73331 - MODELLI E TECNICHE D'INTERVENTO NEI SERVIZI DI COMUNITÀ

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Laura Palareti
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: M-PSI/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Rimini
  • Corso: Laurea Magistrale in Progettazione e gestione dell'intervento educativo nel disagio sociale (cod. 9229)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente - conosce le principali teorie sul disagio sociale e le tossicodipendenze; - conosce i principali modelli teorici sociopsicologici di intervento educativo in un approccio sistemico e contestualista; - conosce i presupposti sociopsicologici per progettare un intervento di comunità residenziale fondato sul concetto di quotidiano come impalcatura di stabilità; - è in grado di valutare e monitorare i processi e gli esiti dell'intervento di comunità.

Contenuti

Il corso utilizza la Psicopatologia Evolutiva e la Teoria ecologica dello sviluppo di Bronfenbrenner come paradigmi teorici utili ad analizzare e comprendere i meccanismi che, a partire dall'infanzia, possono condurre ad esiti evolutivi di disadattamento. Si tratterà il tema dell'inefficacia e dei danni provocati da interventi residenziali di matrice istituzionalizzante, illustrando come la quotidianità (nella sua forma di routine, rituali e regole) vada invece intenzionalmente progettata e utilizzata in chiave educativa e terapeutica in funzione delle caratteristiche e degli obiettivi da conseguire con le specifiche utenze degli interventi residenziali (minori vittime di trascuratezza o maltrattamento, minori stranieri non accompagnati, soggetti con problemi di tossicodipendenza ecc.). Sulla base di queste nozioni verrà trattata la specificità dei tre livelli di progettazione insiti negli interventi: il progetto di comunità, il progetto quadro e il progetto educativo individualizzato. La teoria ecologica viene infine proposta come framework concettuale utile per pensare, implementare e monitorare il lavoro di comunità, mettendo in luce gli indicatori di qualità e le condizioni alle quali questi interventi possono produrre esiti positivi nelle persone in carico.

Testi/Bibliografia

Bibliografia di riferimento

VITA QUOTIDIANA:

  • Emiliani F. (2008) La realtà delle piccole cose, Bologna: Il Mulino. Capitoli IV, V, VI
COMUNITA' PER MINORI:
  • Pedrazza (2010). Pratiche educative e processi psicologici. Carocci.
  • Bastianoni, P., & Taurino, A. (2009). Le comunità per minori. Modelli di formazione e supervisione clinica, Carocci, Roma. Leggere tutto, studiare i primi 2 capitoli.
  • Palareti, L. (2003). Valutare le comunità per minori. Psicologia clinica dello sviluppo, 7(3), 351-384. (ARTICOLO scaricabile gratuitamente su sito corso)
  • Bastianoni, P., Zullo, F., & Taurino, A. (2012). La ricerca-intervento come processo formativo nelle comunità per minori: l'esperienza in un contesto residenziale per adolescenti. Psicologia clinica dello sviluppo, 16(1), 133-144. (ARTICOLO scaricabile gratuitamente su sito corso).
  • Ciriello M. (2016) La progettazione educativa partecipata. In Bastianoni, Ciriello e Fucili (a cura di), Comuni_care in comunità per minori. Edizioni Junior, gruppo Spaggiari, pag 129-147

COMUNITA' TERAPEUTICHE PER TOSSICODIPENDENTI:

  • Coletti, M. Grosso, L. (2011) La comunità terapeutica. Ed Gruppo Abele. Fare parti I (sintesi su piattaforma online), II, III

Letture facoltative o suggerite a studenti internazionali in sostituzione di altri testi (previo accordo con la docente)

  • Whittaker, J. K., Del Valle, J. F., & Holmes, L. (2015) Therapeutic Residential Care for Children and Youth. Exploring Evidence-informed International Practice. Jessica Kingsley Publishers.
  • Horwath, J. (2001) The child's world: assessing children in need. Jessica Kingsley Publishers

Metodi didattici

Alla Magistrale di RIMINI, l'insegnamento MODELLI E TECNICHE D'INTERVENTO NEI SERVIZI DI COMUNITÀ verrà svolto in modalità didattica innovativa, nel rispetto degli obiettivi e dei contenuti riportati nel programma. Si partirà da casi studio proposti dalle comunità residenziali e dai servizi del territorio che lavorano con il disagio sociale e nell’ambito della tutela minori per lavorare in dispositivi formativi di gruppo durante le lezioni.

Nella logica della flypped classroom, agli studenti frequentanti sarà richiesto di leggere in periodi stabiliti alcune parti dei testi in bibliografia, in modo da utilizzare successivamente la lezione come luogo in cui esercitarsi ad applicare i contenuti studiati attraverso discussioni di casi, simulate e project work. Sono ridotte al minimo le lezioni frontali. Sono previsti interventi in aula di esperti del settore (responsabile del Servizio Sociale Tutela minori, responsabili di comunità).

Le tesi e il tirocinio verranno pensati fin dall'inizio per permettere una formazione al lavoro completa e specializzata in un determinato profilo di utenza e/o servizio. Alcune lezioni saranno condivise con altri docenti del corso Magistale per lavorare in modo sinergico su specifici obiettivi di apprendimento.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Per i non frequentanti l'esame è uno scritto con tre domande aperte (1 ora e mezza di tempo).

I frequentanti saranno valutati in itinere e a fine corso con criteri e modalità che verranno presentati all'inizio del corso

Strumenti a supporto della didattica

Le lezioni saranno svolte con l'ausilio di slides in PowerPoint per illustrare concetti e dati di ricerca.

Potranno essere utilizzati video da discutere in aula

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Laura Palareti

SDGs

Sconfiggere la povertà Salute e benessere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.