99140 - MEDIA, CONFINI E DIRITTI UMANI

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Pierluigi Musarò
  • Crediti formativi: 5
  • SSD: SPS/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea in Sociologia (cod. 8495)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: ha approfondito il rapporto fra confini e diritti umani; sa analizzare il ruolo delle narrazioni mediatiche nel processo di demarcazione dei confini presenti nella società contemporanea; ha riflettuto sulle possibilità di sfidare e de-costruire queste stesse narrazioni

Contenuti

Molti dei confini attuali e delle pratiche istituzionali ad essi associate si siano spostati al centro dello spazio politico e sono all’origine di conflitti, migrazioni, sofferenza.

Rappresentando simbolicamente una funzione ed un’efficacia che in realtà non esercitano, il controllo dei confini e i muri che spesso li delimitano, appaiono come una performance teatrale e spettacolarizzata del potere. Una performance che rispecchia il potere produttivo del confine, ovvero il ruolo strategico che esso gioca come fabrica mundi, la sua capacità di costruire il mondo. Il confine può essere inteso come un fatto sociale con una dimensione spaziale che tendiamo a considerare naturale, geografica, territoriale. Ma che è invece una istituzione sociale complessa, segnata dalla tensione tra pratiche di rafforzamento e pratiche di attraversamento. Un dispositivo che condiziona la vita di milioni di uomini e donne che, in movimento o sedentari, si portano i confini addosso.

Il corso muove dal presupposto che i media contribuiscono nel demarcare i confini sotto molti punti di vista, sia nella realtà concreta della vita quotidiana, sia nell’immaginario sociale che la precede: lo fanno etichettando lo straniero come diverso, alimentando la paura e i discorsi d’odio, riproducendo stereotipi razzisti, e soprattutto legittimando politiche di emergenza e securitizzazione.

Dimenticando che la mobilità umana ha un ruolo importante nella storia dell’umanità, le strategie di rappresentazione e le pratiche discorsive veicolate dai media e dalla retorica politica descrivono la migrazione come un’emergenza perpetua, come un fenomeno eccezionale che deve essere gestito in termini di “crisi”. Ne deriva un frame emergenziale che amplifica l’immagine negativa del diverso e legittima l’opinione pubblica all’odio e alle discriminazioni su base etnica o culturale.

Sulla base di questo apparato teorico, il corso mira ad affrontare il rapporto tra confini e diritti umani, con particolare riferimento alle rappresentazioni che di questo rapporto ci offrono i media e alle possibilità di de-costruire queste stesse narrazioni.

Attraverso schemi analitici della ricerca sociologica, ma con un taglio interdisciplinare che spazia dalla geografia all’antropologia, dai border studies ai media studies, il corso analizzerà come i media contribuiscono a demarcare i confini presenti nella società contemporanea e a definire lo statuto di quanti li attraversano.

In particolare, il corso esplorerà la natura intersezionale della relazione tra cambiamento climatico, regimi di (im)mobilità e giustizia sociale, evidenziando l’importanza delle pratiche artistiche (intese in senso ampio) nel ripensamento delle pratiche educative, culturali e politiche del nostro tempo.

Tra le attività previste, la co-creazione di una campagna di comunicazione volta a migliorare la consapevolezza della relazione tra cambiamento climatico e mobility justice nelle persone e ad incidere sulle politiche di intervento e le pratiche ad esse connesse.

Testi/Bibliografia

Pierluigi Musaro; Paola Parmiggiani, Ospitalità mediatica. Le migrazioni nel discorso pubblico, Milano, FrancoAngeli, 2022, pp. 160, disponibile su: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/book/791

Mastrojeni G. (2017), Peace, Security, Land and Sustainable Development, pp. 1-27, disponibile su: https://www.unccd.int/sites/default/files/2018-06/9.%20Peace%2C%2BSecurity%2Band%2BLand__G_Mastrojeni.pdf

Vignola M. (2022), Diritti Umani e Pluralismo Giuridico, in: Comprendere la Sociologia del Diritto, a cura di, De Felice D., Vianello F., Altopiedi R., Ferraris V., Carocci, Roma [capitolo] 

Bettini G. (2013), Climate Barbarians at the Gate? A critique of apocalyptic narratives on ‘climate refugees’, Geoforum 45, 2013, pp. 63–72, disponibile su: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0016718512001947

Giuliani G. (2021), Dalle distopie dell’Antropocene alle utopie della cura*, Thomas Project 5, pp. 191-211, disponibile su: https://www.academia.edu/60990748/Gaia_Giuliani_Dalle_distopie_dellAntropocene_alle_utopie_della_cura

Bonati S., (2021), Dal climate denial alla natura da salvare: il riduzionismo nella narrazione dei cambiamenti climatici, Rivista geografica italiana, CXXVIII, Fasc. 2, pp. 53-68, disponibile su: https://123dok.org/document/7q0oengq-guarda-climate-denial-salvare-riduzionismo-narrazione-cambiamenti-climatici.html

OHCHR, (2020), Seven key elements on building human rights based narratives on migrants and migration, pp. 1-15, disponibile su: https://www.ohchr.org/sites/default/files/Documents/Issues/Migration/SevenKeyElements.pdf

 

Metodi didattici

Il corso privilegia un approccio basato sulla didattica partecipativa e attiva. La lezione frontale sarà integrata da approfondimenti e da confronti diretti con i problemi e con sperimentazioni innovative. Agli studenti e alle studentesse sarà richiesto un coinvolgimento attivo, attraverso discussioni in classe, analisi di casi studio, e lavori di gruppo da presentare in classe.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Considerati gli obiettivi formativi del seminario è vivamente consigliata la frequenza. Oltre alla conoscenza del programma di esame, la valutazione terrà conto della partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse alle lezioni, della capacità di sviluppo autonomo delle argomentazioni, della capacità di collocazione empirica delle generalizzazioni teoriche, e della capacità di sviluppare una riflessione sociologica sulla relazione tra media, confini e diritti umani. I metodi per valutare il livello di preparazione degli studenti e delle studentesse consistono in discussioni periodiche in classe, la scrittura di un saggio su un tema concordato con il docente, una prova intermedia scritta e un lavoro di gruppo da presentare in classe.

Nello specifico, verrà valutata:

articolo/breve saggio 20%

partecipazione attiva in classe e lavori di gruppo 30%

verifiche scritte al termine di ogni parte fondamentale del programma 50%

Si considera superato l'esame solo nel momento in cui tutti i requisiti sono stati soddisfatti.

 

Chi non frequenta, sosterrà un esame orale durante gli appelli del corso.

Strumenti a supporto della didattica

Gli strumenti didattici sono di carattere orale e tecnologico.
Per la preparazione dell'esame, allo studente/studentessa è richiesta la preparazione dei testi indicati nel programma e l’elaborazione delle informazioni (dati, casi di studio, etc.) che verranno presentate durante i seminari.
Verrà fornita un'ampia bibliografia per coloro che intendono approfondire la materia.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Pierluigi Musarò

SDGs

Sconfiggere la povertà Lotta contro il cambiamento climatico Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.