78565 - DEMOCRAZIE E AUTORITARISMI IN ASIA (1)

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Antonio Fiori
  • Crediti formativi: 8
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti di base per comprendere le caratteristiche essenziali dei regimi democratici e non, con riferimento al continente asiatico. Al termine del corso lo studente conosce gli elementi distintivi di un regime democratico e di un regime autoritario (fenomeni come l'instaurazione democratica, il consolidamento democratico, la crisi e il crollo della democrazia, la transizione ad un sistema non democratico, la resilienza dei regimi non democratici e le sfide alle quali questi ultimi sono sottoposti); è in grado di interpretare e comprendere le dinamiche di mutamento più frequenti di questi regimi, mettendo in relazione la tipologia di regime con fenomeni quali le prestazioni economiche, i conflitti etnici e la guerra; ha acquisito la capacità di analizzare le peculiarità dei regimi democratici e di quelli non democratici dell'Asia nordorientale e sudorientale.

Contenuti

L’Asia orientale rappresenta una delle regioni più importanti e dinamiche del mondo in termini di popolazione, risorse naturali, opportunità economiche e di investimento. Nonostante le eccezionali performance economiche, in questa regione permangono delle problematiche rilevanti dal punto di vista della sicurezza che possono essere fonte di instabilità e tensione. Dal punto di vista della sicurezza tradizionale esistono ancora numerose questioni aperte quali ad esempio: la divisione della penisola coreana, le complicate relazioni tra Taipei e Pechino, le dispute territoriali che coinvolgono a vario titolo il Giappone, la Corea del Sud e la Cina, la questione del Mar cinese meridionale e i rapporti fra la Cina e diversi paesi emergenti del sudest asiatico, senza menzionare il ruolo svolto dagli Stati Uniti nelle politiche di sicurezza della regione.

A queste preoccupazioni legate ad aspetti più tradizionali della sicurezza, quali questioni militari ed economiche, negli ultimi anni si sono affermate nella regione nuove sfide legate al fenomeno della globalizzazione, alla stabilità ecologica, alla human e health security. Molte di queste nuove sfide, che vengono definite come sicurezza non-tradizionale, si contraddistinguono per il loro carattere transnazionale e per il fatto che spesso richiedono una risposta che va al di là dei tradizionali confini rappresentati dagli Stati e dalla loro sovranità.

L’obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti per comprendere le dinamiche di sicurezza dell’Asia orientale, attraverso l’analisi delle principali tematiche e problematiche che caratterizzano la regione. Il corso si basa su un concetto di sicurezza definito in maniera ampia ed inclusiva, la quale comprende non solo la sicurezza militare – che ne rappresenta un elemento cruciale – ma anche tutti gli aspetti della cosiddetta sicurezza non-tradizionale, quali ad esempio: la sicurezza economica, politica, sociale, culturale, ambientale, energetica, la human e health security. Il corso si concentra sulla regione dell’Asia orientale, includendo sia l’area del nordest sia la parte di sudest, enfatizzando in modo particolare le interconnessioni ed il carattere transnazionale delle molteplici questioni di sicurezza.

Al fine di fornire agli studenti tutti gli strumenti necessari ad analizzare in maniera completa e approfondita queste tematiche, la prima parte del corso verrà dedicata allo studio dei principali concetti e definizioni che permettono di comprendere ed interpretare le questioni di sicurezza in Asia orientale e le politiche messe in atto per fronteggiarle. Successivamente, la seconda parte si concentrerà sulle principali problematiche di sicurezza tradizionale che si presentano ai Paesi dell’Asia orientale, quali: l’ascesa della Cina e la rivalità sino-americana, le dispute territoriali in Asia nordorientale, la divisione della penisola coreana ed il programma nucleare nordcoreano, le politiche di sicurezza del Giappone, l’architettura istituzionale e le principali questioni di sicurezza dei Paesi del sudest asiatico. Infine, la terza parte del corso analizzerà le sfide di sicurezza non-tradizionale che riguardano la regione, quali ad esempio: diritti umani e human security, sicurezza energetica, sicurezza ambientale e riscaldamento globale, terrorismo, cyber security e health security.

 

 

Testi/Bibliografia

Le letture e i materiali didattici daranno forniti dal docente durante il corso. Il manuale di riferimento, che tutti gli studenti dovranno obbligatoriamente studiare, è:

  • William T. Tow (ed.). Security Politics in the Asia Pacific: A Regional-Global Nexus? Cambridge: Cambridge University Press (2009).

Le lettura dei seguenti testi non è obbligatoria ma vivamente consigliata:

  • Barry Buzan and Ole Waever, Regions and Power: The Structure of International Security. Cambridge: Cambridge University Press, 2003, pp. 3-182.
  • Mely Caballero-Anthony and Alistair D.B. Cook (eds.), Non-Traditional Security in Asia: Issues, Challenges and Framework for Action. Singapore: ISEAS Publishing, 2013.

Metodi didattici

Il corso si comporrà di una combinazione di lezioni frontali e discussioni in classe, legate alle diverse letture. Agli studenti verranno indicati i testi che dovranno essere letti ed analizzati prima delle lezioni, per poter essere discussi in classe. A turno, uno studente introdurrà la discussione presentando gli aspetti salienti di quanto letto.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Presentazione e discussioni in classe dei materiali assegnati dal docente; elaborato scritto in forma di policy paper o policy memo (dettagli e linee guida specifiche per l’elaborato scritto verranno forniti nel corso delle lezioni); verifica orale al termine del corso.

Strumenti a supporto della didattica

Slides e brevi filmati (che saranno oggetto di discussione).

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Antonio Fiori

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.