73378 - GENERE E CULTURE DELLA SCIENZA

Anno Accademico 2017/2018

  • Docente: Paola Govoni
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: M-STO/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Rimini
  • Corso: Laurea in Educatore sociale e culturale (cod. 8777)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente e la studentessa: - hanno approfondito dati contemporanei e vicende storiche concernenti il ruolo della scienza nella società e della società nella scienza; - riconoscono i condizionamenti sociali e antropologici che contribuiscono alla costruzione di un fatto scientifico, compreso quello denominato in passato "inferiorità della donna"; - conoscono l'origine, il significato e l'uso del concetto di genere negli studi sulla scienza, ma anche nella sfera pubblica e nella cultura popolare; - utilizzano strumenti critici che li aiutano a orientarsi autonomamente in società in cui scienza e tecnologia sono da secoli fattori di sviluppo e strumenti culturali ed educativi imprescindibili.

Contenuti

In difesa di scienza e tecnologia, culture indispensabili per capire noi stessi e la realtà, oltre che per garantirci la sopravvivenza come specie, in questo corso cercheremo di capire come si costruisce un fatto scientifico e che cosa significa affermare che la scienza è - anche - cultura sociale. Il caso che vedremo da vicino è l'evoluzione nel tempo del fatto scientifico "inferiorità della donna".

Filo rosso del corso sarà una frase di Richard Feynman (1918-1988), premio Nobel per la fisica nel 1965 che, rivolgendosi a degli insegnanti di scuola, affermò: “Dalla scienza dovete imparare che si deve dubitare degli esperti. In effetti, si potrebbe definire la scienza come la credenza nell'ignoranza degli esperti”.

Sarà in quella prospettiva, condivisa da molti scienziati e scienziate e non solo del Novecento, che affronteremo quesiti diversi come: perché i nostri rapporti con scienza e tecnologia sono spesso così controversi? Scienza e tecnologia sono buone o cattive? Perché in Italia più che in altri paesi si nega alla scienza lo status di cultura? Quali sono le ricadute di tutto ciò in ambito educativo e, conseguentemente, economico e sociale?

Inoltre, perché, come mostrano i dati PISA, in molti paesi le ragazze hanno più difficoltà dei ragazzi in matematica, mentre ci sono paesi dove le loro performance sono uguali o addirittura migliori di quelle dei ragazzi? La cosiddetta femminilizzazione della scuola, che effetti ha sul fenomeno?

Il corso inizierà martedì 13 febbraio con questo orario:

lunedì ore 9-13 (con due pause), aula magna, piano terra, Via Angherà, 22.

Martedì, ore 13-15, aula magna, piano terra, Via Angherà, 22.

Testi/Bibliografia

Il programma è lo stesso, per frequentanti e per non frequentanti, e consiste in:

1. studio approfondito di alcuni brevi testi e dei moduli didattici disponibili, dopo l'inizio del corso, nella piattaforma e-learning di ateneo. La chiave di accesso sarà fornita a lezione. Chi non potrà frequentare mi scriva, dopo l'inizio del corso, all'indirizzo p.govoni@unibo.it

2. Bruno Latour, La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza, Edizioni di Comunità, Torino, 1998: “Introduzione” e capitolo 1. Il libro è fuori catalogo ma, con il permesso dell'autore, le parti da studiare saranno caricate in pdf nella piattaforma e-learning.

3. Eredi di Laura Bassi. Docenti e ricercatrici in Italia tra età moderna e presente, a cura di M. Cavazza, P. Govoni, T. Pironi, Milano, Angeli, 2014: Introduzione e saggi di Cavalli, Leonelli e Tomasetto [il testo è disponibile gratuitamente al link indicato].

4. P. Govoni, Che cos’è la storia della scienza, Carocci, Roma, 2004 (12° ristampa 2016): studiare i capitoli 1, 2 e 5, leggere i capitoli 3 e 4 [per farti un’idea del libro e dei temi che discuteremo in aula, leggi l’Introduzione].

Gli studenti e le studentesse in mobilità Erasmus dovranno studiare parte del programma e nella piattaforma e-learning - dopo l'inizio delle lezioni - troveranno tutte le spiegazioni utili.

Metodi didattici

Per chi potrà frequentare:  

- saranno incoraggiate la formulazione di quesiti, la discussione - anche via forum - e l'indagine in prima persona (inquiry-based learning);

- lunedì 26 febbraio ci sarà un'uscita al Museo del patrimonio industriale (Bologna),  dove si parteciperà a un laboratorio e si visiteranno le collezioni storiche. L'uscita è finanziata dalla Vice presidenza della Scuola di psicologia e scienze della formazione;

- per chi ha frequentato e partecipato all'uscita, l'ultimo giorno di lezione - 26 marzo - ci sarà una prova in itinere. La prova verterà su quanto osservato al Museo in relazione alle discussioni in aula (non sul programma d'esame). Con la prova in itinere si potranno conseguire da zero a 5 punti, che non hanno "data di scadenza" e che si sommeranno al voto dello scritto o dell'orale.

Chi non frequenta potrà seguire da vicino il lavoro fatto in aula attraverso i materiali che saranno caricati ogni settimana nella piattaforma e-learning.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Studenti e studentesse possono scegliere se sostenere l'esame scritto oppure orale.

Ci sarà un esame scritto nella prima sessione utile concluso il corso e un altro scritto nella sessione di settembre.

Ci saranno prove orali in ogni sessione di esami.

Siete cortesemente invitate/i a non scrivere chiedendo di sostenere esami fuori sessione o altri cambiamenti.

Prova scritta: si tratta di rispondere a tre dei diversi quesiti che saranno proposti (risposta aperta; 1 ora e mezza a disposizione; non si potrà uscire prima dello scadere del tempo). Sono valutati la conoscenza dei testi in programma, la capacità di argomentare in modo logico, sintetico e personale, nonché la correttezza di espressione.

La prova orale consiste in due o tre domande, a partire da un tema a scelta. La durata della prova orale è inversamente proporzionale alla preparazione: da un minimo di 15 minuti c. a un massimo di 25 c. Per una buona prova orale è necessario dominare gli argomenti, ma anche le emozioni. Nel mio sito docente ci sono suggerimenti per esporre una tesina in aula che possono essere utili anche per affrontare la prova orale.

Com'è ovvio, il voto è in trentesimi e non è previsto il cosiddetto salto di appello. Per ulteriori informazioni si rimanda al Regolamento didattico.

Strumenti a supporto della didattica

 

PowerPoint; piattaforma e-learning; istituzioni universitarie e cittadine.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paola Govoni