81895 - DISEGNO INDUSTRIALE 3

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Roberto Polloni
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: ICAR/13
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Alberto Vendrame (Modulo 1) Roberto Polloni (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Advanced design (cod. 9256)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il modulo raccoglie gli stimoli offerti dall’insegnamento di Metodi di calcolo e verifica strutturale di prodotti industriali e li inserisce all’interno di un processo di progettazione riferito a un componente o ad un prodotto di complessità adeguata ad esplorarne le peculiarità. Al termine del corso lo studente sa:  sviluppare le fasi di esplorazione problematica, studio della concorrenza, reperimento materiali, studio della forma, della funzionalità;  valutare la resistenza alle sollecitazioni considerando il sistema dei vincoli progettuali in modo sistemico ed interagente.

Contenuti

Contesto

La quarta rivoluzione industriale è un processo invasivo che pervade sia la relazione tra sistema di produzione tradizionale manifatturiero e digitalizzazione, sia le relazioni tra tutto ciò che finora era chiuso nelle relazioni a monte (B2B) rispetto a tutto ciò che riguardava i comportamenti sul mercato e di consumo e di vita dei cittadini (B2C).

In questo complesso, urgente, ed emergente fenomeno il distretto produttivo emiliano romagnolo è in prima linea essendo il 2° distretto produttivo manifatturiero europeo. In esso le realtà che operano nel settore dell’automazione del packaging rappresentano una punta di diamante dell’innovazione ma anche della complessità del prodotto e del processo, avendo un elevato ricorso esterno alle forniture ed una filiera produttiva B2B articolata e ricca di implicazioni che Industry 4.0 coinvolge.

In aggiunta, l’esperienza vissuta a seguito della pandemia Covid-19, mette in evidenza come le situazioni di crisi rappresentino un vincolo decisivo per qualsiasi sistema produttivo e modello di consumo condizionando irreversibilmente le modalità di progettazione di prodotti, servizi, processi e interazioni.

 

Tema del laboratorio

Il confezionamento delle merci è un fenomeno che è nato nella terza rivoluzione industriale con finalità articolate ma anche molto diverse da quelle che progressivamente ha assunto nel tempo.

Da componente marginale che si pensa a fine del ciclo produttivo e quando il bene è completamente realizzato e pronto ad essere distribuito, il packaging è diventato talmente importante che per alcune famiglie di prodotto (soprattutto nei beni di consumo) costituisce l’essenza del prodotto stesso integrando funzioni e svolgendo ruoli prestazionali e comunicativi fondamentali.

Un valore che non deve mai essere trascurato in associazione al packaging è quello ambientale. La sua produzione richiede l’impiego di risorse (materie prime e energia) che devono sempre essere scelte e ottimizzate per minimizzare l’impatto ambientale, includendo anche una valutazione del suo fine vita.

Possiamo scomporre tradizionalmente questo comparto in attori: colui che produce il prodotto, colui che produce il packaging e che realizza anche le macchine per confezionare il prodotto, colui che lo distribuisce (anche più di un attore ai vari livelli di contatto), colui che acquista/utilizza il bene prodotto e infine colui che ne gestisce il fine vita.

Nel corso entreremo in questa filiera e cercheremo di comprendere come le tecnologie abilitanti della quarta rivoluzione industriale possono influire su di essa e produrre nuovo valore per il consumatore e risolvere problemi della filiera a monte.

Opereremo principalmente, ma non esclusivamente, nel campo dei beni di largo consumo che appartengono alle seguenti categorie merceologiche: ALIMENTARE, BEVERAGE, MEDICINALE, EDITORIA, IGIENE PERSONALE, COSMESI.

 

Brief

Comprendere quali benefici possono apportare le tecnologie abilitanti dell’Industry 4.0 ove applicate al confezionamento di beni di largo consumo. Individuare i vantaggi per il consumatore, individuare la tecnologia abilitante ed il relativo fornitore, progettare la forma e la funzione del packaging capace di integrare questa tecnologia, cercare di comprendere ed affrontare i problemi che tale soluzione può apportare in fase di confezionamento e di realizzazione della relativa macchina, comprendere come tutelare l’idea e trarne vantaggi rispetto all'eventuale sfruttamento industriale.

 

Impresa partner

COESIA Group – Impresa G.D., Bologna

 

Articolazione del corso

Il Laboratorio integra le competenze di diversi docenti che si occuperanno in modo specifico degli aspetti di cui sono esperti e su cui erogheranno la didattica frontale, tuttavia l’assistenza al processo di progettazione vedrà i docenti coinvolti tutti insieme o singolarmente nelle fasi di assistenza alla progettazione, ciascuno con consigli e valutazioni trasversali.

 

Output attesi

I risultati verranno revisionati in itinere col procedere delle fasi di output atteso che sono:

FASE 1: ricerca metaprogettuale

Consiste nella ricerca di casi studio di packaging o di devices interessanti ai fini del tema dato e sulla ricerca sull’utente tesa a mettere in rilievo problemi ed opportunità d’uso oggi non risolti o risolti in modo inadeguato. Ogni gruppo al termine di questa fase si deve concentrare su un problema/opportunità specifico e chiaro. L’output consiste in uno slideshow nel quale sono documentati gli esiti del lavoro svolto ai fini della condivisione con il corpo docente ed i colleghi di corso.

FASE 2: tecnologie abilitanti e concept

A partire dal problema/opportunità individuato nella fase 1 ogni gruppo di studenti approfondirà la ricerca sulle tecnologie e sui fornitori di tali tecnologie e proverà a concettualizzare delle risposte progettuali che utilizzino al meglio tali soluzioni e che non siano già state brevettate o tutelate da altri. L’output consiste in uno slideshow nel quale sono documentati gli esiti del lavoro svolto ai fini della condivisione con il corpo docente ed i colleghi di corso

Risultato finale

Ogni gruppo dovrà aver perfezionato gli esiti delle fasi 1 e 2 rispetto alle considerazioni avvenute nelle revisioni dei docenti ed aver affrontato la producibilità tecnica del prodotto progettato affrontando i problemi di processo e di lavorazione, nonché quelli legati alla tutela del concept e della sua sfruttabilità industriale. L’esito finale sarà sia uno slideshow che un prototipo scala 1:1 o maggiore rappresentativo del progetto.

Testi/Bibliografia

I docenti forniranno, nelle proprie lezioni frontali, puntuali riferimenti a testi, siti, riviste e documenti reperibili per approfondire le tematiche presentate.

Metodi didattici

Il corso prevede contributi frontali della durata di circa 1-2 ore ciascuno; attività di assistenza all'avanzamento della ricerca; momenti di revisione collettiva di fronte al gruppo docente, in cui gli studenti presenteranno l’avanzamento dei propri elaborati; visite presso realtà aziendali e produttive.

La frequenza è obbligatoria.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il percorso degli studenti verrà valutato secondo i seguenti criteri:

_Comprensione del mercato esistente

_Strutturazione della ricerca Design Driven e analisi delle opportunità

_Originalità in termini di tutela

_Risposta innovativa al brief di progetto

_Adeguatezza dei processi produttivi proposti

_Coerenza con il mondo G.D/Coesia.

_Coerenza in termini di impatto ambientale

_Comunicazione del progetto e del prototipo

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Roberto Polloni

Consulta il sito web di Alberto Vendrame

SDGs

Imprese innovazione e infrastrutture Città e comunità sostenibili Consumo e produzione responsabili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.