11382 - STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE

Anno Accademico 2021/2022

  • Docente: Fabrizio Lollini
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - possiede le competenze storiche e metodologiche necessarie per interpretare la produzione artistica del periodo considerato; - sa leggere l'oggetto nelle sue componenti storico-formali; - sa svolgere una ricerca attraverso l’approfondimento di un tema specifico.

Contenuti

La sezione iniziale (A), di orientamento (o se si preferisce, “istituzionale”) affronterà questioni generali della materia. Lo scopo è quello di offrire indicazioni per affrontare al meglio la preparazione personale ai fini dell'esame, oltre che ovviamente di avviare più in generale allo studio della disciplina. L'elenco degli argomenti comprenderà due filoni principali. Da un lato si esamineranno alcuni temi di metodo: la periodizzazione del Medioevo e dell'arte medioevale; la geografia storica e quella storico-artistica; il rapporto tra centro e periferia; i materiali e il loro uso; il rapporto con l'Antico; la bottega dell'artista medioevale; la lettura dell'opera d'arte, e così via. Dall'altro, invece, saranno approfonditi (anche con l'aiuto di seminari tenuti da collaboratori) alcuni momenti-chiave dello svolgimento della storia artistica del periodo medioevale, in modo più cronologico. Nella seconda serie di incontri, invece (B), si passerà come di consueto a un'esemplificazione di ricerca (il “corso monografico”), che quest'anno avrà come tema "La sensorialità nell’arte medievale”.

Testi/Bibliografia

(I) Si richiede la conoscenza dei lineamenti della storia dell'arte in Italia dalla fine del V secolo alla prima generazione rinascimentale, verso il 1420-30 (entrambi i limiti cronologici sono da intendersi con un po' di buon senso). L'accertamento verrà effettuato attraverso un esame scritto, per la cui preparazione si raccomanda l'uso intelligente di un qualsiasi manuale di storia dell'arte che copra il periodo in oggetto, con esclusione delle edizioni ridotte e dei testi di Adorno e di Argan – del manuale e del suo uso si parlerà comunque anche nelle prime lezioni; un esempio di manuale consigliato è C. Bertelli, Invito all’arte, con P. Cova, E. Daffra, S. Nicolini, Bruno Mondadori ed., ed. azzurra, 2017. Lo scopo è quello di orientarsi sugli autori, i periodi e gli stili (in modo particolare sulle differenziazioni cronologiche e geografico-regionali di questi ultimi) tramite la conoscenza delle opere, diretta o fotografica; in questo senso, qualsiasi occasione di ampliare il proprio bagaglio visivo oltre a quanto riporta il manuale scelto è più che benvenuta: uso di più manuali incrociati, di cataloghi di mostre, di enciclopedie o loro singole voci, di repertori dedicati ad autori o a periodi (i “Classici dell'Arte”, i “Maestri del Colore”), o meglio ancora l'approccio fisico con le opere e i monumenti di più prossima disponibilità, a Bologna o altrove. Non è peraltro escluso, ovviamente, che di questi lineamenti generali si possa discutere anche nell'esame orale (specie se il risultato dello scritto non sarà stato proprio straordinario). Questa sezione (I) del programma corrisponde alla parte (A) delle lezioni del corso. Chi non potrà o non vorrà frequentare seguirà, esattamente come i frequentanti, le stesse identiche indicazioni precisate sinora; chi verrà a lezione sfrutterà la sua presenza come aiuto e linea guida per la propria preparazione.

(II) A scelta dello studente, si richiede la lettura critica e approfondita (non il riassuntino o il discorsetto riciclato) di un testo (o, in un caso, un gruppo di testi) a scelta in questa lista (altre indicazioni opzionali seguiranno a lezione):

a – tre saggi dai volumi pubblicati nella collana Arte e storia nel Medioevo, Torino 2002-05

b – J.J.G. Alexander, I miniatori medioevali e il loro metodo di lavoro, Modena 2004

c – M. Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento, ed. it. Torino 1978 e succ. edd.

d – M. Baxandall, Giotto e gli umanisti, ed. it. Milano 1994

e – M. Baxandall, Forme dell'intenzione, ed. it. Torino 2000

f – E. Castelnuovo (a cura di), Artifex bonus. Il mondo dell'artista medioevale, Bari 2004

g – H. Focillon, Vita delle forme, ed. it. Torino 1990 e prec. edd.

h – C. Ginzburg, Indagini su Piero, ed. Torino 1994 (NON quelle precedenti)

i – E. Panofsky, La prospettiva come “forma simbolica” e altri scritti, ed. it. Milano 1961 e succ. edd.

l – E. Panofsky, Rinascimento e rinascenze nell'arte occidentale, ed. it. Milano 1971 e succ. edd.

m – O. Pächt, La miniatura medioevale, ed. it. Torino 1987

n - S. Romano, La O di Giotto, Milano 2008

o - J. Von Schlosser-Magnino, L'arte del Medioevo, ed. it. Torino 1989

p - C. Tosco, L'architettura medievale in Italia, Bologna 2016

q – A. Warburg, La rinascita del paganesimo antico, ed. it. Firenze 1966 e succ. edd.

r – R. Wittkower, La scultura, ed. it. Torino 1985

Sarebbe ovviamente opportuno scegliere il testo dopo aver più o meno considerato di che cosa tratta. Le indicazioni di questo punto valgono allo stesso modo per i frequentanti come per i non frequentanti, e potrebbero essere integrate durante le lezioni da indicazioni di altri testi.

(III) studenti frequentanti: UNO a scelta tra i quattro argomenti trattati, nei modi seguenti

(a) le rotte pellegrinali e la Francigena: si richiede lo studio del saggio di H. Kessler "Camminare sui passi di Cristo", e della sezione II del catalogo (pp. 66-73, 132-161), Il Medioevo in viaggio, a cura di B. Chiesi, I. Ciseri e B. Paolozzi Strozzi, Firenze 2015, integrato dai propri appunti dalla lezione; il catalogo è disponibile in numerosissime biblioteche a Bologna e altrove

(b) la simbologia dei materiali: si richiede lo studio del saggio di A. Virdis "Suger di Saint-Denis e la materia saphirorum: un’indagine fra cromonimi medievali, gemme e pigmenti", in Spolia, XVII, 2021, integrato dai propri appunti; il testo indicato è disponibile free access su Academia (https://www.academia.edu/52520548/Suger_di_Saint_Denis_e_la_materia_saphirorum_un_indagine_fra_cromonimi_medievali_gemme_e_pigmenti)

(c) l'Arca di San Domenico: si richiede lo studio del mio saggio "Cenni sull'iconografia di San Domenico nell'arte bolognese: l'Arca e altri casi tra XIII e XIV secolo", in España y Bolonia, a cura di J.L. Colomer e A. Serra Desfils, Madrid 2006, pp. 65-76, integrato dai propri appunti; il volume indicato è disponibile in numerosissime biblioteche a Bologna e altrove

(d) Saint Pierre a Beaulieu-sur-Dordogne: si richiede la consultazione della tesi di N. Samaretz, The church of Saint-Pierre in Beaulieu-sur-Dordogne. Landscape, Architecture, Sculpture, and Precious Objects through the Experience of the Medieval Pilgrim, relatori S. Riccioni e I. Foletti, 2018-19, disponibile free access nel repository dell'Università Ca' Foscari di Venezia, http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/17280/848018-1231851.pdf, integrata dai propri appunti

Gli studenti NON frequentanti sceglieranno due temi di cui leggeranno i testi indicati.

E' possibile sostituire questa sezione con la preparazione personale sulle registrazioni on line delle quattro sessioni del convegno Medievalismi autunnali, 11>13 novembre 2021, disponibili sull'account Facebook del DAMSLab - La Soffitta; in questo caso, si precisa che gli studenti dovranno preparare coscienziosamente QUATTRO relazioni, di cui ovviamente non esiste (ancora) la versione scritta.


(IV) Infine, si richiede la conoscenza diretta di almeno una chiesa, un palazzo, un dipinto, o comunque un manufatto artistico, a scelta dello studente (che sia pertinente, è ovvio, al periodo medioevale). QUALSIASI SCELTA può andare bene, a Bologna o altrove, e non deve essere preventivamente comunicata al docente, né trasferirsi in alcun modo in una forma scritta, tipo ‘tesina' o altro. Questa indicazione è comune sia per i frequentanti che per i non frequentanti.

Quanto detto finora vale per tutti gli studenti, compresi quelli Erasmus, Overseas, e di altri scambi internazionali (o per gli studenti stranieri iscritti nella nostra Università) che abbiano previsto nel proprio piano di studi di dedicare a STORIA DELL'ARTE MEDIOEVALE un totale di 12 crediti; in questo caso l'esame sarà composto dallo scritto (punto I) e dall'orale (punti II, III, IV), e sarà sostenibile solo dopo la fine del ciclo completo delle lezioni. Chi abbia l'esame con validità 10 crediti, porterà gli stessi testi del programma da 12 cfu. Chi lo abbia nel piano di studi con validità di 9 cfu porterà all'esame i soli punti I, II e III (il primo come scritto, gli altri come orale). Chi lo abbia nel piano di studi con validità di 5 o 6 cfu porterà all'esame i soli punti I (come scritto) e II (come orale), scegliendo però dal punto II DUE testi. Per esami con differenti validità si prega di contattare il docente. L'esame scritto accerta la preparazione del punto I del programma; rimane valido sei appelli, dopo quello in cui viene superato: se nel frattempo non si è sostenuto l'orale, bisogna ripetere positivamente lo scritto. Non è possibile sostenere scritto e orale nel medesimo appello. In ogni appello si terrà sia lo scritto che l'orale: chi non indicherà nel sito Almaesami che cosa deve sostenere o tenterà di non seguire le regole NON POTRA' SOSTENERE L'ESAME PER NESSUN MOTIVO. Gli studenti Erasmus e Overseas, e in generale internazionali, con l’esame da 12 cfu potranno sostituire la sezione III con una ricerca personale (minimo 5 pagine, minimo 3 testi in bibliografia, no note).

Metodi didattici

Lezione frontale. Sono inoltre previsti, in aiuto della preparazione della parte generale del programma (I), seminari a cura del docente e dei suoi collaboratori.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame scritto per il punto (I); esame orale per i punti (II), (III) e (IV) del programma (cfr. qui la relativa sezione). Solo ed esclusivamente gli studenti non madrelingua (Erasmus, Overseas, altri programmi di scambio, oltre ovviamente a singoli "freelance") potranno come detto sostenere anche la parte (I) all'orale. La prova scritta consiste nell'esame di 10 immagini proiettate, di cui lo studente dovrà dare nel modo più preciso possibile le coordinate stilistiche (e quindi cronologiche e geografiche); non si tratta di un quiz, ma della dimostrazione (a risposta aperta) di sapersi orientare in un esame stilistico; ovviamente sulle immagini più scontate e manualistiche si pretenderà maggiore precisione; ogni immagine potrà ricevere da 0 a 4 punti, che sommati insieme daranno il voto finale (la sufficienza, come detto, si raggiunge col 18; il voto dello scritto costituisce il punto di partenza per l'orale; un orale sufficiente e dignitoso prevede quindi il mantenimento del voto dello scritto, un orale scarso o insufficiente un abbassamento del voto stesso, un orale brillante un voto maggiorato (fino a 4-5 punti). LE IMMAGINI PROIETTATE SONO SCELTE ENTRO IL PROGRAMMA D'ESAME, E NON CORRISPONDONO NÉ A UN GRUPPO DA IMPARARE A MEMORIA, NÉ A QUELLE CHE SI TROVANO IN UN TESTO X, NÉ A QUELLE VISTE INSIEME A LEZIONE, visto che lo scopo è appunto quello di acquisire la capacità di valutazione stilistica e non di memorizzare un gruppo più o meno ampio di fotografie. Due esempi recenti di esame scritto sono caricati tra i materiali didattici su Ams Campus (http://campus.unibo.it/288360/). Sino al termine dell'emergenza sanitaria, l'esame si svolge in forma orale (personale e non di gruppo), con tre immagini (0>10 punti ognuna), secondo gli stessi principi. L'esame orale, che si può sostenere solo dopo quello scritto, verterà invece sui punti II, III e IV del programma secondo le modalità indicate, e si baserà su domande sui testi letti e i temi trattati a lezione. Il raggiungimento di una visione organica dei temi affrontati, il possesso di una padronanza espressiva e di un linguaggio specifico, l’originalità della riflessione nonché la dimestichezza con gli strumenti di analisi dell’arte medioevale saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza perlopiù meccanica o mnemonica della materia, una capacità di sintesi e di analisi non articolate o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato, così come un dominio scolastico della storia dell’arte medioevale porteranno a valutazioni discrete. Lacune formative o linguaggio inappropriato, così come una scarsa conoscenza degli strumenti di analisi dell’arte medioevale condurranno a voti che si attesteranno sulla soglia della sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all’interno della bibliografia nonché incapacità di analisi dell’arte medioevale non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Proiezione di immagini durante le lezioni frontali.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Fabrizio Lollini