96430 - CULTURE PERFORMATIVE DELL'ASIA (1)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Matteo Casari
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 5821)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: acquisisce conoscenze generali sulle culture performative asiatiche e sui principali generi tradizionali di teatro-danza in Asia, sapendoli collocare su un corretto orizzonte storico e antropologico; sa individuarne e analizzarne gli elementi basilari collegandoli alla cultura di riferimento; apprende i primi strumenti metodologici per leggere e interpretare i linguaggi e i fenomeni performativi e teatrali asiatici.

Contenuti

L’Asia in scena tra performer, marionette e robot.

Dopo una preliminare contestualizzazione antropologica della scena asiatica, il corso si concentrerà sul rapporto tra organico e inorganico nelle pratiche performative: il performer asiatico possiede ed è un corpo artificiale – ossia fatto, costruito ad arte – che lo rende capace di trasformare in modo scenicamente efficace il dato naturale di partenza suscitando emozione e producendo bellezza. Particolare attenzione sarà dedicata a quei teatri di figura che abbiano influenzato il teatro d’attori guardando alle tradizioni giapponesi e del sud est asiatico con uno sguardo ad allestimenti con automi e robot in scena.

Testi/Bibliografia

-Cinzia Toscano, Il teatro dei robot. La meccanica delle emozioni nel Robot-Human Theatre di Hirata Oriza, CLUEB, Bologna, 2019.

-Marazzi Antonio, Uomini, cyborg e robot umanoidi. Antropologia dell’uomo artificiale, Carocci, Roma, 2012.

-Dispensa a cura del docente.

Solo agli studenti non frequetanti (si intendono frequentati gli studenti presenti almeno all’80% delle lezioni) si richiede la preparazione di un ulteriore volume a scelta tra:

-Azzaroni Giovanni, Sguardi sul corpo tra Oriente e Occidente. Studi di antropologia filosofica, Bologna, CLUEB, 2019.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Malaysia – Indonesia – Filippine – Giappone, vol. I, CLUEB, Bologna, 1998, solo pp. 273-388.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Myanmar – Thailandia – Laos – Kampuchea – Viêt Nam, vol. II, CLUEB, Bologna, 2000, solo pp. 273-388.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Tibet – Cina – Mongolia – Corea, vol. III, CLUEB, Bologna, 2003, solo pp. 101-256.

-Azzaroni Giovanni, Teatro in Asia. Nepal, Bhutan, India, Sri Lanka, vol. IV, CLUEB, Bologna, 2006, solo pp. 149-338.

-Matteo Casari, Teatro, vita di Mei Lanfang. Con la traduzione integrale di Addio mia concubina, CLUEB, Bologna, 2003.

Matteo Casari e Giuditta de Concini, a cura di, Danzare il Nāṭya. Permanenze e trasformazioni del teatro-danza indiano, in Arti della Performance: orizzonti e culture, n. 5, 2015, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna (free download).

-Margherita De Giorgi, "To be renewed again". Esperienze di butō in Europa: Yvonne pouget, Imre Thormann e Xavier Le Roy, in Arti della Performance: orizonti e culture, n. 2, 2012, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Dipartimento delle Arti e ALMADL, Bologna, solo pp.1-183 (free download).

-Vito Di Bernardi, Il Mahābhārata. L'epica indiana e lo spettacolo di Peter Brook, Bulzoni, Roma, 1989.

- Mastrangelo Matilde et al., a cura di, Il teatro giapponese. La macchina scenica tra spazi urbani e riforme, Roma, Aracne, 2014.

-Gioia Ottaviani, I fondamenti del teatro in Asia, Aracne, Roma, 2004.

-Zeami Motokiyo, Il segreto del teatro nō, Adelphi, Milano, 1987 (o successive edizioni).

Metodi didattici

L'insegnamento dovrà tendere a un equilibrato mix di nozioni teoriche e di esempi pratici inseriti in un preciso contesto antropologico, al fine di consentire a tutti gli studenti che affronteranno il corso con diversi gradi di preparazione di avere la possibilità di raggiungere il risultato finale prefissato.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Una prima verifica dell’apprendimento avviene in aula, durante lo svolgimento del corso, attraverso il dialogo con gli studenti. Tale dialogo non è finalizzato all’attribuzione finale del voto ma a saggiare interessi e eventuali difficoltà legati alle lezioni.

L’esame di profitto finale è orale. Durante l’esame lo studente è chiamato a dimostrare la propria preparazione su tutti i testi in programma sostenendo con il docente un dialogo sugli argomenti in essi contenuti. Gli studenti frequentanti possono articolare la propria esposizione riferendosi anche ai temi approfonditi a lezione.
Nello studio, in particolare del manuale, si consiglia di evitare un approccio eccessivamente mnemonico concentrandosi maggiormente sulle questioni nodali dei temi trattati e sulle loro possibili connessioni.

L’esame terrà conto anche della proprietà e della congruità dell'espressione linguistica:

30 e lode: prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione discorsiva, proprietà espressiva e interesse di interventi critici;

30: prova ottima, conoscenze complete e adeguate, ben articolate ed espresse correttamente, con interventi critici interessanti;

29-27: prova buona, conoscenze più che soddisfacenti, espressione corretta.

26-24: prova discreta, conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e/o non sempre articolate con correttezza;

23-21: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo generale ma superficiale; espressione spesso non appropriata e articolazione del discorso confusa;

20-18: prova appena sufficiente, espressione e articolazione del discorso con lacune anche di rilievo;

<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa.

 

N.B.
per sostenere l'esame è necessaria l'iscrizione alle liste on line di AlmaEsami

Strumenti a supporto della didattica

Proiezione di filmati su spettacoli e danze concernenti gli argomenti presentati durante il corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Matteo Casari

SDGs

Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.