93719 - BUILDING RESTORATION

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Marco Pretelli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: ICAR/19
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Marco Pretelli (Modulo 1) Leila Signorelli (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Architecture and creative practices for the city and landscape (cod. 5809)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del modulo, lo studente conosce le teorie e le tecniche della conservazione e del restauro di manufatti ed elementi del patrimonio storico culturale e artisitico-monumentale e sa applicarle a contesti specifici, formulando programmi e progetti di intervento. In particolare, lo studente è in grado di: -leggere le stratificazioni storico-culturali che caratterizzano la città europea individuando manufatti, testimonianze e risorse di rilievo.

Contenuti

Building Restoration insieme a Environmental responsive building technologies e Aestetic for the city and landscape costituiscono il laboratorio integrato Preserving Heritage and shaping new urban features: i tre moduli lavorano in modo unitario e sinergico, condividendo obiettivi, metodi di insegnamento e valutazione finale.

La tutela dei beni culturali-architettonici è ormai passata dalla cultura del vincolo a quella del patrimonio. Tale passaggio trova una chiara esplicitazione nella Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società – meglio nota come “Convenzione di Faro” (2005) – nella quale viene rimarcato con forza il diritto per ogni persona ad interessarsi e partecipare alla vita culturale, così come sancito dalla Dichiarazione universale delle Nazioni Unite dei diritti dell’uomo (1948) e garantito dal Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (1966). Nell’articolo 1 si richiama al fatto che la partecipazione influisce positivamente «nella costruzione di una società̀ pacifica e democratica, nei processi di sviluppo sostenibile e nella promozione della diversità̀ culturale» oltre a favorire «una maggiore sinergia di competenze fra tutti gli attori pubblici, istituzionali e privati». È evidente che la cura del patrimonio abbia effetti che, andando molto al di là della semplice trasmissione al futuro del bene (certamente indispensabile), possono assicurare benessere ai singoli cittadini che ne fruiscono come all’intera comunità, che nel Patrimonio si riconosce, in dinamiche di confronto e arricchimento con altre comunità. Da questo riconoscimento nasce il concetto di Heritage Community: la partecipazione è senza dubbio un fattore fondante per una tutela efficace del patrimonio e per la costruzione di nuovi caratteri urbani della città storica, assicurando la più ampia partecipazione possibile in termini di accessibilità e fruizione.

Va tenuto saldo il punto che, nelle città italiane, sulle quali il laboratorio si concentra, gli spazi pubblici dei centri storici ricadono ex lege sotto la tutela del D. Lgs. 42/2004 (art. 10, c. 4, l. g, “le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico”), dunque, all’interno del laboratorio Preserving Heritage and shaping new urban features, il modulo di Building Restoration, in sinergia con gli altri, si propone di portare l’attenzione su quali sono i valori da porre alla base dei processi di valorizzazione (art. 6 del medesimo D. Lgs.) di tali contesti e di tracciare un quadro attraverso esempi virtuosi su quali siano i metodi e gli strumenti da prediligere per integrare in quegli spazi architetture/microarchitetture/installazioni temporanee per raggiungere gli scopi dati. L’intervento nella città storica deve trovare nella conoscenza di essa, nella lettura diacronica delle sue trasformazioni passate e in atto, nella definizione di cosa sia possibile aggiungere o togliere, in un’ottica di continuità, e cosa sia da evitare, una risposta progettuale capace di interpretare coerentemente queste dinamiche; in tali processi un peso determinante devono avere, giocoforza, le componenti immateriali e transitorie. Le soluzioni tecniche e tecnologiche -davvero innumerevoli e variegate- oggi a disposizione del progettista devono venire impiegate con l’obiettivo di mettere in luce e rivelare aspetti difficilmente rilevabili, ampliando la comprensione del patrimonio e la sua accessibilità e dunque legando sempre più strettamente il Patrimonio alla sua Comunità di riferimento, come a tutte quelle che, di tale ricchezza, vogliono godere.

Testi/Bibliografia

La Bibliografia tematica verrà data di volta in volta una volta trattati gli argomenti laboratorio.

Metodi didattici

Il corso è organizzato attraverso lezioni frontali e attività laboratoriali con esercitazioni progettuali/applicative. Gli studenti lavoreranno suddividendosi in gruppi tematici. Saranno organizzate uscite didattiche per analizzare dal vivo alcuni casi studio solo se le condizioni della pandemia in corso lo permetteranno e solo se sarà possibile garantire una partecipazione anche da remoto.

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame finale andrà sostenuto in gruppo ma l’apporto individuale dovrà essere evidente e la valutazione terrà conto dei risultati raggiunti singolarmente nelle diverse attività dei moduli che compongono il laboratorio. L'esame finale combinerà la valutazione delle esercitazioni progettuali sviluppate nell’ambito dei singoli moduli di insegnamento e una discussione orale sui contenuti delle attività svolte durante il corso.

Il giudizio alla prova d'esame dipenderà dalla qualità delle esercitazioni e dalla discussione di presentazione delle stesse, con riferimenti alla bibliografia del corso. Oltre alla capacità di sintesi grafica e di chiarezza espositiva, particolare rilevanza sarà attribuita alla capacità nell’utilizzo di un'appropriata e corretta terminologia disciplinare.

L'esame, in forma individuale, consiste nell'illustrazione e nella discussione degli elaborati progettuali prodotti nel corso; comprende inoltre la verifica teorica degli aspetti relativi al tema assegnato e degli argomenti trattati nelle lezioni e in laboratorio.

Strumenti a supporto della didattica

Il laboratorio prevede abitualmente la presenza degli studenti in aula per l'elaborazione progressiva del progetto, ma garantisce la frequenza in remoto da parte degli studenti che optino per tale modalità.

Tutte le fasi sono seguite e supportate dalla presenza del docente e dei collaboratori alla didattica.

La biblioteca del Dipartimento costituisce un utile supporto per documentazione specifica e approfondimenti. Sono utilizzate le attrezzature in dotazione al Dipartimento di Architettura e tutto il supporto tecnologico all'attività didattica fornito dall'Ateneo (schermi e lavagne luminose, videoproiettori, tecnologie per collegamento in remoto, supporti informatici, ecc.).

 

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Marco Pretelli

Consulta il sito web di Leila Signorelli