30443 - ARCHEOLOGIA MUSICALE

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Donatella Restani
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 9218)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso introduce alla conoscenza dei principali eventi e questioni riguardanti le culture musicali del mondo antico, con particolare attenzione al Mediterraneo. Al termine del corso lo studente acquisisce i fondamenti metodologici della disciplina e li sa applicare criticamente alla contestualizzazione di testi, immagini, strumenti musicali e altri oggetti sonori .

Contenuti

Prima parte

I contenuti generali riguardano: la storia della disciplina, le tipologie di fonti, i modi della trasmissione del sapere musicale, il concetto di evento sonoro, gli aspetti della cultura musicale materiale rispetto alle rappresentazioni verbali e visuali degli eventi sonori, le metodologie e i principali strumenti bibliografici.

Si analizzeranno alcuni saggi metodologici, scelti come esemplari delle  differenti prospettive in cui l'archeologia musicale è considerata da archeologi, filologi, musicologi, etnomusicologi e antropologi.

Infine particolare attenzione sarà dedicata ai fenomeni di circolazione, contaminazione e ibridazione degli strumenti musicali e delle pratiche musicali delle differenti culture musicali del Mediterraneo antico. Si rifletterà infine sul fenomeno della globalizzazione del mondo antico in prospettiva musicologica.

Seconda parte

Gli studenti saranno guidati a riconoscere e ad approfondire la presenza di eventi sonori e del loro significato nei testi di interesse musicale greci e latini, dal I a.C. al III d.C., scegliendo un esempio di testo significativo per la storia dell'arte antica e dell'archeologia, tratto dalla lista seguente:

Vitruvio, De architectura;

Luciano, qualsiasi testo con eventi sonori: per es., Imagines; De saltatione, ecc.

Filostrato, Imagines, oppure: Eroico;

Pausania, Periegesi della Grecia antica: i testi sono su Virtuale;

Ateneo, Deipnosofisti, IV o XIV libro.

Tale approfondimento costituirà l'esercitazione con cui iniziare l'esame orale per gli studenti partecipanti alle lezioni.

                                

Testi/Bibliografia

Bibliografia:

Prima parte

E. Rocconi (a cura di), I suoni perduti. Musica ed eventi sonori in Grecia e a Roma, Milano, 2013.

D. Castaldo, Introduzione all'archeologia musicale, "Il Saggiatore musicale", 22, 2015, pp. 97-109.

E. Hickmann, s.v. «Archaeomusicology», in Grove Dictionary of Music and Musicians, I, 2001, pp. 848-854.

D. Restani, La musica del mondo antico, «La Nuova Secondaria», 9, 2018, pp. 71-73.

Un caso di studio: la tomba del musicista del Pireo

E. Poehlmann, Excavation, Dating and Content of Two Tombs in Daphne, Odos Olgas 53, Athens,"Greek and Roman Musical Studies", 1, 2013, pp. 7-24; 

S. Psaroudakes, The Daphnē Aulos, "Greek and Roman Musical Studies", 1, 2013, pp. 93-121

C. Terzes, The Daphnē Harp, "Greek and Roman Musical Studies", 1, 2013, pp. 123-149.

E. Lygouri-Tolia,Two Burials of 430 B.C. in Daphne, Athens: Their Topography, and the Profession of the So-Called ‘Poet’ in Tomb 2, "Greek and Roman Musical Studies", 2, 2014, pp. 3-22:

A. Kokkoliou, A Classical Athenian Grave (No 48, 470–50 BC) and Its Content from the Area between the So-Called ‘Ēriai’ Gate and the Dipylon. The Archaeological Context, "Greek and Roman Musical Studies", pp. 279-309.

A. A. Alexopolou and A-A. Kaminari, Multispectral Imaging Documentation of the Findings of Tomb I and II at Daphne,"Greek and Roman Musical Studies", 1, 2013, pp. 25-60.

M. West, The Writing Tablets and Papyrus from Tomb II in Daphni,"Greek and Roman Musical Studies", 1, 2013, pp. 73-92.

 

Alla fine del corso, tutti i materiali del corso saranno a disposizione sulla piattaforma Virtuale, dove si trovano anche le modalità specifiche di preparazione dell'esame, per gli studenti sia frequentanti sia non frequentanti.

Gli studenti frequentanti riceveranno specifiche indicazioni di lettura durante il corso e saranno seguiti nell'esercitazione individuale.

Gli studenti non frequentanti non sono tenuti a svolgere l'esercitazione, ma leggeranno tutta la bibliografia indicata precedentemente e la integreranno con due letture complementari a scelta tra le seguenti:

D. Castaldo, Musiche dell'Italia antica. Introduzione all'archeologia musicale, Bologna, Ante Quem, 2012.

M.L. West, Ancient Greek Music, Oxford, 1992, anche in traduzione italiana, Milella, Lecce, 2007, pp. 1-128, 277-fine.

Etnomusicologia storica del mondo antico. Per Roberto Leydi, a cura di D. Restani , Ravenna, Longo, 2006, pp. 1-62.

S.D. Bundrick, Music and Image in Classical Athens, Cambridge, 2005.

D. Restani (a cura di), Musica e mito nella Grecia antica, Bologna, il Mulino, 1995.

D. Castaldo, Il pantheon musicale. Iconografia nella ceramica attica tra VI e IV secolo, Ravenna, Longo, 2000.

Per tutti, lettura facoltativa per approfondire:

 T. Lynch and E. Rocconi (edd.), A Companion to Ancient Greek and Roman Music, Hoboke (NJ), Wiley Blackwell, 2020.

Agli studenti stranieri non frequentanti si consiglia di prendere contatto con il docente almeno un mese prima dell'esame.

 

Metodi didattici

Lettura e analisi di testi e di immagini. Visite guidate tematiche ad alcuni Musei archeologici e ad eventuali esibizioni temporanee significative per la disciplina. Partecipazione a giornate di studi e conferenze.

Gli studenti frequentanti potranno essere seguiti in esercitazioni individuali.

Per iniziare a raccogliere la sfida dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) si favoriranno metodi che stimolino le competenze attraverso l’apprendimento attivo. Pertanto lo studente sarà messo a contatto con differenti strategie di ricerca che implicano conoscenze interdisciplinari.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale per valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente. L'esame verterà su entrambe le parti: "Prima Parte" e "Seconda Parte". Per gli studenti frequentanti è previsto un lavoro individuale da esporre  durante l'esame: a ogni studente sceglierà una fonte (testo)  da analizzare alla luce delle indicazioni metodologiche fornite durante le lezioni. Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi: la padronanza dei contenuti, la capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti, la capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata. Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Uso di pc con videoproiettore, strumenti di riproduzione del suono, video.

Durante l'anno è prevista la possibilità di incontri, lezioni seminariali con docenti di università straniere e visite guidate a musei o raccolte archeologiche con strumenti e iconografie musicali nell'ambito del progetto "Vedere i suoni".

Inoltre gli studenti frequentanti potranno essere seguiti in esercitazioni individuali.

Si ricorda la possibilità per studenti con DSA di rivolgersi al docente per l'attivazione di adeguati strumenti di supporto previsti per la prova di esame.

Tutti gli studenti potranno acquisire ulteriori 2 CFU nell'ambito del LABORATORIO DIDATTICO DI ARCHEOLOGIA MUSICALE (MusicArcheoLab).

Docente responsabile: prof.ssa Donatella Restani; in collaborazione con: prof.ssa Daniela Castaldo (Università del Salento), PhD Paolo Bonora, PhD Giovanna Casali

Contenuti: Il progetto didattico del Laboratorio di Archeologia musicale si propone la realizzazione di progetti scientifici, a carattere didattico e divulgativo, per la valorizzazione e la fruizione dei beni musicali di età antica, in prevalenza conservati nei musei di vario tipo: archeologici, degli strumenti musicali o generalisti.

Le attività di quest’anno riguarderanno l’implementazione del database “Repertorium Instrumentorum Musicorum Antiquorum (RIMAnt) / Repertorio degli strumenti musicali antichi”, sulla piattaforma Heurist, “a free, open-source database platform”, allestita presso il CNRS di Strarsbourg, attraverso la scheda RIMAnt.

La scheda RIMAnt, modulata sulla base delle schede dei Reperti archeologici (scheda RA) e degli Strumenti Musicai (scheda SM) del MIBACT, tiene conto di altre esperienze italiane, per es.: Museo del paesaggio sonoro (https://museopaesaggiosonoro.org/ ), e europee, per es.: “Musique et danse de l’Antiquité” (MEDDEA) progettato da Sibylle Emerit (CNRS, HiSoMA, Lyon) nell’ambito delle attività dell’IFAO (vedasi, per esempio: https://www.ifao.egnet.net/actus/manifestations /ma682/), riguardanti l’ambito egizio.

Sinora sono stati individuati una cinquantina di reperti, dal primo censimento degli strumenti musicali di età antica presenti nei musei italiani, avviato dal 2013, che ha riguardato una campionatura di musei delle regioni centrali, meridionali e della Sicilia.

Ad essi se ne sono affiancati circa un centinaio, grazie al progetto TeMA: Testimonianze Musicali dell'Antichità in Triveneto del Dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Padova, a cura della prof.ssa Paola Dessì. Naturalmente I risultati sono provvisori e si pensa che un’indagine più approfondita possa permettere di risalire ad altri reperti. In particolare, sono sinora stati catalogati: campanelli e cimbali di bronzo, sonagli di terracotta e osso, frammenti di strumenti a fiato in bronzo, legno, osso e avorio, qualche carapace di tartaruga, utilizzato come casse di risonanza di strumenti a corde.

Gli obiettivi annuali del Laboratorio saranno i seguenti:

- riflessione sulla necessità di prendere in considerazione un patrimonio musicale sinora misconosciuto per la musicologia e l’archeologia, ma anche per gli altri studi sui beni culturali;

- riflessione sulle problematiche collegate alla terminologia degli strumenti e alla loro classificazione;

- riflessione sui campi della scheda RIMAnt per la catalogazione degli strumenti;

- conoscenza di Zotero e (eventuale) ripulitura della bibliografia tematica raccolta;

- utilizzo del catalogo basato su Heurist, immissione dati e verifica funzionale;

- immissione di dati nel database e relativa verifica di funzionamento.

Numero max di studenti: 10

Periodo di svolgimento: febbraio, marzo, aprile, maggio 2022

Didattica laboratoriale: sono previsti almeno 3 incontri (uno al mese) di 2 ore ciascuno e un seminario finale, per un totale 8/10 ore. Le date saranno comunicate entro dicembre.

Modalità di accesso: invio di una mail alla docente responsabile donatella.restani@unibo.it

Luogo di svolgimento: da decidere; eventuale didattica mista.


Link ad altre eventuali informazioni

http://moisasociety.org

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Donatella Restani

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