica: La costruzione di San Pietro

Bibliografia:

  • W. Lotz, I progetti di San Pietro dopo la morte di Bramante, in Architettura in Italia 1500-1600, cit., pp. 23-25.
  • A. Bruschi, Roma, dal Sacco al tempo di Paolo III, in Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, parti relative ai progetti e alla costruzione di San Pietro.

XII Lezione, 20/2

La Firenze della prima metà del Cinquecento

Bibliografia:

C. Elam, Firenze 1500-50, in Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, pp. 208-239.

XIII Lezione, 25/2

Bologna, dai Bentivoglio alla integrazione nello stato della chiesa. (Visita ad alcune architetture cinquecentesche bolognesi)

  • Bibliografia:

M. Ricci, Bologna e Carpi, in Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, pp. 306-312.

XIV Lezione, 26/2

Andrea Palladio

  • Bibliografia:

  • W. Lotz, Andrea Palladio, in Architettura in Italia 1500-1600, cit., pp. 147-158.

XV lezione, 27/2

Conclusioni

Data da stabilire, ma comunque dopo la fine del corso:

Viaggio di istruzione a Roma o Firenze

 

 

 

 

 

Testi/Bibliografia

Libri di testo che contengono i saggi indispensabili e obbligatori indicate con le pagine specifiche nel calendario delle lezioni (testi tutti reperibili nella biblioteca I. Supino):

  • Storia dell’Architettura Italiana. Il Quattrocento, a cura di F.P. Fiore, Milano: Electa 1998.
  • Storia dell’Architettura Italiana. Il primo Cinquecento, a cura di A. Bruschi, Milano: Electa 2002
  • L. Heidenreich, Architecture in Italy 1400-1500, revised by Paul Davies, New Haven; London: Yale University Press, 1996
  • W. Lotz, Architecture in Italy 1500-1600, revised by Deborah Howard, New Haven; London: Yale University Press, 1996

    Durante le lezioni verrà suggerita ulteriore bibliografia. Oltre ai libri di testo è vivamente consigliata la lettura approfondita dei seguenti testi (tutti reperibili presso le biblioteche di Unibo):

  • L.B. Alberti, L’Architettura, Milano: Il Polifilo 1989, libro I, V, VI e VII,
    • R. Weiss, La scoperta dell’antichità classica nel Rinascimento, traduzione di Maria Teresa Bindella, Padova: Antenore, 1989 (prima edizione, Oxford B. Blackwell 1969).
    • R. Wittkower, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Torino: Einaudi 1988 (o altra edizione).
  • M. Tafuri, Ricerca del Rinascimento, principi, città, architetti, Torino: Einaudi 1992.

Metodi didattici

Il corso si svolge nelle prime cinque settimane del secondo semestre in un modulo di 30 ore diviso in 15 lezioni frontali di due ore, tre volte alla settimana, corrispondenti a 6 CFU. Tutte le lezioni a parte una saranno svolte in classe.

Per non deconcentrare chi ascolta e chi insegna, è vivamente raccomandato l’arrivo in classe prima dell’inizio della lezione. E’ buona educazione non portare alcun cibo in aula. Sono completamente disponibile e felice di rispondere ad ogni vostra domanda durante e dopo la lezione. Il buon esito dell’esame è dovuto anche all’assidua frequenza e all’attiva partecipazione in classe.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale uguale per tutti (studenti frequentanti e non) per valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente e verte sui testi indicati nella bibliografia. Gli studenti non frequentanti dovranno scrivere una tesina di circa 7/8 pagine riguardante un tema pertinente al programma da concordare con il docente e da consegnare entro il Sabato della penultima settimana di insegnamento.

Lo studente dovrà dimostrare l'acquisizione e il possesso delle nozioni fondamentali degli argomenti trattati e dell'approccio metodologico adottato, anche attraverso il riconoscimento di immagini di opere. Si consiglia, a tal proposito, di dedicare particolare attenzione alla documentazione iconografica che correda i testi d'esame e al materiale didattico del docente che può essere scaricato dalla sua pagina web/didattica = https://www.unibo.it/sitoweb/f.benelli

Criteri di valutazione della prova orale:

1. Sarà valutata con voti di eccellenza la prova in cui lo studente dimostra di saper analizzare approfonditamente i testi e di saperli inserire in una visione organica dei temi affrontati a lezione. Fondamentale sarà anche la padronanza espressiva utilizzata durante il colloquio.

2. La conoscenza per lo più mnemonica, la capacità di analisi non approfondita e un linguaggio corretto ma non sempre appropriato dei testi da studiare porteranno a valutazioni discrete.

3. La conoscenza approssimativa, la comprensione superficiale, la scarsa capacità di analisi e l'espressione non sempre appropriata condurranno a valutazioni poco più che sufficienti.

4. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici da studiare nel programma saranno valutati insufficienti.

Strumenti a supporto della didattica

Vari ausili audiovisivi (cd audio, proiezioni di immagini e di filmati digitali).

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Benelli