85786 - ARCHITETTURA PER LA RIGENERAZIONE DEL PAESAGGIO URBANO

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Giovanni Furlan
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: ICAR/15
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Cesena
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura (cod. 0881)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso di Architettura del Paesaggio ha la finalità di offrire agli studenti alcuni strumenti di riflessione e di elaborazione del progetto urbano, questo riguarda la conoscenza e la progettazione degli spazi aperti a partire dall’illustrazione di esperienze e casi esemplari, con particolare riferimento alla qualità degli spazi pubblici e dei sistemi di relazione (strade e piazze, verde urbano, spazi della mobilità, ecc).

Contenuti

Il campo di sperimentazione di questa esperienza laboratoriale si definisce attorno alle questioni relative al progetto delle aree di trasformazione a scala urbana e territoriale; partendo dall’analisi dei diversi sistemi insediativi della città e dalle sue strutture tipo-morfologiche si tenterà di discutere e definire i princìpi e i modi della costruzione/ricostruzione delle forme possibili della città contemporanea.

In un momento di crisi che vede il progetto urbano spesso risolto come sommatoria di singole architetture avulse dal loro contesto urbano, senza ambizione di dare risposte definitive, si cercherà di focalizzare modi e strumenti che abbiano un ampio grado di generalità sul piano teorico, corrispondenti alle diverse posizioni della cultura architettonica contemporanea.

All’interno di questo orizzonte e di queste finalità teoriche generali, la ricerca sarà sviluppata attraverso la sperimentazione progettuale applicata a temi diversi in contesti reali diversificati, che abbiano valore paradigmatico.

Molte città, di grandi, medie e anche piccole dimensioni, si trovano infatti a disporre di numerose ed estese aree da riconvertire o da riqualificare in modo sostanziale. Dopo la dismissione delle grandi aree industriali - la prima occasione che ha posto il tema della trasformazione urbana una trentina di anni or sono - altri grandi impianti stanno andando incontro a ricambi d’uso per ragioni diverse: i sistemi infrastrutturali quali scali, ferrovie e porti, le caserme e le aree militari non più in uso, gli ospedali ormai inadeguati, i grandi mercati all’ingrosso, i macelli e i grandi complessi conventuali, tutti luoghi ricchi di potenzialità ma che ad oggi lasciano grandi vuoti, talvolta anche in aree centrali nelle città, decretando al contempo l’abbandono di edifici di valore che meritano di essere riabitati.

Insieme a questi, interi settori urbani periferici e degradatati, generalmente a destinazione residenziale o mista, necessitano di essere ampiamente ridisegnati, adeguati e riqualificati.

Ancora, molte aree di margine mancano di un disegno unitario che le completi, le connetta a un sistema urbano, territoriale e infrastrutturale a scala più vasta, e ne definisca forma e identità.

A partire dall’attuale alto grado di problematicità e complessità di tali aree di applicazione dei progetti si offre la possibilità di istituire un confronto ampio sul senso di un’ancora possibile sviluppo urbano, inteso non come mero ampliamento ma come tentativo di riqualificazione e rigenerazione di parti esistenti di città, che tuttavia ancora non possiedono una loro forma stabile, significativa e riconosciuta. Ciò impone di indagare il problema centrale, sempre aperto e sempre vivo della cultura urbana italiana, legato alle modalità possibili di costruzione della città; cercando di chiarirne idee e principi attraverso il concretizzarsi delle forme appropriate; stabilendo rinnovate relazioni con un contesto, in particolare quello naturale, radicalmente trasformato nel suo senso e significato rispetto alle scelte insediative da intraprendere.

Si tratta di un tema cruciale e strategicamente importante, ricco di potenzialità applicative, che, attraverso lo studio sistematico di alcune aree-campione, analizza le esigenze di trasformazione delle città, offrendo gli strumenti per ripensare in chiave progettuale la definizione di molte aree oggi dismesse in un quadro di riconversione e di rifunzionalizzazione dei contesti urbani e territoriali.

In particolare la proposta progettuale permette di ripensare ai modi della crescita e della riqualificazione della città, in un’ottica non settoriale ma che al contrario sintetizzi attraverso un punto di vista generale la concreta realtà delle attuali questioni urbane, quali la tutela e risparmio del suolo, il confronto con gli elementi naturali e con il patrimonio edilizio esistente, la considerazione per i caratteri dei luoghi, l’attenzione agli aspetti del risparmio e dell’efficienza energetica, la qualità e l’economicità dei sistemi costruttivi, le nuove forme dell’abitare.

Testi/Bibliografia

A. Rossi, Scritti scelti, Milano, Clup, 1975.

A. Rossi, L'architettura della città, Milano, Clup, 1978.

O.M. Ungers, La città dialettica, Milano, Skira, 1997.

Colin Rowe e Fred Koetter, Collage city; Milano, Il saggiatore, 1981

LA RICOSTRUZIONE DELLA CITTA', Berlino-IBA 1987, XVII Triennale di Milano. A cura di M. De Michelis. P. Nicolin, W. Oechskin, F. Wernwr, Electa, Milano, 1985

Bibliografie specifiche saranno fornite durante lo svolgimento del laboratorio.

Metodi didattici

Il laboratorio si articolerà in una serie di lezioni e seminari sui contenuti e gli obiettivi teorici del laboratorio. Le lezioni saranno dedicate a letture di “testi architettonici” – progetti e realizzazioni – significativi, in cui saranno indagati i legami tra pratica progettuale e teoria con particolare attenzione al tema del laboratorio nel pensiero di alcuni maestri dell'architettura moderna e contemporanea. Oltre alle lezioni sono previste le esercitazioni progettuali. Le scadenze e le modalità di presentazione delle esercitazioni saranno comunicate all'apertura del laboratorio. Alle lezioni si affiancheranno le revisioni periodiche dei lavori dei singoli studenti e alcuni seminari collettivi sullo stato di avanzamento dei lavori. Il laboratorio si svilupperà attingendo dei contenuti dalle discipline relative alle aree dell’urbanistica e dell’architettura del paesaggio.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento dei temi del laboratorio riguarderà la valutazione degli elaborati di progetto, delle esercitazioni compiute durante l'anno e la verifica della conoscenza delle questioni teoriche trattate nel corso delle lezioni. Per l’idoneità saranno presentati: la documentazione storica, cartografica e ambientale adeguata al contesto di intervento, la documentazione sugli strumenti urbanistici relativi alla città e al contesto di intervento, i modelli e le planimetrie dello stato di fatto e di progetto.

Per illustrare le fondamentali intenzioni progettuali, il progetto sarà sviluppato con:

- Testi, tabelle, disegni alle diverse scale raccolti in un book di laboratorio;

- Tavole in formato A1 / A0;

- Modelli di studio,

Strumenti a supporto della didattica

Laboratorio per le esercitazioni in aula, laboratorio modelli, PC, video proiettore digitale, stampanti e plotter .

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giovanni Furlan