88367 - DIDATTICA DELL'ITALIANO COME L2 PER LA SCUOLA DELL'INFANZIA E LA SCUOLA PRIMARIA

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Paola Polselli
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: L-FIL-LET/12
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Paola Polselli (Modulo 1) Sabrina Ardizzoni (Modulo 2) Monica D'Argenzio (Modulo 3)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 3)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Scienze della formazione primaria (cod. 8540)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - possiede le conoscenze basilari della Didattica dell’Italiano come L2 sia a livello di apprendimento che di insegnamento; - conosce le principali teorie sull’acquisizione di una seconda o terza lingua nella fascia di età 0-10 anni: - conosce il Quadro Comune Europeo in riferimento al plurilinguismo; - possiede capacita' pedagogico-didattiche per gestire la progressione degli apprendimenti in Italiano come L2, adeguando i tempi e le modalita' al livello degli alunni della scuola dell’infanzia e primaria; - sa precisare le strategie educative più idonee a far utilizzare e ampliare, in maniera differenziata, le capacità legate all'uso della L2 orale e scritta nelle diverse fasce d'età; - con le opportune scelte metodologiche, sa attivare, nei bambini di età 3-10 anni, la riflessione epilinguistica e metalinguistica e una propensione alla ricerca dei mezzi comunicativi più idonei a soddisfare le proprie esigenze comunicative; - sa valutare materiali, software e strumentazioni utili a facilitare e sostenere gli allievi nell'apprendimento della L2.

Contenuti

Nell’educazione linguistica, così come in altri ambiti di insegnamento, la consapevolezza dell’azione insegnante dovrebbe esprimersi nella capacità di interrogare il proprio agire alla luce di solidi fondamenti scientifici; di definire e motivare scelte e proposte didattiche con riferimento a teorie e metodologie dell’apprendimento linguistico; di saper valutare criticamente testi, materiali e strumenti didattici per saperli selezionare in base a criteri oggettivi e integrare con altri stimoli e materiali utili per l’osservazione, l’analisi e l’uso comunicativi. Sono saperi professionali su come si apprende/insegna una lingua, come si organizza in modo efficace l’apprendimento linguistico in una classe multilingue, come si valorizza la dimensione dell’apprendimento linguistico nello studio di contenuti disciplinari nel contesto dell’apprendimento formale a scuola.

Il corso ha una durata di 48 ore (8 crediti) ed è diviso in tre moduli.

Nel primo modulo di Glottodidattica (24 ore, Paola Polselli), sono considerate le diverse dimensioni del bi/plurilinguismo in età infantile con particolare riferimento alle caratteristiche della competenza bi/plurilingue, alla competenza narrativa, alla lettura e comprensione del testo e alle abilità metalinguistiche in bambini bilingui. Saranno discussi gli studi sull’acquisizione di una lingua seconda (SLA) che forniscono indicazioni utili per la definizione di pratiche didattiche e di materiali apprendimento/insegnamento della/in Italiano L2 (IT L2) nella Scuola primaria e nella Scuola dell’Infanzia. Le/i partecipanti al corso potranno così acquisire le conoscenze fondamentali su come i bambini comunicano nei diversi stadi di apprendimento linguistico dell’IT L2 (varietà di interlingua), quali fattori interni ed esterni possono incidere sul loro apprendimento e come impiegare didatticamente i diversi tipi di stimolo linguistico (input) e di produzione linguistica (output) o come sfruttare le diverse dinamiche interattive per promuovere la negoziazione del senso e forme di cognizione sociale condivisa. Lo scopo è sviluppare una comprensione critica delle metodologie della didattica linguistica e sapere operare scelte consapevoli per supportare e incentivare l’apprendimento dell’IT L2 adottando pratiche didattiche positive che valorizzino le prospettive multilingui e promuovano la diversità culturale e l’inclusione sociale. In particolare, la discussione e le attività si concentreranno su:

  • i tipi di competenza plurilingue e i fattori interni o esterni all’apprendente
  • il profilo dell’apprendente plurilingue nella Scuola dell’infanzia e nella Scuola primaria
  • l’analisi dei bisogni e la definizione degli obiettivi per l’apprendimento linguistico
  • la linguistica acquisizionale e l’analisi dell’interlingua
  • le teorie dell’apprendimento linguistico e i relativi approcci o metodi di insegnamento
  • la competenza narrativa, la lettura e comprensione del testo e le abilità metalinguistiche
  • la presenza di lingue sconosciute in classe come opportunità di educazione linguistica
  • l’analisi e la progettazione di proposte didattiche di Italiano L2 nella classe multilingue.

Nel secondo modulo di Italiano per sinofoni (12 ore, Sabrina Ardizzoni) si farà riferimento agli aspetti linguistici, culturali e sociali dei giovani apprendenti di italiano L2 di origine cinese. In particolare, agli studenti verranno forniti stimoli e informazioni relativi ai seguenti ambiti.

  • La lingua: cenni di linguistica cinese (tipologia, fonetica, grammatica), con attenzione agli aspetti diacronici e diatopici. I dialetti della Cina. L’importanza della norma linguistica in Cina e all’estero. I sistemi di scrittura.
  • Lo Stato: dal paese con due sistemi alla “Nuova via della seta”, l’evoluzione dello Stato nella Cina contemporanea e le dinamiche dei movimenti migratori interni ed internazionali.
  • La famiglia: focus sull’elemento culturale centrale nella cultura cinese, l’importanza delle reti famigliari.
  • La scuola e le tradizioni educative: dalla scuola tradizionale ai modelli educativi del novecento e la diffusione di nuove offerte educative nel ventunesimo secolo.
  • Tecniche didattiche: le prime fasi dell’apprendimento dell’Italiano L2 da parte di giovani sinofoni e l’insegnamento a giovani apprendenti di seconda o terza generazione di orgine cinese, valutazione, programmazione didattica, risorse per gli insegnanti; l’insegnamento della lingua a livelli avanzati, l’importanza della costruazione di una nuova cultura, la relazione con la famiglia e la comunità.

Il terzo modulo di Italiano per arabofoni (12 ore, Monica d'Argenzio) intende fornire uno spaccato teorico e metodologico sulla didattica della lingua italiana rivolta ad apprendenti arabofoni. La premessa è che l’apprendimento di una lingua, piuttosto che limitarsi ad un puro esercizio didattico, è prima di tutto un’esperienza sociale che coinvolge delicati aspetti dell’identità personale, del rispetto degli altri e della percezione di sé stessi oltre che del rapporto con la propria cultura. Per questo ci si propone di affrontare tali questioni cercando di analizzare e smontare le problematiche più complesse che spesso connotano il processo di chi impara la lingua italiana in Italia partendo da una lingua e una cultura diverse. La tesi é che ogni straniero, adottando, volontariamente e non, l’italiano non abbandona la madrelingua ma piuttosto innesta la seconda lingua sulla prima sviluppando quell’affascinante e complessa condizione di bilinguismo che è tipica di chi impara a vivere con due lingue diverse. In questo scenario il docente di lingua è uno spettatore privilegiato e, simultaneamente, la guida che può accompagnare e orientare con esito positivo questo percorso. Senza alcuna pretesa di esaustività verrà presentata una panoramica sugli aspetti socio-culturali e linguistici che caratterizzano ciò che viene, per convenzione, chiamato il mondo arabo. Si fará riferimento alla presenza migratoria in Italia proveniente da quest'area socio-geografica e di riflesso alle caratteristiche degli apprendenti presenti nella scuola italiana (bambini, adolescenti, adulti). Dall'individuazione delle specificità della lingua araba verrà, poi, focalizzata l’attenzione sulle tecniche per sviluppare le diverse abilità considerate e verranno presentati dei case-study esemplificativi soprattutto in riferimento alle produzioni scritte e orali. I temi trattati saranno i seguenti.

  • Il mondo arabo: un'area socio-culturale e linguistica dai 1000 volti
  • La lingua araba: sue caratteristiche principali
  • Gli studenti arabofoni nella scuola italiana. Tipologie di apprendenti: bambini, adolescenti, adulti
  • Insegnare italiano ad apprendenti arabofoni: strategie glottodidattiche, interculturali e linguistiche
  • Le abilità produttive e gli apprendenti arabofoni
  • Case-study sulle modalità di apprendimento da parte di studenti arabofoni.

Testi/Bibliografia

Modulo 1:

  • Pallotti, G. (1998/2000), La seconda lingua, Roma, Bompiani (capp. 2, 3, 4 e parti del cap. 5).
  • Levorato M. C., Marini A. (ed.) (2019), Il bilinguismo in età evolutiva, Trento, Erickson (capp. 1, 5, 6).
  • Slide fornite dalla docente.

Testi di consultazione:

  • Andorno, C., Sordella, S. (2018), “Usare le lingue seconde nell’educazione linguistica: una sperimentazione nella scuola primaria nello spirito dell’Éveil aux langues”, in De Meo A., Rasulo M., (a cura di), Usare le lingue seconde. Comunicazione, tecnologia, disabilità, insegnamento, Studi AItLA 7, Milano, pp. 211-233.
  • Danesi M., Diadori P., Semplici S. (2018), Tecniche didattiche per la seconda lingua, Carocci editore (capp. 1, 3, 4)
  • F. Gallina (2021), Italiano lingua di contatto e didattica plurilingue, Franco Cesati Editore.
  • Whittle, A. (2015), “Focalizzare la forma: sviluppo della competenza linguistica nella classe multilingue della scuola primaria”, in Italiano LinguaDue, n. 2, pp. 13-35.

Modulo 2:

  • Andorno, C. ( 2010), “Lo sviluppo della morfosintassi in studenti cinesi,” in S. Rastelli, (a cura di), Italiano di cinesi, italiano per cinesi: dalla prospettiva della didattica acquisizionale, Perugia, Guerra, pp. 89-122.
  • Ardizzoni, S., (2012). "Riflessioni sulla mediazione linguistico-culturale in ambito scolastico: note a margine di una lettura di Edgar Morin," in Scritti di mediazione, cultura e lingua cinese, Bologna, Bonomo Editore, 2012, pp. 9-46 (in dispensa).
  • Slide fornite dalla docente.

Testi di consultazione:

  • Mammuccari, Nuzzo (2019) "Acquisizione e uso dell’articolo italiano da parte di sinofoni. Uno studio di caso sull’espressione della definitezza"
  • Bernini, G. “Da lingue extraeuropee verso l’italiano. Tra linguistica acquisizionale e tipologia linguistica”, in Alberto Manco (a cura di) Le lingue extra-europee e l'italiano: aspetti didattico-acquisizionali e sociolinguistici. Atti del LI Congresso Internazionale di Studi della Società di Linguistica Italiana (Napoli, 28-30 settembre 2017) 2018, pp.11-32. https://aisberg.unibg.it/retrieve/handle/10446/129772/275314/Gottardo%20Valentini%20con%20copertina%20indiceAtti_SLI_2018.pdf

Modulo 3:

La bibliografia sarà pubblicata sulla piattaforma Virtuale (https://virtuale.unibo.it/).

Metodi didattici

Lezioni dialogiche e frontali, studio di casi, attività di gruppo e di valutazione tra pari, attività individuali.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame finale valuterà la padronanza dei contenuti nei tre moduli del corso. Si tratta di un esame che prevede due componenti:

  • una prova scritta composta da quesiti a risposta aperta o chiusa volta a verificare i saperi teorici e le competenze relativi ai testi sull’acquisizione e l’insegnamento di una L2 indicati nella bibliografia del corso; gli studenti non frequentanti, invece, risponderanno a 4 domande a risposta aperta;
  • una prova applicativa tesa a valutare conoscenze e capacità operative (analisi critica di campioni di interlingua o materiali didattici e relative proposte didattiche) che sarà svolta in forma scritta (studenti frequentanti) o in forma orale (studenti non frequentanti). La scheda di analisi dei materiali didattici sarà disponibile su Virtuale ed è stata adattata da Cortés Velásquez D., Faone S., Nuzzo E. (2017), "Analizzare i manuali per l’insegnamento delle lingue: strumenti per una glottodidattica applicata" in Italiano LinguaDue, v. 9, n. 2.

Per essere considerati "studenti frequentanti" è necessario partecipare al 75% delle lezioni.

I criteri di valutazione nell’esame finale comprendono: pertinenza dei contenuti; ampiezza e profondità dei concetti e dei collegamenti tematici; padronanza delle abilità necessarie per analizzare criticamente, discutere e produrre materiali didattici; accuratezza linguistica e discorsiva nella produzione scritta/orale e nell’uso della terminologia disciplinare.

Una valutazione positiva è compresa tra 18/30 e 30/30 (in caso di risultati eccellenti, al voto finale verrà aggiunta la lode).

  • Ottengono una valutazione alta o massima (da 27 a 30 e lode) le studentesse/gli studenti che dimostrano piena conoscenza e padronanza dei contenuti teorici e applicativi previsti (v. Moduli 1, 2, 3 e relativa bibliografia) e capacità di riflessione critica sui contenuti del corso. Sono inoltre in grado di esporre tali contenuti con accuratezza comunicativa e appropriatezza nell’uso della terminologia disciplinare.
  • Ottiene una valutazione media (23-26) chi dimostra una buona conoscenza teorico-applicativa dei contenuti in programma/bibliografia e li esprime senza un pieno controllo delle necessarie risorse linguistiche, argomentative, discorsive e terminologiche.
  • Una valutazione di bassa fascia (18-22) è assegnata a studentesse e studenti che dimostrano una padronanza sufficientemente sicura dei contenuti teorico-applicativi in programma/bibliografia con un ridotto controllo delle risorse linguistiche, argomentative, discorsive e terminologiche richieste.

Strumenti a supporto della didattica

Testi cartacei (attività e manuali di Italiano L2 analizzati in classe) e presentazioni multimediali, risorse e testi digitali online e offline di tipo iconico, audio e audiovisivo.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paola Polselli

Consulta il sito web di Sabrina Ardizzoni

Consulta il sito web di Monica D'Argenzio

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.