27136 - STORIA DELLA DANZA E DELLE ARTI DEL MOVIMENTO

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Elena Cervellati
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - acquisisce conoscenze di base relative alla storia della danza e delle arti del movimento nella cultura teatrale occidentale dal Rinascimento a oggi, con particolare riferimento all'epoca contemporanea; - apprende ed è in grado di applicare alcune modalità di analisi del testo spettacolare coreico; - è in grado di applicare all’ambito della divulgazione culturale le conoscenze e gli strumenti di analisi acquisiti ed elaborati durante il corso.

Contenuti

Il corso intende offrire un panorama della storia della danza teatrale, dagli eventi spettacolari che per la prima volta vengono definiti utilizzando il termine “balletto”, nelle corti rinascimentali; alle pratiche che vanno a consolidare e ad affermare le teorie e le tecniche del fare danza in teatro, tra il Seicento e l'Ottocento; attraverso le rivoluzioni messe in atto con il passaggio al Novecento; fino alla variegata molteplicità che connota gli ultimi decenni di quel secolo e i primi del XXI. In particolare, la seconda parte del corso verrà dedicata alla contemporaneità, attraverso la visione e l'analisi di ricostruzioni filologiche, riletture contaminate o radicali reinvenzioni realizzate oggi a partire da ben noti titoli di un passato più o meno lontano, come, ad esempio, Giselle (1841), di Jean Coralli e Jules Perrot; Il lago dei cigni (1895), di Marius Petipa e Lev Ivanov; Le sacre du printemps (1913), di Vaclav Nižinskij; Kontakthof (1978), di Pina Bausch. L’interesse per il rifacimento di creazioni già esistenti investe infatti con evidenza, oggi, non soltanto il repertorio classico-accademico, ma pure quello della danza moderna, della danza contemporanea, del teatro-danza o della post-modern dance, mettendo in campo temi forti, quali l'identità, l'originalità e la riproducibilità dell'opera, l'autorialità e la proprietà intellettuale, lo sguardo e le visioni degli spettatori, la relazione tra passato e presente, la nostalgia, la memoria, il tempo.

Testi/Bibliografia

Il programma di esame da 12 cfu per gli studenti frequentanti (per “studente frequentante” si intende lo studente che abbia seguito almeno il 70 % delle lezioni) è composto da quattro letture:

 

1) Un solo volume a scelta tra i due manuali indicati di seguito, che tracciano un panorama della storia della danza, dal Medioevo ai nostri giorni:

- Elena Cervellati, La danza in scena. Storia di un'arte dal Medioevo a oggi, Milano, Bruno Mondadori, 2009;

- Alessandro Pontremoli, Storia della danza dal Medioevo ai giorni nostri, Firenze, Le Lettere, 2002.

 

2) Due volumi a scelta tra quelli indicati di seguito, ciascuno dei quali approfondisce un periodo o un'esperienza artistica tra quelle tratteggiate nel manuale, tra il Settecento e l'oggi:

- Eugenia Casini Ropa, La danza e l'agit-prop. I teatri non-teatrali nella cultura teatrale del primo Novecento, Imola, Cue press, 2016 (I ed. Bologna, Il Mulino, 1988)

- Elena Cervellati, Théophile Gautier e la danza. La rivelazione del corpo nel balletto del XIX secolo, Bologna, CLUEB, 2007

- Annamaria Corea, Raccontar danzando. Forme del balletto inglese nel Novecento, Roma, Sapienza Università Editrice, 2017 (versione gratuita online: http://www.editricesapienza.it/node/7648)

- Vito Di Bernardi - Letizia Gioia Monda (a cura di), Immaginare la danza. Corpi e visioni nell'era digitale, Bologna, Massimiliano Piretti Editore, 2018

- Roberto Giambrone, Pina Bausch. Le coreografie del viaggio, Macerata, Ephemeria, 2008

- Elisa Guzzo Vaccarino, La danza d'arte. Balanchine, Cunningham, Forsythe, Roma, Dino Audino Editore, 2015

- Concetta Lo Iacono, Il danzatore attore, da Noverre a Pina Bausch, Roma, Dino Audino Editore, 2007

- Letizia Gioia Monda, Choreographic bodies. L'esperienza della Motion Bank nel progetto multidisciplinare di Forsythe, Roma, Dino Audino Editore, 2016

- Stefania Onesti, Di passi, di storie e di passioni. Teorie e pratiche del ballo teatrale nel secondo Settecento italiano, Torino, Accademia University Press, 2016

- Elena Randi, La modern dance. Teorie e protagonisti, Roma, Carocci editore, 2018

- Elena Randi, Protagonisti della danza del XX secolo. Poetiche ed eventi scenici, Roma, Carocci editore, 2014

 

3) Una raccolta di saggi, che accoglie scritti di diversi autori, concentrati sul tema del “rifare la danza”. Il previsto volume a cura di Elena Cervellati, Rifare la danza. Metodologie ed esempi, non ancora pubblicato, verrà sostituito da un'antologia composta dai seguenti brevi saggi, tutti reperibili online e scaricabili in pdf. L'antologia sarà eventualmente acquistabile, sotto forma di dispensa già stampata, presso la Copisteria Harpo (via Barberia 9, Bologna), ma potrà ugualmente essere autonomamente costruita.

André Lepecki, Il corpo come archivio. Volontà di ri-mettere-in-azione e vita postuma delle danza, in «Mimesis Journal», n. 1, 2016, pp. 30-52, online: http://journals.openedition.org/mimesis/1109 .

Concetta Lo Iacono, La bambola di Cagliostro. Una storia per immagini di Coppélia ou La Fille aux yeux d'émail, in «Danza e ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni», n. 3, 2012, pp. 35-60, online: https://danzaericerca.unibo.it/article/view/3343/2718 .

Rita Maria Fabris, Femminile/Maschile nel corpo danzante: Il lago dei cigni, in «Danza e ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni», n. 4, 2013, pp. 31-56, online: http://danzaericerca.unibo.it/article/view/4207/3659 .

Veroli, Patrizia, Il Sacre du printemps di Nižinskij, oggi. Le “ricostruzioni” di Millicent Hodson (1987) e Dominique Brun (2014), in Betta, Nicoletta – Rizzuti, Marida, Cento primavere. Ferocità e feracità del Sacre du printemps, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2014, pp. 39-62, online: https://slides.tips/il-sacre-du-printemps-di-nizinskij-oggi-le-ricostruzioni-di-millicent-hodson-198.html .

Annamaria Corea, Romeo e Giulietta. Un perfetto case-study per il balletto narrativo del Novecento, in «Danza e ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni», n. 6, 2015, pp. 19-29, online: https://danzaericerca.unibo.it/article/view/4969 .

Alessandra Sini, Pratiche di sopravvivenza e di dissoluzione. Una testimonianza sulle possibilità di ripresa nelle pratiche coreografiche di Altroteatro e Sistemi dinamici altamente instabili, in «Danza e ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni», n. 7, dicembre 2015, pp. 55-82, online: https://danzaericerca.unibo.it/article/view/5955/5678.

Elena Cervellati, Tra canone e archivio vivente: rifare la “nuova danza italiana”, in Guccini, Gerardo (a cura di), Thinking the Theatre. New Theatrology and Performance Studies. Atti del Convegno internazionale di studi, Torino, 29-30 maggio 2015, Bologna, ALMADL University of Bologna Digital Library, collana “Arti della performance”, 2018, pp. 360-373, online: http://amsacta.unibo.it/5781/ .

Elena Cervellati, Alimentare la presenza. L'Archivio Kazuo Ohno in Italia, in Casari, Matteo – Cervellati, Elena (a cura di), Butō. Prospettive europee e sguardi dal Giappone, Bologna, ALMADL University of Bologna Digital Library, Collana “Arti della performance”, 2015, pp. 67-77, online: http://amsacta.unibo.it/4352/ .

Susanne Franco, Archiviare il futuro. I lasciti di Pina Bausch e Merce Cunningham, in «Danza e ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni», n. 5, dicembre 2014, pp. 97-111, online: https://danzaericerca.unibo.it/article/view/4701/4192 .

Marcella Lista, Play Dead/Fare il morto: danza, musei e le “arti basate sul tempo”, in «Danza e ricerca. Laboratorio di studi, scritture, visioni», n. 9, 2017, pp. 11-35, online: https://danzaericerca.unibo.it/article/view/7671

 

Gli studenti non frequentanti (per “studente non frequentante” si intende lo studente che abbia seguito meno del 70 % delle lezioni) si presenteranno all'esame con un elenco scritto degli spettacoli visionati, tramite registrazioni video o dal vivo, sui quali potranno essere interrogati.

Si considera infatti fondamentale, per la comprensione dei testi in esame, la parallela visione di alcuni dei principali spettacoli di cui si tratta nei volumi in programma, anche tramite l'ausilio di registrazioni video accessibili su supporto dvd o in rete (youtube, vimeo, numéridanse e similari), e la capacità, in sede d'esame, di fare riferimento a tali visioni.

In particolare, occorrerà presentarsi all'esame avendo visionato almeno alcuni estratti video dei seguenti spettacoli:

- per il punto 1, almeno La fille mal gardée (1789), di Jean Dauberval; Giselle (1841), di Jean Coralli e Jules Perrot; Lo Schiaccianoci (1892), di Marius Petipa e Lev Ivanov; Apollon musagète (1928), di George Balanchine; Lamentation (1930), di Martha Graham; Points in space (1986), di Merce Cunningham; Blaubart (1977), di Pina Bausch;

- per il punto 2, almeno due titoli in ciascuno dei due volumi scelti;

- per il punto 3, almeno un titolo per ciascun saggio compreso nel volume.

Metodi didattici

Le lezioni frontali verranno supportate dalla visione commentata di materiali iconografici e di registrazioni di spettacoli, nonché integrate da incontri con artisti e, possibilmente, da visioni di spettacoli dal vivo. Verrà sollecitata la partecipazione attiva degli studenti frequentanti attraverso proposte di letture e discussioni in aula.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il livello dell'apprendimento delle conoscenze relative alla storia della danza e delle arti del movimento verrà verificato tramite un colloquio orale che verterà intorno ai temi trattati durante il corso, ovvero ai testi indicati nel programma d'esame, teso ad accertare la capacità dello studente di orientarsi tra le fasi nodali della storia della danza teatrale dal Rinascimento a oggi e nel dare esempi puntuali di particolari esperienze artistiche.

Il raggiungimento di una visione organica dei temi affrontati, il possesso di una padronanza espressiva e di un linguaggio specifico, l’originalità della riflessione nonché la dimestichezza con gli strumenti di analisi della storia della danza e delle arti del movimento saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza perlopiù meccanica o mnemonica della materia, una capacità di sintesi e di analisi non articolate o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato, così come un dominio scolastico della storia della danza e delle arti del movimento porteranno a valutazioni discrete. Lacune formative o linguaggio inappropriato, così come una scarsa conoscenza degli strumenti della storia della danza e delle arti del movimento condurranno a voti che si attesteranno sulla soglia della sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all’interno della bibliografia nonché incapacità di analisi della storia della danza e delle arti del movimento non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Visione di documenti iconografici tramite proiezioni di immagini fisse e in movimento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Elena Cervellati