96401 - FENOMENOLOGIA DELL'ARTE MEDIEVALE E MODERNA. LABORATORIO (1) (A-L)

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Irene Graziani
  • Crediti formativi: 6
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 5821)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: sa analizzare il fenomeno artistico nella complessità dei messaggi che esso veicola; attraverso l’esame delle strategie comunicative adottate in questo specifico campo comprende come, ai più diversi livelli, la conoscenza del patrimonio pittorico, scultoreo e architettonico di età medievale e moderna possa portare a una sua più piena valorizzazione e allo stesso tempo generare ricadute importanti, oltre che sulla qualità del vivere, in ambito professionale.

Contenuti

L’esame di “Fenomenologia dell’arte medievale e moderna” è composto dei due seguenti corsi: “Fenomenologia dell’arte medievale e moderna. Istituzioni” (prof. Daniele Benati) e “Fenomenologia dell’arte medievale e moderna. Laboratorio” (prof. Irene Graziani). “Fenomenologia dell’arte medievale e moderna” è un esame integrato da 12 CFU (6 CFU+6 CFU) per il quale la verifica e la valutazione della preparazione seguono le modalità previste per un esame integrato, ovvero devono essere sostenute nella stessa sessione d’esame e gli studenti dovranno quindi iscriversi simultaneamente ad entrambe le verifiche.

Il “Laboratorio di Fenomenologia” consisterà in lezioni preliminari dedicate a strumenti utili ai fini dello svolgimento di una ricerca storico-artistica (consultazione dei cataloghi bibliotecari online; compilazione di una bibliografia secondo le norme redazionali), all’illustrazione di alcuni casi esemplificativi di attività museali volte a promuovere e valorizzare il patrimonio storico artistico, a sopralluoghi presso monumenti, musei e gallerie (compatibilmente con quanto consentirà la situazione sanitaria).

Faranno seguito attività di gruppo, svolte dagli studenti frequentanti, finalizzate all’elaborazione di progetti di ricerca, che verranno discussi e presentati nel corso delle lezioni.

Testi/Bibliografia

A- Per tutti gli studenti, sia frequentanti che non frequentanti, un testo a scelta fra i seguenti:

- Fritz Saxl, Continuità e variazione nel significato delle immagini, in Fritz Saxl, La storia delle immagini, Bari, Laterza, 2000, pp. 3-30;

- Erwin Panofsky, Suger abate di Saint-Denis, Milano, Abscondita, 2018;

- Cesare Gnudi, Il Maestro dei Mesi di Ferrara e la lunetta di San Mercuriale a Forlì, e Il ruolo dell’Italia nel Duecento, in Cesare Gnudi, L’arte gotica in Francia e in Italia, Torino, Einaudi, 1982, pp. 86-95, e 152-161;

- Luciano Bellosi, Il Pittore Oltremontano di Assisi. Il gotico a Siena e la formazione di Simone Martini, a cura di Roberto Bartalini, Roma, Gangemi Editore, 2004, pp. 9-22;

- Cesare Gnudi, Il pulpito di Giovanni Pisano a Pistoia, e Il ruolo dell’Italia nel Duecento, in Cesare Gnudi, L’arte gotica in Francia e in Italia, Torino, Einaudi, 1982, pp. 9-20, e 152-161;

- Roberto Longhi, Giotto spazioso, in «Paragone. Arte», 3, 1952, 31, pp. 18-24;

- Enrico Castelnuovo, Prospettiva italiana e microcosmo fiammingo, Milano, Fabbri, 1966 (“I maestri del colore”, n. 259);

- Carlo Volpe, Paolo Uccello a Bologna, in «Paragone. Arte», 31, 1980, n. 365, pp. 3-28; ripubblicato in Carlo Volpe, La pittura nell’Emilia e nella Romagna. Raccolta di scritti sul Trecento e Quattrocento, a cura di Daniele Benati e Lucia Peruzzi, Modena, Artioli, 1993, pp. 102-123;

- Enrico Castelnuovo, L’Europa all’aprirsi del Cinquecento, Milano, Fabbri, 1966 (“I Maestri del Colore”, n. 262);

- Cesare Gnudi, saggio introduttivo al catalogo della mostra L’ideale classico del Seicento in Italia e la pittura di paesaggio, Bologna, Alfa, 1962, pp. 3-37 (ripubblicato in Cesare Gnudi, L’ideale classico, Bologna, Nuova Alfa Ed., 1986, pp. 55-85);

- Giuliano Briganti, Barocco: storia della parola e fortuna critica del concetto, in Enciclopedia Universale dell’Arte, vol. II, Venezia‐Roma, Istituto per la collaborazione culturale, 1958, coll. 345‐359;

- Roberto Longhi, Prefazione, in Mostra celebrativa di Giuseppe Maria Crespi, catalogo della mostra (Bologna, Salone del Podestà, giugno-luglio 1948; Milano, Castello Sforzesco, settembre - ottobre 1948), a cura di Francesco Arcangeli e Cesare Gnudi, [S.l.: s.n.], 1948 (Bologna, Tip. Compositori), pp. 13-22 (ripubblicato in Roberto Longhi, Studi e ricerche sul Sei e Settecento, 1929-1970, Firenze, Editore Sansoni, 1991, pp. 145-150).

B - Per gli studenti non frequentanti, oltre a un testo a scelta fra i saggi sopra elencati, il seguente ulteriore testo in aggiunta:

- Ernst Kris e Otto Kurz, La leggenda dell’artista, Bollati Boringhieri, Torino, 1980 (e successive riedizioni).

Alcuni testi citati saranno reperibili tra i “Materiali didattici” del corso.

Metodi didattici

Lezioni frontali con l’ausilio della proiezione di immagini; sopralluoghi; esercitazioni a carattere laboratoriale.

A causa delle restrizioni imposte dall’attuale emergenza sanitaria l’insegnamento verrà svolto con modalità didattica:

tradizionale: il docente sarà sempre in presenza nell’aula designata per l’insegnamento, gli studenti si alterneranno in presenza secondo uno schema di turni in corso di definizione (informazioni più dettagliate rispetto alla turnazione e alla modalità di accesso alla lezione in presenza saranno fornite più avanti). Sarà sempre possibile collegarsi da remoto e seguire in diretta streaming le lezioni svolte in aula tramite piattaforma TEAMS.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame è differente per gli studenti frequentanti e per quelli non frequentanti.

Sia per gli studenti frequentanti che per quelli non frequentanti, il risultato dell’esame relativo al “Laboratorio” farà media con quello di “Fenomenologia dell’arte medievale e moderna. Istituzioni” tenuto dal Prof. Benati.

Per quanto riguarda il “Laboratorio di Fenomenologia” gli studenti frequentanti, suddivisi in gruppi, discuteranno oralmente durante il corso una presentazione ppt/pdf (dimensione massima: 15 slide), elaborata a partire da un singolo caso di studio, concordato con la docente e attinente ai temi posti nell’ambito delle lezioni. L’esito di tale presentazione si sommerà con il risultato conseguito nel colloquio sul testo indicato in programma (vedi alla lettera A, “per tutti gli studenti” in Testi/Bibliografia), che verrà sostenuto durante l’esame orale finale, relativo ad entrambi i corsi (“Laboratorio” tenuto dalla docente e “Fenomenologia dell’arte medievale e moderna. Istituzioni” tenuto dal Prof. Benati).

Per gli studenti non frequentanti la verifica dell’apprendimento consisterà invece in una prova orale in cui ciascun Candidato dovrà illustrare una presentazione ppt/pdf (dimensione massima: 15 slide), consistente in un approfondimento, elaborato a partire da uno dei testi elencati alla voce “per tutti gli studenti” (vedi alla lettera A, Testi/Bibliografia); tale presentazione dovrà essere documentata con l’indicazione della bibliografia di riferimento utilizzata dal Candidato, formulata secondo le norme redazionali (reperibili fra i “Materiali didattici”). Ciascun Candidato dovrà inoltre sostenere una discussione critica sull’ulteriore testo in programma indicato per gli studenti non frequentanti (vedi alla lettera B, Testi/Bibliografia). L’esito di tale presentazione si sommerà con il risultato conseguito nel colloquio relativo all’esame di “Fenomenologia dell’arte medievale e moderna. Istituzioni” tenuto dal Prof. Benati.

Valutazione della prova

La modalità di valutazione del colloquio segue il consueto principio di considerare eccellente la prova dei Candidati che affiancano solide competenze storico-artistiche ad una matura consapevolezza critica.

Per superare l’esame orale il Candidato dovrà dunque dimostrare di aver acquisito una conoscenza critica degli argomenti discussi durante il corso e della bibliografia indicata nel programma.

Al termine del corso il Candidato dovrà essere in grado di:

• Sviluppare riflessioni personali

• Dimostrare una comprensione critica dei vari temi discussi

• Utilizzare una terminologia corretta

Il raggiungimento di una visione organica dei temi affrontati, il possesso di una padronanza espressiva e di un linguaggio specifico, l’originalità della riflessione nonché la dimestichezza con gli strumenti di analisi saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza per lo più meccanica o mnemonica della materia, una capacità di sintesi e di analisi non articolate o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato, così come un dominio scolastico degli argomenti oggetto del corso porteranno a valutazioni discrete. Lacune formative o un linguaggio inappropriato, così come una scarsa conoscenza degli strumenti di analisi condurranno a voti che si attesteranno sulla soglia della sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all’interno della bibliografia nonché incapacità di analisi non potranno che essere valutati negativamente.

La modalità di valutazione descritta è la medesima per studenti frequentanti e non frequentanti.

Strumenti a supporto della didattica

Proiezioni di immagini in ppt, che saranno messe a disposizione dello studente alla fine del corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Irene Graziani