27280 - SEMINARI (1) (G.C)

Anno Accademico 2020/2021

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Storia (cod. 0962)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del seminario lo studente è capace di interpretare problematiche relative a specifici fenomeni storici in prospettiva diacronica e trasversale, elaborando e sintetizzando i dati ricavati dall’analisi di documenti scritti e fonti materiali e dalla discussione collettiva svolta nel costante confronto con gli altri; sa formulare un percorso di ricerca o di lavoro intellettuale in modo autonomo e organizzato usando gli strumenti specifici appresi con rigore metodologico, precisione e accuratezza.

Contenuti

Ideologia e Storia dell’Arte. Da Fidel Castro e Che Guevara alla riscoperta della prima metà del Novecento cubano: l’Art déco tra splendori, miserie e ribellioni

Cuba con la Rivoluzione del 1959 e con i suoi protagonisti, Fidel Castro, Che Guevara, solo per citare i più celebri, ha assunto una notorietà che l’ha resa famosa in tutto il mondo. La Rivoluzione ha conquistato intere generazioni, che hanno visto - almeno inizialmente - nel capovolgimento politico, avvenuto nell’isola del Mar dei Caraibi, un modello per arrivare a una società più giusta e un’alternativa al rigido comunismo sovietico. Questo importante avvenimento storico ha portato, per ragioni ideologiche, alla damnatio memoriae del periodo antecedente la Rivoluzione, considerato come connotato solo dallo sfruttamento imperialista statunitense, dalla corruzione e dalla mafia.

Il seminario vuole prendere in esame proprio questo periodo della storia di Cuba, ovvero la prima metà del Novecento, focalizzando l’attenzione sul movimento artistico denominato Art déco, che a L’Avana ebbe un’importantissima diffusione.

Anche l’Art déco è stato a lungo ignorato dalla storiografia in quanto considerato un linguaggio gradevole ma disimpegnato. La mancanza di un supporto ideologico e di un'identità consapevole, il sopravvento del Movimento Moderno e dell'International style, di un capitalismo attento sempre più al profitto, che non alla qualità del prodotto, fecero cadere in disgrazia l’Art déco, non solo a Cuba, ma anche negli altri paesi.

Dall'immediato dopoguerra, uscirono sostanzialmente vincitori il Movimento Moderno e l'International style, che avevano elaborato e veicolato messaggi percepiti come politicamente corretti.

Ma, negli anni Sessanta, la protesta studentesca, quella delle categorie discriminate, come donne e neri, che rivendicavano i propri diritti civili, le manifestazioni contro la guerra del Vietnam e i bassi salari fecero scoprire che le disfunzioni della società, non solo non erano state risolte dai fanatici seguaci del Movimento Moderno e dell’International Style, ma anzi il capitalismo aveva trionfato con la speculazione edilizia, con la crescita urbana incontrollata, con la sua volgarità. Stavano prevalendo quelli che verranno definiti i «nonluoghi», il «Junk space», il «fuck the context». Questa presa di coscienza e l’emergere del Post-Modern, alimentarono la riscoperta e rivalutazione dell'Art déco, facendo apprezzare la sua ricchezza formale, l'inventiva, la capacità di conferire dignità estetica a tutti i prodotti, senza snobismi di carattere intellettuale.

Durante il seminario gli studenti saranno invitati a riflettere sulla portata di un Rivoluzione, che, attualmente, dalle più giovani generazioni è stata in parte obliata, per riassumersi solo nell’iconica immagine di Che Guevara, ancora molto diffusa, ma di cui non tutti conoscono la valenza storica. Partendo dalla Rivoluzione si guarderà retrospettivamente al periodo che la precede e all’Art déco (stile del quale si tracceranno sviluppo e caratteristiche) per riflettere sul rapporto tra ideologia e interpretazioni storiografiche.

Testi/Bibliografia

R. Koohlaas, Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano, Macerata, Quodlibet, 2006.

M. Augé, Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità, Milano, Elèuthera, 2009 (ed. or.  Non-lieux, 1992, Parigi, Editions du Seuil).

I testi indicati sono complementari alle lezioni, ma non obbligatori per conseguire l'idoneità.

Metodi didattici

Lezione frontale in modalità on-line.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Lo studente per conseguire l'idoneità è tenuto a seguire almeno 24 ore di lezione e presentare un elaborato scritto, di circa tre-quattro cartelle o più, mediante il quale deve dimostrare di aver seguito le lezioni, maturando una riflessione critica personale su quanto esposto e discusso. 

 

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Alessandra Anselmi