27136 - STORIA DELLA DANZA E DELLE ARTI DEL MOVIMENTO

Anno Accademico 2020/2021

  • Docente: Elena Cervellati
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 0956)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - acquisisce conoscenze di base relative alla storia della danza e delle arti del movimento nella cultura teatrale occidentale dal Rinascimento a oggi, con particolare riferimento all'epoca contemporanea; - apprende ed è in grado di applicare alcune modalità di analisi del testo spettacolare coreico; - è in grado di applicare all’ambito della divulgazione culturale le conoscenze e gli strumenti di analisi acquisiti ed elaborati durante il corso.

Contenuti

Il corso di Storia della danza e delle arti del movimento offre un panorama della storia della danza teatrale dispiegatasi prevalentemente (ma non esclusivamente) tra Europa e Stati Uniti, toccando in particolare l’affermarsi delle pratiche spettacolari definite nel corso dell'Ottocento, le rivoluzioni messe in atto all’inizio del Novecento e l’espandersi di esperienze nella seconda metà di quel secolo, fino alla variegata molteplicità che connota i tempi in cui viviamo.

La seconda parte del corso si soffermerà sul contesto italiano: a partire da una riflessione sugli "inizi" della danza novecentesca in Italia e attraversando le pratiche del Secondo dopoguerra fino agli anni Sessanta, ci si concentrerà sul problema della nascita e dei caratteri della cosiddetta “danza d'autore”, che pone le proprie premesse negli anni Settanta per fiorire e affermarsi a partire dagli anni Ottanta, e si arriverà quindi a toccare alcuni percorsi del panorama più attuale.

Il discorso si svilupperà attraverso l’analisi di alcune esperienze artistiche significative e, d'altra parte, il confronto con gli sguardi posti su di esse da parte di critici e studiosi.

Le lezioni verranno arricchite dalla visione di materiali video, analizzati e commentati in aula, e da incontri con artisti e studiosi.

Il corso avrà inizio lunedì 1 febbraio 2021.

Testi/Bibliografia

Il programma di esame da 12 cfu per gli studenti frequentanti (per “studente frequentante” si intende lo studente che abbia seguito almeno il 70 % delle lezioni) è composto da quattro letture:

1) Un manuale che traccia un sintetico panorama della storia della danza teatrale dal Rinascimento a oggi:

- Elena Cervellati, Storia della danza, Torino, Pearson, 2020

 

2) Un volume a scelta tra quelli indicati di seguito, ciascuno dei quali approfondisce periodi o esperienze artistiche tratteggiati nel manuale:

- Eugenia Casini Ropa, La danza e l'agit-prop. I teatri non-teatrali nella cultura teatrale del primo Novecento, Imola, Cue press, 2016 (I ed. Bologna, Il Mulino, 1988)

- Elena Cervellati, Théophile Gautier e la danza. La rivelazione del corpo nel balletto del XIX secolo, Bologna, CLUEB, 2007

- Annamaria Corea, Raccontar danzando. Forme del balletto inglese nel Novecento, Roma, Sapienza Università Editrice, 2017 (versione gratuita online: www.editricesapienza.it/node/7648)

- Roberto Giambrone, Pina Bausch. Le coreografie del viaggio, Macerata, Ephemeria, 2008

- Elisa Guzzo Vaccarino, La danza d'arte. Balanchine, Cunningham, Forsythe, Roma, Dino Audino Editore, 2015

- Concetta Lo Iacono, Il danzatore attore, da Noverre a Pina Bausch, Roma, Dino Audino Editore, 2007

- Elena Randi, La modern dance. Teorie e protagonisti, Roma, Carocci editore, 2018

- Elena Randi, Protagonisti della danza del XX secolo. Poetiche ed eventi scenici, Roma, Carocci editore, 2014

 

3) Un volume che raccoglie saggi di autori diversi, dedicati al panorama della danza in Italia tra l'inizio del Novecento e i nostri giorni:

- Elena Cervellati, Giulia Taddeo (a cura di), La danza in Italia nel Novecento e oltre. Teorie, pratiche, identità, Macerata, Ephemeria, 2020 (soltanto i saggi compresi tra p. 63 e p. 258)

 

4) Un volume tra quelli indicati di seguito, ciascuno dei quali approfondisce esperienze artistiche fiorite in Italia tra gli anni Ottanta del Novecento e l’oggi:

- Paola Bianchi, Corpo politico, a cura di Silvia Bottiroli e Silvia Parlagreco, Roma, Editoria & Spettacolo, 2014

- Adriana Borriello – Ada d'Adamo - Francesca Beatrice Vista, Chiedi al tuo corpo. La ricerca di Adriana Borriello tra coreografia e pedagogia, Macerata, Edizioni Ephemeria, 2017

- Vito Di Bernardi, Ossatura. Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni: marionette e danza in Nudità, Roma, Bulzoni Editore, 2019

- Rossella Mazzaglia, Virgilio Sieni. Archeologia di un pensiero coreografico, Spoleto, Editoria & Spettacolo, 2015

- Valeria Morselli, L'essere scenico. Lo zen nella poetica e nella pedagogia della Compagnia Abbondanza/Bertoni, Macerata, Ephemeria, 2007

- Francesca Proia, Declinazioni yoga dell'immagine corporea. Due studi complementari, Corazzano (Pisa), Teatrino dei Fondi/Titivillus Mostre Editoria, 2011

- Claudia Provvedini, Le parole del corpo. Il teatro fisico di Michela Lucenti/Balletto Civile, Corazzano, Titivillus, 2012

-Maria Paola Zedda (a cura di), Enzo Cosimi. Una conversazione quasi angelica. 10 oggetti per uso domestico, Spoleto, Editoria e Spettacolo, 2019

 

Gli studenti non frequentanti (per “studente non frequentante” si intende lo studente che abbia seguito meno del 70 % delle lezioni) si presenteranno all'esame con un elenco scritto degli spettacoli visionati, tramite registrazioni video o dal vivo, sui quali potranno essere interrogati.

Si considera infatti fondamentale, per la comprensione dei testi in esame, la parallela visione di alcuni dei principali spettacoli di cui si tratta nei volumi in programma, anche tramite l'ausilio di registrazioni video accessibili su supporto dvd o in rete (youtube, vimeo, numéridanse e similari), e la capacità, in sede d'esame, di fare riferimento a tali visioni.

In particolare, occorrerà presentarsi all'esame avendo visionato almeno alcuni estratti video dei seguenti spettacoli: La fille mal gardée (1789), di Jean Dauberval; Giselle (1841), di Jean Coralli e Jules Perrot; Lo Schiaccianoci (1892), di Marius Petipa e Lev Ivanov; Apollon musagète (1928), di George Balanchine; Lamentation (1930), di Martha Graham; Event (1964), di Merce Cunningham; Blaubart (1977), di Pina Bausch; Blue Lady (1983), di Carolyn Carlson.

Metodi didattici

A causa delle restrizioni imposte dall’attuale emergenza sanitaria l’insegnamento verrà svolto con modalità didattica tradizionale: il docente sarà sempre in presenza nell’aula designata per l’insegnamento, gli studenti si alterneranno in presenza secondo uno schema di turni in corso di definizione (informazioni più dettagliate rispetto alla turnazione e alla modalità di accesso alla lezione in presenza saranno fornite più avanti). Sarà comunque sempre possibile collegarsi da remoto e seguire in diretta streaming, tramite piattaforma TEAMS, le lezioni svolte in aula.

Le lezioni verranno supportate dalla visione commentata di materiali iconografici e di registrazioni di spettacoli, nonché integrate da incontri con artisti. Verrà sollecitata la partecipazione attiva degli studenti frequentanti attraverso proposte di letture e discussioni.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il livello dell'apprendimento delle conoscenze relative alla storia della danza e delle arti del movimento verrà verificato tramite un colloquio orale che verterà intorno ai temi trattati durante il corso, ovvero ai testi indicati nel programma d'esame, teso ad accertare la capacità dello studente di orientarsi tra le fasi nodali della storia della danza teatrale dal Rinascimento a oggi e nel dare esempi puntuali di particolari esperienze artistiche.

Il raggiungimento di una visione organica dei temi affrontati, il possesso di una padronanza espressiva e di un linguaggio specifico, l’originalità della riflessione nonché la dimestichezza con gli strumenti di analisi della storia della danza e delle arti del movimento saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza perlopiù meccanica o mnemonica della materia, una capacità di sintesi e di analisi non articolate o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato, così come un dominio scolastico della storia della danza e delle arti del movimento porteranno a valutazioni discrete. Lacune formative o linguaggio inappropriato, così come una scarsa conoscenza degli strumenti della storia della danza e delle arti del movimento condurranno a voti che si attesteranno sulla soglia della sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all’interno della bibliografia nonché incapacità di analisi della storia della danza e delle arti del movimento non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Visione di documenti iconografici tramite proiezioni di immagini fisse e in movimento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Elena Cervellati

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.