73139 - STORIA DEI SERVIZI EDUCATIVI E DELL'IMMAGINARIO INFANTILE

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Tiziana Pironi
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: M-PED/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Tiziana Pironi (Modulo 1) William Grandi (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Pedagogia (cod. 9206)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - conosce i principali campi d'indagine e le metodologie della ricerca storico-pedagogica; - conosce lo sviluppo storico dei servizi educativi, sia a livello territoriale che nazionale, considerati nelle loro differenti tipologie, anche in relazione all'affermarsi di politiche di Welfare; - conosce lo sviluppo storico di modelli ed esperienze di servizi educativi di tipo cooperativo, sorti soprattutto grazie ad iniziative dal 'basso'; (associazionismo, emancipazionismo femminile, ecc.); - conosce la storia del sistema formativo italiano, considerata anche in riferimento a politiche sociali rivolte a diverse categorie di soggetti (adolescenti, giovani, donne, ecc.); - mostra padronanza nella conoscenza storica dei differenziati modelli di servizi cooperativi, al fine di progettare, gestire e valutare esperienze innovative nel settore della cooperazione; - sa individuare la valenza pedagogica dei diversi modelli di servizi cooperativi, colti nelle loro dinamiche storiche; - utilizza le conoscenze storiche dei diversi modelli cooperativi per compiere analisi critico-progettuali sulla qualità formativa dei servizi attivati; - sa utilizzare le competenze nella ricerca storico-educativa per intraprendere studi successivi con alto grado di autonomia; - conosce e attua la metodologia interpretativa propria della letteratura per l'infanzia; - è in grado di utilizzare strumenti interpretativi adeguati per orientarsi tra i più significativi prodotti editoriali e multimediali (dai 'classici' agli album illustrati, dai cartoni animati alle prime storie videogiocabili) rivolti ai bambini in età pre-scolare e agli alunni della scuola dell'obbligo; - è in grado di realizzare progetti e percorsi formativi a partire dalla letteratura per l'infanzia; - è in grado di progettare e di realizzare percorsi di lettura in continuità con la scuola dell'infanzia; - è in grado di progettare e realizzare momenti narrativi anche attraverso il coinvolgimento delle agenzie del territorio e della famiglia; - utilizza la complessità come chiave di lettura per l'interpretazione dei problemi; - utilizza gli strumenti metodologici della letteratura per l'infanzia per valorizzare le individualità personali; - è in grado di adeguare i propri modelli ai contesti di riferimento; - conosce i linguaggi della letteratura per l'infanzia e ne padroneggia i contenuti; - utilizza con competenza una pluralità di strumenti mediatici per comunicare ed elaborare i contenuti; - è in grado di argomentare e di formulare interpretazioni personali e complesse intorno ai temi della narrativa per l'infanzia; - conosce e applica gli strumenti metodologici della letteratura per l'infanzia in contesti professionali.

Contenuti

PREMESSA

Questo insegnamento è il frutto di un percorso comune, sia sul piano culturale che metodologico, su argomenti che, pur distinti, si richiamano l’un l’altro, con evidenti ricadute sul piano didattico delle ricerche in Storia dei luoghi e dei servizi educativi e in Storia dell’immaginario infantile: i servizi per l’infanzia – che riguardano pure da vicino la maternità, l’associazionismo, il welfare e l’emancipazione delle donne – non possono essere disgiunti da una contigua analisi sull’immaginario delle bambine e dei bambini. L’infanzia, infatti, non è solo la più visibile “utenza” di tali servizi, ma è anche la portatrice di peculiari istanze immaginative che la pedagogia storicamente ha riconosciuto e, quindi, indagato ed integrato all’interno dei processi educativi. L’immaginario-bambino è una delle parti ineludibili che compongono il fatto educativo e che pertanto i servizi non possono cancellare dal proprio orizzonte.

L’incontro – storicamente indagato – tra servizi, educazione e immaginario, può essere quindi analizzato in modo appropriato solo ricorrendo all’intreccio tra le metodologie di due settori – distinti ma contigui – che su questi temi hanno saputo far emergere ipotesi, interpretazioni e contenuti fondati ed approfonditi. Si pensi, per fare un esempio tra i tanti, alla figura emblematica di Leda Rafanelli, donna simbolo nell’Italia postunitaria e del primo dopoguerra tanto dell’impegno per l’emancipazione femminile, quanto della ricerca narrativa originale nel campo della letteratura per ragazzi: il valore storico e pedagogico di una figura di donna tanto complessa – al centro ancora oggi di un significativo dibattito – può emergere solo creando un ordito tra le ricerche storico-educative e quelle dedicate alle narrazioni per l’infanzia. Oppure si pensi alle figure dei discoli così presente nei libri per ragazzi tra Ottocento e inizio Novecento, ma altrettanto – e drammaticamente – presente nelle istituzioni rieducative (e spesso claustrofobiche) di quegli stessi anni: intrecciando i romanzi per giovani lettori ai dati storici è possibile far emergere una eterogenea e pesante realtà che nemmeno oggi può essere rimossa dalla coscienza educativa di chi andrà ad operare nei servizi. Oppure, infine, si pensi alla complessità filosofico-estetica di un testo per giovani lettori come Il piccolo principe, capace di evocare al suo interno le principali tensioni e domande educative ed esistenziali che animarono (e ancora animano) il dibattito pedagogico più avanzato e storicamente articolato sul significato dell’infanzia e delle sue più profonde dimensioni.

Argomenti come quelli appena accennati, riescono ad emergere nella loro complessità pedagogica – e nella loro ricchezza ermeneutica – solo nel momento in cui la storia dell’educazione e la letteratura per l’infanzia si affiancano, per percorrere insieme un cammino di ricerca.

PROGRAMMA/CONTENUTI

Il programma del corso prevede l'approfondimento delle problematiche relative alla storia delle istituzioni educative extrascolastiche, presenti nella società italiana, dall'Ottocento al secondo dopoguerra, rilevando contestualmente l'evoluzione dell'immaginario infantile, analizzato attraverso alcune emblematiche opere letterarie per l'infanzia; in particolare, verranno affrontate questioni relative al contributo dell'emancipazionismo femminile, alla nascita di nuove istituzioni socio-educative, all'evoluzione storico-editoriale del rapporto tra narrativa e infanzia. Il programma prevede anche l'approfondimento dello sviluppo storico delle istituzioni educative rivolte all'infanzia e all'adolescenza, considerate nelle loro differenziate tipologie anche narrative e metaforiche. Verrà dato rilievo all'intreccio tra le politiche sociali e gli interventi educativi nei confronti dei minori, nel quadro delle complesse dinamiche storiche della situazione italiana tra Ottocento e Novecento.

Lo scopo di questa sezione del corso sulla storia dell’immaginario infantile è quella di mostrare alcune tra le connessioni più significative tra immaginario, letteratura per l’infanzia e educazione: a partire dal rinnovamento pedagogico di Pestalozzi e dalla nascita del romanticismo letterario, le fiabe raccolte dai fratelli Grimm, le leggende rielaborate da von Schmid e le spiazzanti storie di Heinrich Hoffmann hanno contribuito al consolidamento di alcune significative rappresentazioni di infanzia che hanno avuto una rapida diffusione – e rielaborazione anche in senso oppositivo – in ambito europeo come dimostrano gli scritti di Emma Perodi, Ellen Key, Antoine de Saint-Exupéry e Roald Dahl.

Testi/Bibliografia

I testi per la preparazione dell'esame afferiscono a due diverse liste che devono essere entrambe studiate dai candidati:

 

1) Per la storia dei servizi educativi:

-T. Pironi, Percorsi di pedagogia al femminile. Dall'Unità d'Italia al secondo dopoguerra, Carocci, 2014.

- R. Raimondo, Discoli incorreggibili. Indagine storico-educativa sulle origini delle case di correzione in Italia e in Inghilterra, Milano, Franco Angeli, 2014.

Ellen Key, Il secolo del bambino (1900), a cura di Tiziana Pironi, Luisa Ceccarelli, Edizioni Junior, 2019.

- R. Raimondo, La pedagogia sociale di Alessandrina Ravizza fra Otto e Novecento, Carocci, 2021.

Gli studenti possono inoltre prendere visione del materiale didattico, in forma di slide, all'interno del sito Alm@Dl [mailto:Alm@Dl]

 
2) Per l'analisi storica dell'immaginario infantile:

SAGGI OBBLIGATORI

- M. Negri Pierino Porcospino. Prima icona della letteratura per l’infanzia, FrancoAngeli, Milano, 2019;

- A. Ascenzi, R. Sani, Storia e antologia della letteratura per l'infanzia nell'Italia dell'Ottocento - Volume II, FrancoAngeli, Milano, 2018, pp. 123-255.

TESTO NARRATIVO OBBLIGATORIO:

- H. Hoffmann, Pierino Porcospino, Hoepli, Milano (vari anni di edizione).

UNO A SCELTA TRA QUESTI CAPITOLI O ARTICOLI

- E. Beseghi, Verso nuovi percorsi ermeneutici. Immaginario, letteratura per l'infanzia, storia dell'educazione. In "Rivista di storia dell'educazione, n. 2, 2016, pp. 45-56.

- A. Giallongo, Riflessioni pedagogiche sull’immaginario medievale. In “Il bambino medievale”, Edizioni Dedalo, Bari, 2019, pp. 77-88.

- W. Grandi, Prima dei Grimm: per madri e per bambini. Il romanzo "Genoveffa di Brabante" (1810) del canonico Christoph von Schmid (1768-1854) in corso di stampa.

-Teresa Cañadas García, CHRISTOPH VON SCHMID EN ESPAÑA: TRES SIGLOS DE CUENTOS PARA NIÑOS, ANILIJ Universida de Vigo n. 17, 2019. Articolo scaricabile on line in open access alla pagina web https://revistas.webs.uvigo.es/index.php/AILIJ/article/view/1424

- A. Faeti, Il crepuscolo dell’orco pedagogico. In “I tesori nelle isole non trovate”, Edizioni Junior-Bambini srl, Reggio Emilia, 2018, pp. 99-147.

- W. Grandi, Uno scaffale di libri in ogni casa. Ellen Key (1849-1926) e la letteratura per l'infanzia. In “Scrivere, Leggere, Raccontare... La letteratura per l'infanzia tra passato e futuro. Studi in onore di Pino Boero”, Milano, FrancoAngeli, 2019, pp. 94 – 109.

- E. Beseghi, Il pilota e il bambino. Itinerari ermeneutici. In “Lo sguardo della memoria. Rileggendo il Piccolo Principe”, Pisa, ETS, 2014, pp. 31-48.

- W. Grandi, I cento anni di Roald Dahl. Riflessioni storiche, narrative e pedagogiche sul principale autore britannico di letteratura contemporanea per l'infanzia. In “Rivista di Storia dell’Educazione”, 2016, 3, pp. 157 – 171.

- F. Borruso, La famiglia e la scuola nella letteratura per l’infanzia. Metamorfosi di un immaginario. In S. Barsotti, L. Cantatore (a cura di) “La letteratura per l’infanzia. Forme, temi e simboli del contemporaneo”, Carocci Editori, Roma, 2019, pp. 325-342.

Metodi didattici

Lezioni frontali con dibattito; proposta di lavoro di gruppo e individuale sulle tematiche affrontate durante il corso.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

A seguire le indicazioni per ciascuna sezione:

1) La verifica dell'apprendimenti del modulo 1 avverrà attraverso esami orali con colloqui individuali. I criteri utilizzati per la valutazione della prova fanno riferimento ai seguenti indicatori: 1. capacità di analizzare un testo e di elaborare le singole parti in modo sintetico ed esaustivo 2. di rielaborare criticamente e di attuare riflessioni personali 3. di argomentare con chiarezza concettuale, salvaguardando i riferimenti teorici 4. di supportare e arricchire la trattazione anche con proposte e sottolineature emerse negli incontri in aula.

2) La verifica dell'apprendimento del modulo 2 (Storia dell'immaginario infantile) avverrà attraverso esami orali con colloqui individuali. Il colloquio è pensato per verificare la conoscenza dei contenuti, la fluidità linguistica, l'abilità di organizzare le informazioni che le studentesse e gli studenti sono capaci di padroneggiare al termine del corso circa gli argomenti discussi durante le lezioni e spiegati nei testi. Gli studenti frequentanti il Modulo 2 possono sostituire la prova d'esame con l'invio di una relazioni scritta (da 15.000 a 25.000 battute) su tematiche concordate col docente.

 

Il voto finale sarà in trentesimi. Il risultato finale sarà calcolato sulla base della media degli esiti delle due prove.

In caso di mancato superamento dell'esame, non è previsto il salto di appello.

Per sostenere la prova d'esame è necessaria l'iscrizione tramite bacheca elettronica, nel rispetto inderogabile delle scadenze previste. Coloro che non riuscissero ad iscriversi per problematiche tecniche entro la data prevista, sono tenuti a comunicare tempestivamente (e comunque prima della chiusura ufficiale delle liste di iscrizione) il problema alla segreteria didattica. Sarà facoltà del docente ammetterli a sostenere la prova.

 

Strumenti a supporto della didattica

Uso di power point, visione di filmati, ecc.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Tiziana Pironi

Consulta il sito web di William Grandi

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.