90067 - STORIA CULTURALE DELLA SCIENZA (2) (LM)

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Marco Beretta
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 8773)

Conoscenze e abilità da conseguire

Obiettivo del corso è quello di approfondire e affinare l'uso di strumenti critici per: interpretare fonti primarie e secondarie relative alla storia del pensiero scientifico (contestualizzate nella cultura filosofica, intellettuale, culturale, socio-politica, istituzionale del loro tempo); svolgere in maniera adeguata ricerche di archivio e bibliografiche utilizzando database, cataloghi on-line e repertori bibliografici; elaborare riflessioni coerenti e ben giustificate sui temi trattati (brevi presentazioni, partecipazione alla discussione in classe); produrre vari generi di elaborati (recensioni, schede critiche, saggi) con relativi apparati (note a pié di pagina, bibliografia, uso di illustrazioni), anche in vista della preparazione della tesi di laurea.

Contenuti

Ancora alla fine del Settecento la chimica è una scienza con una cattiva reputazione. Da un lato è condizionata dai suoi ambigui rapporti con l'alchimia, dall'altro appare come una scienza troppo implicata in attività pratiche e proto-industriali (farmacia, mineralogia, arte della guerra etc.). Le cose cambiano solo verso il 1789. Il corso mira ad illustrare sotto nuova luce un momento cruciale della storia della scienza europea, quello che va sotto il nome di Rivoluzione chimica, concentrando l’attenzione sulla cultura scientifica parigina della seconda metà del Settecento. La scoperta dei gas e l’interpretazione profondamente innovativa datane da Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794) scompagina la filosofia della materia aristotelica e getta le fondamenta della chimica moderna. Allo stesso tempo, la chimica di Lavoisier deve fare i conti con l’alchimia: la fede nella trasmutazione dei metalli vili in oro e la ricerca dell’elisir di lunga vita godono ancora di grande fortuna, non solo tra filosofi illuministi quali Diderot e d’Holbach, ma anche tra i membri più autorevoli dell’Académie des Sciences. Il corso mostrerà dunque la coesistenza di questi due saperi, entrambi legittimati scientificamente, ed esaminerà le cause che concorsero alla progressiva marginalizzazione dell’alchimia. Durante le prime 4-5 lezioni verrà brevemente illustrata la storia dell'alchimia e le ragioni, anche scientifiche, del successo di questa disciplina. Successivamente verrà ricostruito il contesto culturale dei rapporti tra chimica e alchimia nell'età dei Lumi con particolare riferimento all'Encyclopédie di Diderot e d'Alembert e l'attività scientifica parigina. La parte finale verrà dedicata alla Rivoluzione chimica e all'individuazione delle ragioni che hanno condotto alla nascita della chimica moderna.

INIZIO CORSO 20 SETTEMBRE 2021, aula C, via Zamboni 34, lunedì, martedì e mercoledì ore 11-13

Testi/Bibliografia

Francesca Antonelli, Marco Beretta (a cura di), Alchimia e chimica nel Settecento. Antologia di testi (Milano: Editrice Bibliografica, 2018); Marco Beretta, Scienza e rivoluzione.Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794) (Milano: Editrice Bibliografica, 2019); Francesco Barreca, La scienza che fu. Idee e strumenti di teorie abbandonate (Milano: Editrice Bibliografica, 2017), pp. 61-76.

Per i non frequentanti vanno aggiunti aggiunti: Antoine Laurent Lavoisier, Memorie scientifiche a cura di F. Abbri (Rimini: Theoria, 2019) e GABRIEL-FRANÇOIS VENEL, Chimica (Encyclopédie 1753), traduzione e cura di Ferdinando Abbri (Siena: Università degli Studi di Siena, 2003) (disponibile al sito https://bibdig.museogalileo.it/Teca/Viewer?an=409217 o nelle risorse on-line).

Metodi didattici

Presentazione dei testi da portare all'esame attraverso slides e supporti multimediali

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova orale consiste in un colloquio che ha lo scopo di valutare le competenze e le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente a partire dai testi in programma Il raggiungimento da parte dello studente di una visione ampia e sistematica dei temi affrontati a lezione e delle letture indicate in bibliografia, congiunta alla loro rielaborazione critica, e alla padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30). La conoscenza per lo più mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non approfondite e un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-27). Conoscenza approssimativa, comprensione superficiale, scarsa capacità di analisi ed espressione non sempre appropriata condurranno a valutazioni sufficienti o poco più che sufficienti (18-22). Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici indicati non potranno che essere valutati negativamente.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Marco Beretta