66101 - ECOSISTEMI VEGETALI, HABITAT PROTETTI E RIPRISTINI AMBIENTALI

Anno Accademico 2022/2023

  • Moduli: Francesco Maria Sabatini (Modulo Mod 1) Riccardo Testolin (Modulo Mod 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo Mod 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo Mod 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Progettazione e gestione degli ecosistemi agro-territoriali, forestali e del paesaggio (cod. 8532)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine dell'insegnamento, lo studente ha acquisito la conoscenza dei principali ecosistemi della vegetazione italiana, nonché degli habitat tutelati a livello europeo (Direttiva Habitat 92/43/CEE) ad essi collegati e delle principali normative e strumenti regionali, italiani ed europei per la conservazione della biodiversità. In particolare, lo studente è in grado di: - caratterizzare gli ecosistemi e gli habitat in funzione della loro stabilità/instabilità dinamica in previsione degli interventi da intraprendere per la loro gestione conservativa; - valutare il ruolo che gli ecosistemi e gli habitat trattati svolgono ai fini della conservazione della biodiversità del territorio italiano e europeo; - scegliere le specie idonee per la realizzazione di ripristini ambientali e progettarne le modalità di inserimento nell'ambiente. Lo studente infine, ha conoscenza diretta delle principali specie legnose e/o erbacee che caratterizzano gli ecosistemi e gli habitat trattati.

Contenuti

MODULO 1 – Elementi di ecologia vegetale, scienza della vegetazione e del paesaggio (Dott. Francesco Maria Sabatini)

Elementi di Ecologia vegetale (6 ore)

Fattori ecologici che influenzano la vita e la distribuzione delle piante e habitat (Luce, Temperatura, Acqua, Nutrienti). Dispersione. Interazioni biotiche. Nicchia ecologica.

L’ecosistema: concetti generali, componenti, delimitazione, equilibrio, vulnerabilità e resilienza. Stress e disturbo. Ciclo del carbonio, produttività primaria e servizi ecosistemici.

Evoluzione della vegetazione nel tempo (cenni di storia della terra, le glaciazioni, i cambiamenti indotti dall’uomo)

Conoscenze acquisite

Acquisizione delle conoscenze di base di ecologia per inquadrare il territorio nel concetto di ecosistema.

La vegetazione e la sua organizzazione spaziale (9+10 ore)

Flora e vegetazione. Relazioni clima e vegetazione. Distribuzione spaziale delle comunità vegetali. Reami, Biomi, Ecoregioni. Dinamica della vegetazione. Vegetazione e habitat.

Forme biologiche. Classificazioni della vegetazione (fisionomica, sintassonomica ed europee). Metodi di studio e campionamento della vegetazione e delle comunità vegetali. Rappresentazioni cartografiche. Areali e Corotipi. Corrispondenza Nicchia-Areale.

Fasce altitudinali, con particolare riferimento ad Italia ed Europa. Caratteristiche climatiche, pedologiche e della vegetazione forestale, delle fasce mediterranea, basale/supramediterranea, montana, subalpina.

Distribuzione, ecologia e ruolo delle principali specie forestali italiane appartenenti alle fasce di vegetazione sopra ricordate. In particolare:

  • Fascia mediterranea (Quercus ilex, Quercus suber, Quercus coccifera, Quercus calliprinos, Ceratonia siliqua, Olea europaea var. sylvestris, Pinus pinea, Pinus pinaster, Pinus halepensis e altre specie minori).

  • Fascia basale/supramediterranea (Quercus robur, Quercus petraea, Quercus pubescens, Quercus frainetto, Quercus cerris, Quercus trojana, Quercus macrolepis, Carpinus betulus, Carpinus orientalis, Ostrya carpinifolia, Laburnum anagyroides, Acer campestre, Acer opulifolium, Acer obtusatum, Acer neapolitanum, Fraxinus ornus, Castanea sativa, Salix sp. pl., Alnus incana, Alnus glutinosa, Alnus cordata, Fraxinus oxycarpa, Ulmus minor).

  • Fascia montana (Fagus sylvatica, Abies alba, Acer pseudoplatanus, Acer platanoides, Fraxinus excelsior, Ulmus glabra, Tilia cordata, Tilia platyphyllos, Prunus avium, Taxus baccata, Ilex aquifolium, Pinus sylvestris, Pinus nigra, Pinus laricio, Pinus leucodermis).

  • Fascia subalpina (Picea abies, Larix decidua, Pinus cembra, Pinus uncinata).

  • Cenni sulle specie pioniere legnose che intervengono nelle serie dinamiche delle diverse fasce vegetazionali.

Escursione: Parco dei Gessi

Esercitazione: Determinazione delle specie vegetali (2 parti)

Escursione: Foreste Casentinesi

Conoscenze acquisite

Apprendimento di metodologie e strumenti utili allo studio e analisi della vegetazione della vegetazione ai fini di una sua valutazione, monitoraggio e gestione. Acquisizione dei presupposti teorici della scienza della vegetazione. Conoscenza dei principali ecosistemi forestali italiani, delle più diffuse specie legnose in essi presenti, della loro ecologia, del loro ruolo dinamico e del loro valore di riferimento come comunità climax autoctone.

Elementi di ecologia del paesaggio (3+2 ore)

Struttura, funzione e cambiamento del paesaggio vegetale. Il modello a mosaico di macchie (patches, corridoi, matrici). Le reti Ecologiche. Eterogeneità. Paesaggio e disturbo.

Esercitazione: Calcolare le principali metriche di paesaggio con QGIS

Conoscenze acquisite

Conoscenza dei principi dell’ecologia del paesaggio.

 

Progetto finale

Inquadramento ecosistemico di due casi studio: le Foreste Casentinesi, e un caso a scelta in ambienti molto antropizzati (es. Pianura Padana). Presentazione del progetto. Identificazione delle comunità forestali presenti e della fase climax, e dei fattori che influenzano/ostacolano/modificano il raggiungimento, o ne minacciano il mantenimento. Specie dominanti. Servizi ecosistemici.

 


MODULO 2 – Biodiversità, conservazione e restauro ambientale (Dott. Riccardo Testolin)

Conservazione degli ecosistemi e della vegetazione (6+8 ore)

Cenni teorici sulla conservazione degli ecosistemi. Le convenzioni internazionali (CITES, Ramsar, CBD, ecc.) ed europee (direttive Uccelli e Habitat) sulla conservazione della natura.

Parchi, aree di riequilibrio ecologico, rete Natura 2000 (SIC, ZPS e ZSC).

Esempi di habitat naturali e seminaturali tutelati in ambito europeo particolarmente diffusi in Italia e nel territorio regionale. Sistemi CORINE e EUNIS per il censimento degli habitat europei.

Escursione: Parco dei Gessi.

Esercitazione: fotointerpretazione habitat foreste Casentinesi con classificazione secondo CORINE, EUNIS, direttiva Habitat.

Escursione: Foreste Casentinesi.

Conoscenze acquisite

Conoscenza dei sistemi di protezione della natura in Italia e in Europa. Conoscenza di sistemi codificati per la descrizione della biodiversità territoriale.

Biodiversità e sue minacce (6+2 ore)

La biodiversità e i suoi pattern a diverse scale spaziali e livelli di organizzazione.

Misure della biodiversità: indici e stimatori.

Minacce alla biodiversità (cambiamenti dell’uso del suolo, cambiamenti climatici, inquinamento delle matrici ambientali, specie invasive) e loro effetti (degradazione degli ecosistemi, frammentazione e perdita di habitat, perdita di servizi ecosistemici).

Esercitazione: analisi numerica della biodiversità.

Conoscenze acquisite

Conoscenza di concetti di biodiversità e degli indici per la sua valutazione quantitativa e qualitativa. Conoscenza delle principali minacce alla conservazione della biodiversità.

Il restauro della biodiversità (8 ore)

Principi di restoration ecology. Valutazione del sito. Scelta e reperimento delle specie da utilizzare.

Analisi di progetti di restauro ambientale. Monitoraggio degli interventi realizzati e l'analisi dei risultati.

Conoscenze acquisite

Acquisizione dei principi della restoration ecology. Capacità di impostare correttamente un intervento di restauro ambientale.

Esercitazione: discussione progetti di restauro ambientale.


Progetto finale

Analisi di un progetto di ripristino ambientale, dalla pianificazione al risultato finale, evidenziandone efficacia ed eventuali criticità.


Testi/Bibliografia

Verranno forniti dal docente i pdf di testi, monografie e articoli scientifici su ciascuno dei temi trattati a lezione, oltre ai pdf di ciascuna lezione una volta completato l'argomento.

Tra i testi di riferimento per il corso si annoverano:

Blasi, C., Boitani, L., La Posta, S., Manes, F., & Marchetti, M. Stato della biodiversità in Italia. Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Direzione per la Protezione della Natura, 2005

Blasi, C. La Vegetazione d'Italia. Palombi & Partner S.r.l., Roma, Italy, 2010

Ferrari C., Pezzi G. L’Ecologia del Paesaggio. Il Mulino Universale, 2013

Giacomini, Valerio. La flora. Conosci L'Italia Vol. 2. Touring Club Italiano, 1958

Magurran, A E.; McGill, B J (ed.). Biological diversity: frontiers in measurement and assessment. OUP Oxford, 2010.

Schulze E-D, Beck E, Buchmann N, Clemens S, Müller-Hohenstein K, Scherer-Lorenzen M. Plant Ecology.Springer Berlin, Heidelberg, 2019

Van Andel, Jelte, and James Aronson, eds. Restoration ecology: the new frontier. John Wiley & Sons, 2012.

 

Non tutto il contenuto dei testi consigliati è effettivamente da considerare per la preparazione dell'esame, e non si raccomando l'acquisto dei volumi. Lo studente dovrà quindi selezionare nell'ambito degli argomenti trattati nei testi, quelli che sono oggetto di studio per la preparazione dell'esame, rifacendosi a quanto indicato in dettaglio nel programma.

 La maggior parte dei testi sono disponibili per consultazione presso le biblioteche dell'Università.

Metodi didattici

Il corso viene svolto principalmente mediante (i) lezioni frontali con videoproiezione e (ii) lo svolgimento di esercitazioni pratiche applicative sotto la guida del docente relative a (a) progettazione ed esecuzione del rilievo di vegetazione e identificazione delle specie vegetali, e (b) analisi dei dati raccolti in campo o telerilevati in aula informatica adeguatamente equipaggiata, come dettagliato nel programma. Tali metodologie didattiche possono essere integrate con l’organizzazione di incontri seminariali con tecnici esperti di tematiche specifiche del programma di insegnamento.

In considerazione delle tipologie di attività e metodi didattici adottati, la frequenza di questa attività formativa richiede lo svolgimento di tutti gli studenti dei moduli 1 e 2 in modalità e-learning [https://www.unibo.it/it/servizi-e-opportunita/salute-e-assistenza/salute-e-sicurezza/sicurezza-e-salute-nei-luoghi-di-studio-e-tirocinio] e la partecipazione al modulo 3 di formazione specifica sulla sicurezza e salute nei luoghi di studio. Indicazioni su date e modalità di frequenza del modulo 3 sono consultabili nella apposita sezione del sito web di corso di studio.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’insegnamento è parte del Corso Integrato 27362 (Monitoraggio degli ecosistemi) insieme all’insegnamento 27364 - Inventari Forestali e Telerilevamento.
Pertanto la valutazione del corso integrato tiene conto congiuntamente del livello di conoscenze e competenze acquisite dallo studente relativamente ai contenuti di entrambi gli insegnamenti. Le conoscenze e le competenze impartite dal presente insegnamento vengono valutate secondo le modalità di seguito dettagliate.

La prova di accertamento è orale e comprende la discussione di applicazioni ed elaborati individuali sviluppati nel corso delle esercitazioni e della teoria relativa. La frequenza non è obbligatoria e gli studenti non frequentanti possono sviluppare autonomamente gli elaborati utilizzando le dispense dettagliate messe a disposizione dal docente.

La valutazione si basa sulla conoscenza da parte del singolo studente degli argomenti in programma e del contenuto delle esercitazioni e sulla qualità dell’esposizione. La durata della prova orale è mediamente di 45 minuti.

Strumenti a supporto della didattica

PC, videoproiettore. Aula di informatica con postazioni individuali attrezzate per l’elaborazione dei dati con software freeware (R) e l’analisi dei dati geografici con software freeware (QGIS). Strumenti per il rilievo vegetazionale e per l'identificazione di specie vegetali. 

Tutto il materiale didattico viene messo preventivamente a disposizione degli studenti attraverso il portale Virtuale (virtuale.unibo.it).

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Maria Sabatini

Consulta il sito web di Riccardo Testolin