73374 - STORIA DELLO STATO SOCIALE LM

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Elena Musiani
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: M-STO/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Alberto Preti (Modulo 1) Elena Musiani (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Pedagogia (cod. 9206)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - possiede una sufficiente conoscenza della metodologia della ricerca storica; - collega la storia dello stato sociale con le caratteristiche generali del sistema istituzionale, politico e formativo dello stato italiano; - è in grado di esporre in forma orale le sue valutazioni e le sue conclusioni riguardo a studi ed analisi d'impianto storico; - è capace di utilizzare gli strumenti e i metodi acquisiti in campo storico per approfondire le proprie conoscenze, implementando un'ampia autonomia di giudizio.

Contenuti

Il corso si propone di analizzare la genesi, le vicissitudine e il destino dello stato sociale alla luce anche delle sue recenti messe in discussioni nel dibattito attuale.

Si procederà con una spiegazione e analisi delle parole e dei concetti chiave, in grado di porre le basi per una riflessione storica dell’argomento.

Muovendo poi da una prospettiva di lungo periodo, e nell’ottica di un’analisi comparata, il corso prenderà le mosse dalla nascita dello Stato moderno e dal passaggio da forme di assistenza ai bisognosi di matrice principalmente religiosa, a una filantropia di stampo ottocentesco, per giungere ad affrontare il tema dell’associazionismo mutualistico e volontario dei lavoratori e delle lavoratrici sviluppatesi nell’Europa della rivoluzione industriale.

Con uno sguardo alla diversa cronologia degli Stati europei, ci si soffermerà in particolare sullo sviluppo della legislazione sociale in Italia: dalle prime leggi di tutela degli inabili al lavoro, alla limitazione del lavoro delle donne e dei fanciulli; si evidenzierà poi come le due guerre mondiali abbiano inciso sulle politiche economiche e sociali degli Stati europei, per giungere a un’epoca “gloriosa” nel secondo dopoguerra fino ad entrare nella stagione di crisi (e di revisione dei criteri di Welfare sin lì adottati) che caratterizza l'epoca nella quale viviamo.

Fare storia dello Stato sociale vuol dire fare storia dei sistemi di assistenza agli indigenti, delle politiche previdenziali concernenti la vecchiaia e l'inabilità, delle forme di tutela della salute, ma anche della famiglia, del lavoro e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, come pure fare storia dei sistemi di istruzione e degli interventi pubblici per garantire – dalla seconda metà dell'800 – la più vasta scolarizzazione possibile come condizione di un piena cittadinanza.

N.B.: Questo è un corso di storia di secondo livello. Per poterlo seguire è indispensabile che gli studenti siano in possesso delle conoscenze di base della Storia contemporanea, desumibili dallo studio o dalla consultazione di un buon manuale di scuola secondaria superiore.

Testi/Bibliografia

Il testo obbligatorio:

Fulvio Conti, Gianni Silei, Breve storia dello stato sociale, Roma, Carocci, 2013

Due testi a scelta tra i seguenti:

Götz Aly, Lo stato sociale di Hitler, Torino, Einaudi, 2007. 

William Beveridge, Alle origini del welfare state: il rapporto su assicurazioni sociali e servizi assistenziali, Milano, F. Angeli, 2010.

Guido Crainz, Storia del miracolo italiano. Culture, identità, trasformazioni fra anni Cinquanta e Sessanta; Roma, Donzelli, 1996.

Dalle società di mutuo soccorso alle conquiste del welfare state, a cura di Anna Salfi e Fiorenza Tarozzi, Roma, Ediesse, 2014.

Luciano Gallino, Il lavoro non è una merce, Roma-Bari, Laterza, 2007.

Alessio Gagliardi, Il corporativismo fascista, Roma, Bari, Laterza, 2010.

Eric J. Hobsbawm, Le rivoluzioni borghesi (L’età della rivoluzione): 1789-1848, Roma, Bari, Laterza, 1988.

Mal da lavoro: storia della salute dei lavoratori, Francesco Carnevale, Alberto Baldasseroni,  introduzione di Giorgio Cosmacini, Roma, Bari, Laterza, 1999.

Ignazio Masulli,Welfare State e patto sociale in Europa. Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia 1945-1985, Bologna, Clueb, 2003 (2 capitoli a scelta).

Michela Minesso, Madri Figli Welfare. Istituzioni e politiche dall’Italia liberale ai giorni nostri, Bologna, il Mulino, 2015.

Stefano Musso, Storia del lavoro in Italia dall’Unità ad oggi, Venezia, Marsilio, 2002.

Povertà e innovazioni istituzionali in Italia. Dal Medioevo ad oggi, a cura di Vera Zamagni, Bologna, il Mulino, 2000 (6 saggi a scelta della parte quarta “L'età dello Stato sociale”).

Giovanna Procacci, Warfare-Welfare. Intervento dello Stato e diritti dei cittadini (1914-1918), Roma, Carocci, 2013.

Gerhard A. Ritter, Storia dello stato sociale, Roma-Bari, Laterza, 2003 (i primi sette capitoli)

Gianni Silei, Lo Stato Sociale in Italia. Storia e documenti, 2 voll., Manduria, Lacaita Editore, 2003 (un capitolo a scelta del primo volume e uno a scelta del secondo, con particolare attenzione ai relativi documenti).

Welfare scandinavo, welfare italiano: il modello sociale europeo, a cura di Paolo Borioni, Roma, Carocci, 2005.

Welfare e minori. L’Italia nel contesto europeo del Novecento, a cura di Michela Minesso, Milano, Franco Angeli 2011 (il saggio introduttivo della curatrice e otto saggi a scelta).

Vera Zamagni, Dalla periferia al centro. Le seconda rinascita economica dell’Italia (1861-1990), Bologna, il Mulino, 1993 (a scelta la prima o la seconda parte).

Metodi didattici

Lezioni con discussione e presentazione di documenti (testi, immagini, files audio/video) che saranno letti/visionati e commentati in aula.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame consiste in una prova orale sugli argomenti dei testi indicati in programma e (relativamente agli studenti frequentanti) su ogni altro argomento trattato nel corso delle lezioni.

Il voto è unico per entrambi i moduli di insegnamento.

Il colloquio orale ha lo scopo di valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente nel corso delle lezioni e/o durante la lettura e lo studio dei testi scelti.

Si partirà con una domanda specifica e si cercherà di verificare la capacità degli studenti di affrontare un ragionamento critico sull’argomento generale del corso e in particolare sugli argomenti affrontati nei testi scelti.

Un risultato sufficiente sarà ottenuto con una conoscenza minima dell’argomento e del contesto storico, per raggiungere un voto più alto lo studente dovrà dimostrare di avere chiare le nozioni di base dell’argomento generale, ma anche di saper ragionare e sviluppare una discussione chiara e corretta dell’argomento d’esame.

Si raccomanda agli studenti di presentarsi all'esame con i testi scelti.

Strumenti a supporto della didattica

Presentazioni power point.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Elena Musiani

Consulta il sito web di Alberto Preti

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Lavoro dignitoso e crescita economica Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.