75994 - STORIA CULTURALE DI BISANZIO

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Salvatore Cosentino
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-FIL-LET/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione (cod. 9218)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso mira a trasmettere allo studente le concezioni politiche e religiose, i valori e i modi di comportamento sociale, così come l'organizzazione della vita materiale dell'impero romano d'Oriente. Alla fine del corso lo studente è in grado di conoscere i caratteri storici costitutivi della civiltà bizantina e il suo stretto rapporto con le società dell'Occidente medievale, della Slavia ortodossa e del Vicino oriente sasanide e musulmano. Lo studente, inoltre, è in grado di valutare il ruolo avuto da essa nel processo di trasmissione della tradizione dell'antichità classica e ellenistica, nonché di quella slava e ottomana, nel patrimonio culturale dell'Europa moderna.

Contenuti

Il corso sarà articolato in due parti:

A) parte generale dedicata ad una introduzione storica al mondo bizantino (10 ore).

 

B) parte monografica dedicata al tema: 

Peccati carnali, confessione e penitenza nel trattato attribuito a Giovanni monaco e diacono (20 ore)

 

Parte generale A): Introduzione al mondo bizantino.

Questa parte del corso consta di una breve introduzione agli aspetti salienti del mondo bizantino. Essendo concepita come unità introduttiva ai contenuti della parte monografica, essa si soffermerà su temi di 'struttura' come l’ideologica politica, l’esercito, la mentalità, i valori sociali, l’economia.

 

Parte monografica B):   Peccati carnali, confessione e penitenza nel trattato attribuito a Giovanni monaco e diacono

I Padri della chiesa e gli intellettuali cristiani interpretarono il peccato come un allontanamento dal bene, conseguenza dell’acquisizione da parte dell’uomo del libero arbitrio dopo il peccato originale. Esso – il peccato – viene concepito dai confessori cristiani come una malattia, da cui ci si può riprendere grazie ad una guarigione spirituale. A mano a mano che il ruolo della chiesa, nel corso della Tarda Antichità, diventava sempre più incisivo sul controllo della vita sociale, si andò gradualmente sviluppando un sistema di penitenze ecclesiastiche parallelo a quello delle pene sancite dal sistema giuridico statale. I peccati incominciarono, così, ad essere raggruppati per ‘liste’, cui il confessore, per il loro perdono, assegnava una penitenza corrispondente alla gravità dell’atto compiuto. Da questo uso nacquero i libri penitenziali, in uso sia nell’Occidente latino che nell’Oriente greco a partire dalla seconda metà del VI secolo, con lo scopo di uniformare le pratiche di penitenza. La prima testimonianza di questo tipo per il mondo bizantino è il cosiddetto Kanonikarion, attribuito al monaco e diacono Giovanni, un testo stratificato e composito, secondo van de Paverd, unitario secondo Arranz (e variamente datato tra la fine del VI e il IX secolo). Il corso ambisce a studiare questo trattato sotto il profilo della storia culturale e sociale, cercando non soltanto di analizzare il sistema dei peccati più ricorrenti – senz’altro quelli che definiremmo ‘carnali’ – ma ponendo attenzione anche alla pratica della confessione e i vari rituali di penitenza.

 

N. B. Per gli studenti che vogliano approfondire aspetti legati alla documentazione non letteraria del mondo bizantino, al corso è collegato il Laboratorio di sigillografia bizantina (40 h.), che si svolgerà nella seconda metà di maggio 2022.

 

Testi/Bibliografia

Parte A): generale.

Si richiede la lettura obbligatoria dei seguenti testi:

— Voce «Bizantino impero», a cura di A. Carile, in Grande Dizionario Enciclopedico UTET, IIITorino 1985, pp. 394-405.

— G. Cavallo (a cura), L'uomo bizantino, Roma-Bari 1992.

 

Parte B): monografica.

Il libro penitenziale attribuito a Giovanni monaco e diacono sarà analizzato nell’edizione di M. Arranz, S. J., I penitenziali bizantini. Il Protokanonarion o Kanonarion di Giovanni diacono e il Deuterokanonarion o secondo Kanonarion di Basilio monaco (Kanonika, 3), Roma 1993. (Si farà ricorso anche al commento e alla traduzione inglese di F. van de Paverd, The Kanonarion by John, Monk and Deacon and Didascalia Patrum, [Kanonika, 12] Roma 2006)

Si richiede, inoltre, la lettura dei seguenti saggi:

― E. Herman, “Il più antico penitenziale greco”, in Orientalia Christiana Periodica 19 (1953), 71-127;

― S. Parenti, “Confessione, penitenza e perdono nelle Chiese orientali”, in Rivista Liturgica 104/4 (2017), 111-141.

― R. Meens, “Remedies for Sins”, in T. F. X. Noble, J. M. H. Smith (eds.), The Cambridge History of Christianity, vol. 3, Early Medieval Christianity, c. 600-1000, Cambridge 2008, 399-415.

 

P. S. Per i non frequentanti si richiede inoltre la lettura di:

— C. Mango, La civiltà bizantina, trad. it. Roma-Bari 1991

 

Metodi didattici

Il corso è organizzato in modalità seminariale; durante il suo svolgimento, il docente tradurrà e commenterà alcuni documenti (soprattutto in latino). La sua frequenza è, pertanto, caldamente consigliata.

 

P.S. Gli studenti stranieri che intendono seguire il corso devono avere una conoscenza dell'italiano di livello minimo B 2.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il superamento dell’esame richiede una prova orale.

 

Essa consiste nell’accertamento delle nozioni relative alla parte A del corso (generale) e ad una discussione relativa ai contenuti relativi alla parte B del corso (monografica).

 

Il voto finale della prova di superamento dell’esame è determinato dai seguenti punteggi: 10/30 per la parte A) generale del corso; 20/30 per la parte B) monografica del corso.

Strumenti a supporto della didattica

— Traduzioni di fonti

— distribuzione di fotocopie

— presentazioni power-point.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Salvatore Cosentino

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.