90061 - STORIA, SCIENZA E SOCIETÀ (1) (LM)

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Paola Govoni
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 8773)

Conoscenze e abilità da conseguire

Obiettivo del corso è quello di approfondire e affinare l'uso di strumenti critici per: interpretare fonti primarie e secondarie relative alla storia del pensiero scientifico (contestualizzate nella cultura filosofica, intellettuale, culturale, socio-politica, istituzionale del loro tempo); svolgere in maniera adeguata ricerche di archivio e bibliografiche utilizzando database, cataloghi on-line e repertori bibliografici; elaborare riflessioni coerenti e ben giustificate sui temi trattati (brevi presentazioni, partecipazione alla discussione in classe); produrre vari generi di elaborati (recensioni, schede critiche, saggi) con relativi apparati (note a pié di pagina, bibliografia, uso di illustrazioni), anche in vista della preparazione della tesi di laurea.

Contenuti

Donne, genere e scienza

Dopo un’introduzione agli studi su scienza, tecnologia e società (STS), in questo insegnamento si indagano alcuni aspetti controversi delle interazioni tra genere e scienza in età contemporanea e recente.

Un secondo aspetto indagato è la storia dei rapporti tra donne e uomini nella scienza e nelle sue istituzioni nell’ultimo secolo e mezzo. In quel contesto saranno approfondite la vita e le opere della genetista Barbara McClintock (1902-1992), premio Nobel per la fisiologia o la medicina nel 1983. Il caso controverso di McClintock consentirà incursioni comparative nei diversi modi di conoscenza della natura e di costruzione del sapere messi a punto da scienziate e scienziati del presente e del passato, anche in relazione a questioni di genere.

Partiremo dal presente, entrando in alcuni laboratori di frontiera dove le scienze sociali e il concetto di genere hanno contribuito ad aprire nuovi campi d’indagine in ambito medico, della genetica, delle neuroscienze, ma anche in primatologia, tecnologie avanzate e altro ancora. Ci chiederemo come mai il concetto di genere è entrato in quei laboratori, orientando la ricerca con successo, mentre le scienziate – a giudicare dai dati forniti dalle principali agenzie scientifiche internazionali - sembrano ancora faticare, molto e ovunque, a vedere riconosciuto il loro lavoro. Il contesto di riferimento in cui discuteremo questi temi è quello della ricerca e dell'innovazione cosiddette responsabili (RRI).

Ci chiederemo inoltre:

– Perché nonostante da decenni si sappia che non esistono ragioni biologiche in grado di spiegare la perdurante marginalità sociale delle donne, nel “sentito dire” che affligge la sfera pubblica - ditale e non - si continuano ad accusare scienza e scienziati di determinismo biologizzante?

– Perché questo accade, quando da tempo il concetto di genere è entrato nei laboratori scientifici mentre fatica a imporsi nelle scienze umanistico-sociali e nei programmi educativi di base?

Le lezioni inizieranno martedì 19 novembre e si terranno in aula D, via Zamboni 34, con il seguente orario:

martedì ore 17:00–19:00

mercoledì ore 17:00 –19:00

giovedì, ore 11:00 –13:00

Testi/Bibliografia

Il programma è lo stesso per frequentanti e non frequentanti, incluse studentesse e studenti in mobilità Erasmus, e consiste nello studio di:

1. Film, testi ai link e brevi saggi o articoli di cui discuteremo a lezione e che saranno caricati in piattaforma e-learning del corso [150 pp., circa], tra i quali: B. Latour, La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza, Edizioni di Comunità, Torino, 1998, pp. 3-81 [con il permesso dell'autore, le pagine da studiare saranno caricate in piattaforma e-Learning]; G. Pomata, “Risposta a Pigmalione. Le origini della storia delle donne alla London School of Economics”, in Quaderni Storici, 2, 2002, pp. 505˗544 (anche questo articolo sarà caricato in piattaforma).

2. Evelyn Fox Keller, In sintonia con l'organismo. La vita e l'opera di Barbara McClintock, Castelvecchi, Roma, 2017 (1° ed. orig. 1983).

3.P. Govoni, Che cos’è la storia della scienza, Roma, Carocci, 2019 [nuova edizione interamente riveduta, aggiornata e ampliata].

Metodi didattici

Lezioni frontali; approfondimenti seminariali; visita al Museo di antropologia (3 dicembre).

Per chi frequenta con regolarità, la partecipazione attiva alle iniziative in programma può valere (se lo si desidera) fino a un terzo del voto finale (10 punti). In particolare:

1. Per incoraggiare l'indagine in prima persona e la discussione, chi frequenta potrà approfondire – singolarmente o in gruppi di due – un tema attinente al corso e concordato con la docente. Con la presentazione in aula si potranno conseguire fino a 5 punti;

2. alla fine del corso chi avrà frequentato potrà sostenere una prova scritta su quanto discusso in aula e visto al museo (questa prova può valere fino a 5 punti).

Chi intende presentare in aula un approfondimento e/o partecipare all’uscita al museo dovrà darne conferma alla fine della prima settimana di lezione in modo da consentire al meglio l’organizzazione delle attività.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova è orale e consiste in tre domande, una per ognuno dei punti nella sezione “Testi/Bibliografia”, a partire da un tema a scelta. La durata della prova è inversamente proporzionale alla preparazione: da un minimo di 10 minuti c. a un massimo di 20 c. Nel mio sito docente ci sono suggerimenti per esporre una tesina in aula che possono essere utili anche per affrontare una prova orale.

Criteri di valutazione: la valutazione tiene conto della conoscenza dei testi in programma; della capacità di argomentare in modo coerente, sintetico, non mnemonico ma personale; della correttezza di espressione. La votazione è in trentesimi e varia da 18/30, per una prova appena sufficiente, a 30/30 e Lode, per una prova eccellente. Per ulteriori informazioni si rimanda al Regolamento didattico di Ateneo, in particolare all’art. 16.

Strumenti a supporto della didattica

PowerPoint; piattaforma e-learning; musei.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paola Govoni

SDGs

Parità di genere Consumo e produzione responsabili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.