78296 - ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA II CON LABORATORIO

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Matteo Agnoletto
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: ICAR/14
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Ingegneria edile - architettura (cod. 0940)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso tratta gli strumenti teorici e operativi propri della composizione architettonica applicati alle diverse scale di intervento, dall’architettura alla composizione urbana, al rapporto fra architettura e paesaggio. Oggetto principale sia del corso che del laboratorio progettuale è il progetto di ambiti residenziali di nuova edificazione: architettura, spazi collettivi, sistema del verde, con particolare attenzione alle tematiche dell’efficienza energetica.

Contenuti

Nella presente “età dell'analisi” -per usare un'efficace espressione di Morton White- si tende a prediligere un metodo di lavoro di tipo classificatorio, che il più delle volte non riesce a porsi come strumento adatto a risolvere i fatti contingenti creati dalla complessa società contemporanea. Questo limite è superato dalla necessità del ricorso al progetto, inteso come insieme di operazioni basilari, che nella fattispecie del progetto d'architettura trova il suo fondamento nelle regole della "composizione architettonica". Finalità del corso è condurre l'allievo all'individuazione di quelle tecniche, utili per maturare la capacità critica di costruzione del progetto architettonico, fondato sul binomio inscindibile tra teoria e pratica, nel quale confluiscono, regolandosi secondo un'organizzazione coerente, elementi di tipo concettuale, espressivo, tecnico e costruttivo.

 

Contenuti del corso

Il devastante terremoto che nel 2012 ha colpito l'Emilia si è manifestato in tutta la sua drammaticità con i morti che esprimono la più dolorosa conseguenza di quanto accaduto. Il sisma ha però cancellato anche una consolidata identità culturale del paesaggio, avendo travolto in maniera diffusa la campagna e i paesi, abbattendo le case rurali sparse, i monumenti, i capannoni industriali e artigianali, danneggiando i centri antichi e le aree produttive. E' in particolare nei contenuti storici e artistici espressi da queste architetture del territorio agricolo che occorre fondare le linee guida di una ripartenza: nel cogliere cioè la memoria di queste terre per tutelarla. Con la distruzione causata dal terremoto, siamo stati chiamati ad essere protagonisti di un preciso momento storico: dobbiamo ricostruire una nuova identità sulle macerie di quella distrutta e dobbiamo quindi chiederci come raccontare tale identità, nella quale si riconosce la popolazione emiliana. La giusta domanda è la seguente: se l'impegno primario di una scuola di architettura consiste nel trasmettere agli studenti il senso di una responsabilità diretta nei confronti delle città, dei paesaggi, dei luoghi e nel fornire i corretti strumenti secondo molteplici direzioni disciplinari, quale significato del progetto d'architettura possiamo definire dentro tale realtà a fronte di un evento così violento e a tutti noi prossimo? Il sisma ha svelato la fragilità del nostro patrimonio storico, evidenziando gli elevati rischi di perdita di un valore che rappresenta l'eredità culturale dei paesi emiliani. Per questo motivo le metodologie progettuali di intervento dovranno costituirsi in forma semplice e leggera, privilegiando l'investimento delle risorse nella salvaguardia del patrimonio architettonico. Il progetto quindi deve togliere e ridurre, in una prospettiva non solo di tipo economico, ma per recuperare una condizione meno stratificata e complessa di cose, segni, sovrascritture. Tale scelta costringe positivamente a modellare soluzioni a basso impatto, per preservare il passato dentro il futuro. La conservazione della memoria è dunque la strategia del progetto di architettura, da attuarsi con pochi elementi, relazionati rispetto al principio di configurazione del centro urbano e di disegno delle sue connessioni con il territorio agricolo padano.

Il corso è strutturato in tre parti: un ciclo di lezioni teoriche tenute dal docente titolare e una serie di seminari di revisione e di presentazione dello stato d'avanzamento degli elaborati grafici prodotti dagli studenti all'interno del Laboratorio. Il Laboratorio sarà organizzato commisurando le competenze di diversi settori specialistici, per discuterne i quadri generali col fine di maturare una sensibilità verso le tematiche attinenti al terremoto. Il lavoro degli studenti si articolerà in due fasi: nella prima parte si approfondirà lo studio del territorio sul piano storico per apprenderne le caratteristiche ambientali e architettoniche; nella fase successiva si procederà con la verifica progettuale per l'ottenimento dell'idoneità finale.

 

Testi/Bibliografia

Bibliografia

Durante il proprio percorso di studi, per eccellere lo studente dovrà dimostrarsi continuamente aggiornato sulle principali pubblicazioni disciplinari, assumendo una capacità critica nell'individuare quei testi, saggi e libri più significativi rispetto alla produzione vasta, ma di scarso profilo scientifico, che si sviluppa nel panorama editoriale dell'architettura contemporanea. A titolo esemplificativo si ritiene utile consigliare agli studenti la lettura dei seguenti libri:

- Franco Purini, Comporre l'architettura, Editore Laterza, Bari 2000

- Peter Eisenman, La base formale dell'architettura moderna, Pendragon, Bologna 2009

- (a cura di) Marco Biraghi, Alberto Ferlenga, Architettura del Novecento. Opere, progetti, luoghi, vol. 1-2-3, Einaudi, Torino 2013

La costruzione di un'adeguata bibliografia sarà uno degli obiettivi del corso. E' consigliata la lettura del catalogo della mostra di Aldo Rossi alla Casa del Mantegna di Mantova Architetture padane (Edizioni Panini, Modena 1984) e di Giovanni Chiaramonte Interno perduto (Edizioni Panini, Modena 2012). Si auspica una conoscenza dell'opera fotografica di Luigi Ghirri. Un testo che inquadra i temi che saranno trattati durante il corso è anche: (a cura di) Maria Pia Guermandi e Giuseppina Tonet, La cognizione del paesaggio. Scritti di Lucio Gambi sull'Emilia-Romagna e dintorni (Editore Bononia University Press, Bologna 2008). Ulteriori riferimenti specifici al tema di progetto saranno forniti durante le lezioni e i seminari.

Metodi didattici

Il metodo didattico consisterà nel trasmettere agli allievi le conoscenze di base necessarie per acquisire gli strumenti idonei nell'elaborare un progetto di architettura attraverso la disciplina della composizione. Per mezzo di revisioni di gruppo e verifiche sugli stati di avanzamento si giungerà alla definizione di un progetto di architettura pubblica compiuto, privilegiando il rapporto tra architettura e paesaggio naturale.

Ogni gruppo dovrà dimostrare buone conoscenze nell'utilizzo degli strumenti informatici e nella costruzione di un modello, o plastico, del progetto finale che sarà oggetto di discussione in sede di esame.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il giudizio alla prova d'esame dipenderà dalla qualità delle due esercitazioni da svolgersi e dalla discussione degli argomenti trattati durante le lezioni attraverso una specifica prova orale con riferimenti alla bibliografia del corso. Nello specifico, l'esame si svolgerà con l'esposizione del materiale grafico di progetto, relativo alle tavole dell'esercitazione progettuale e con la prova orale suddetta. La commissione d'esame, formata dal docente titolare del corso, dai suoi assistenti e da eventuali visiting professor, valuterà tutti gli elaborati e la presentazione delle tavole per assegnare allo studente il voto.

Strumenti a supporto della didattica

Durante il corso verranno regolarmente forniti gli strumenti necessari per il supporto alla didattica: i materiali delle lezioni, cartografie e documentazione inerente l'area di progetto, testi specifici e integrativi della bibliografia generale del corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Matteo Agnoletto