73329 - PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA

Anno Accademico 2017/2018

  • Docente: Laura Cavana
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: M-PED/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Progettazione e gestione dell'intervento educativo nel disagio sociale (cod. 9228)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - conosce il quadro teorico e le principali direzioni operative propri del paradigma fenomenologico applicato alla pedagogia e alla prassi educativa; - ha una conoscenza adeguata dei diversi profili di utenza; - è capace di applicare le conoscenze acquisite nella progettazione di processi educativi e formativi finalizzati all'inclusione del disagio sociale; - conosce le strutture sociali e culturali presenti nel territorio ed è in grado di attivare con esse scambi e collaborazioni; - ha conoscenze e competenze per promuovere attività di formazione e di aggiornamento rivolte agli educatori di comunità; - è esperto nella progettazione di interventi di prevenzione; - sa coordinare e dirigere il lavoro di educatori sociali e assistenti sociali; - ha buone capacità di relazione comunicativa sia nel rapporto col singolo soggetto in educazione, sia nel rapporto con gruppi di soggetti in educazione; - è in grado di avvalersi dei metodi di apprendimento sperimentati e degli strumenti di analisi acquisiti per provvedere in modo autonomo all'aggiornamento e all'approfondimento delle sue conoscenze; - è in grado di individuare in forma autonoma strumenti e percorsi di formazione adeguati e funzionali allo sviluppo della sua crescita personale e professionale.

Contenuti

A partire da una breve ricostruzione storica, il corso cercherà in primo luogo di circoscrivere e di definire il campo d'indagine della pedagogia della devianza, per evidenziarne la complessità e la problematicità semantica ed interpretativa. Quindi tenderà a privilegiare le problematiche connesse al tema “devianza e dipendenze”, richiamandosi tanto alla sua moderna rappresentazione, quanto alle più rilevanti sue ricadute sul piano pedagogico ed educativo. La lettura teorico-interpretativa delle tematiche portate alla luce e le ipotesi operative legate ai programmi di “recupero”, di “prevenzione” e di “rieducazione”verranno affrontate nell'ottica del paradigma fenomenologico e della dialettica autonomia-dipendenza. Durante il corso queste due punti di vista verranno declinati anche in relazione a contesti di disagio e/o di difficoltà più allargati e non sempre collegati o collegabili con l'abuso di sostanze tossiche e, in generale, con esperienze di dipendenza.

Testi/Bibliografia

Testi d'esame:
- L. Cavana, R. Casadei, Pedagogia come direzione. Ricerca di senso tra dinamiche esistenziali ed esigenze professionali, Roma, Aracne editrice, 2016.

- F. Sabatano, La scelta dell'inclusione. Progettare l'educazione in contesti di disagio sociale, Milano, Guerini, 2015.

- V. Iori (a cura di), Il sapere dei sentimenti, fenomenologia e senso dell'esperienza, Milano, Franco Angeli, 2009.

- L. Cavana, Autonomia e dipendenza nella dimensione educativa: spunti per una riflessione sul problema droga, in “Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza”, Anno 5, n. 2, Maggio/Agosto 2011, pp. 61-64. NB: La Rivista è solo on line.

Un testo a scelta tra i seguenti:

- R. Raimondo, Discoli incorreggibili. Indagine storico-educativa sulle origini delle case di correzione in Italia e in Inghilterra, Milano, Franco Angeli, 2014.

- V. Iori, A. Augelli, D. Bruzzone, E. Musi, Ripartire dall'esperienza. Direzioni di senso nel lavoro sociale, Milano, Franco Angeli, 2010.

- G. Magro, La comunità per tossicodipendenti: un progetto pedagogico, Milano, Franco Angeli, 2004.

- R. Bisi (a cura di), Tossicodipendenze, comunità e trattamento, Bologna, Clueb, 2006, (pp. 1-115; 169-195; 299-313).

- D. Pennac, Diario di scuola, Milano, Feltrinelli, 2008.

- F. Dostoevskij, Il giocatore, Milano, Mondadori, 2013.

- A. Augelli, Quando le formiche spostano un elefante...Genitori di Gruppi di auto-mutuo aiuto raccontano le dipendenze e la cura familiare, Milano, Franco Angeli, 2014.

NB: Per la preparazione dell'esame si consiglia di studiare i testi nell'ordine sopra presentato

Metodi didattici

 

I contenuti del corso saranno trattati in riferimento alle "parole chiave" che li caratterizzano. Questo per facilitare da un lato l'acquisizione di capacità di elaborazione e di sintesi, dall'altro lato di abilità comunicative specifiche (il linguaggio della disciplina).

Tra i metodi didattici, il corso tenderà a privilegiare quello della "lezione frontale", intesa comunque in stretta interazione tra la docente e gli studenti, in modo da stimolare e sollecitare la partecipazione attiva alle lezioni da parte dei frequentanti. Saltuariamente verrà anche fatto ricorso a brevi lavori di gruppo e individuali.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento


L'esame consisterà in una prova ORALE, con l'obiettivo di verificare le conoscenze specifiche acquisite, il livello di comprensione critica di esse, la eventuale rielaborazione personale, le capacità espressive e argomentative dello studente, anche in relazione all'uso dei termini propri della disciplina.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Laura Cavana