81874 - DISEGNO INDUSTRIALE 1

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Flaviano Celaschi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: ICAR/13
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Advanced design (cod. 9256)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il modulo ha l’obiettivo di apprendere a governare le rappresentazioni articolate e utili a permettere la producibilità e le verifiche di fattibilità industriale del prodotto. Al termine del corso lo studente:  sa operare progettualmente valorizzando le potenzialità della rappresentazione automatica;  sa rappresentare in forma efficace le scelte progettuali effettuate.

Contenuti

Il corso affronta le metodologie di progettazione industriale in atto nelle imprese. La letteratura e la pratica professionale ed aziendale offrono un certo numero di modelli operativi che vanno conosciuti e appresi per comprendere la ricchezza degli approcci possibili al design contemporaneo, soprattutto con riferimento ai processi di innovazione industriale.

Il corso si divide in due fronti, uno seguito dal prof. Leonardo Frizziero che affronta le pratiche aziendali più note e praticate, le sviluppa e le fa applicare nel settore dell'automotive che è uno dei settori produttivi più complessi e completi che ci siano. L'altro è condotto dal prof Flaviano Celaschi ed affronta le cosiddette pratiche operative dell'advanced design contemporanei cercando applicazioni nel settore dell'arredo funzionale che sta innovando pesantemente il comparto dell'interior design industrializzato.

In ognuna delle due parti del corso saranno pertanto illustrate le tecniche e i processi di innovazione e saranno assistiti esperimenti progettuali pratici per fissare l'apprendimento.

 

FU.F.FA.
FUNCTIONAL FURNITURE FACTORY

Contesto 

Campo di osservazione di quest’anno è il mondo dell’arredo funzionale.

L’arredo funzionale si declina in ogni ambiente di vita: privato e individuale, pubblico e collettivo, interno ed esterno, immobile e mobile.

Definiamo l’arredo funzionale quel tipo di attrezzatura di supporto alla vita della persona nel quale la funzione primaria tende a governare le scelte del progettista rispetto alle scelte stilistiche e morfologiche, che non possono comunque essere rimosse ma ridimensionate per importanza.

Questo settore ampiamente documentato dalla letteratura e dal mercato (cfr. google: functional furniture) subisce nel periodo contemporaneo un riflusso di attenzione principalmente in ragione di tre linee di tendenza:

SMART, è l’applicazione delle tecnologie abilitanti all’arredo allo scopo di integrare funzionalità informatiche e automatismi, trasformandoli in elementi dinamici e reattivi.

Paragonabili a veri e propri device, le smart functional forniture amplificano le esperienze e le abitudini della casa e degli ambienti nei quali l’uomo vive, offrendo scenari continuamente riconfigurabili e adattabili ai bisogni mutevoli dell’utente.

In connessione fra loro e con lo smartphone, tali arredi abilitano l’utente a comportamenti nuovi che mettono a sistema gli elementi dell’intero habitat e ne permettono il controllo, il comando e la modifica, anche in remoto.

Con tali tecnologie l’arredo è interattivo e può, per esempio, monitorare l’ambiente in cui è inserito, raccogliere, conservare e fornire informazioni sull’utente e sul contesto, rispondere e modificarsi in base ad agenti esterni, attuare in automatico azioni pre-configurate dall’utente, o comunicare l’efficienza e il consumo energetico.

Se una volta i dispositivi tecnologici tentavano di emulare gli elementi di arredo o addirittura vi si nascondevano all’interno, oggi le componenti smart si integrano e rappresentano il carattere innovativo del prodotto.

CLEVER, sono quegli arredi che traggono grande sviluppo dal risparmio di spazio, dal nascondimento di parti e funzioni, dall’alleggerimento spinto e dalla multifunzionalità.

Solitamente questi risultati sono ottenuti attraverso la dinamica delle parti, l’aggregazione, le integrazioni, quasi mai dipendono dalla domotica o dall’integrazione di tecnologie che non sono proprie nel settore del mobile.

Elementi movibili del prodotto determinano una trasformazione dell’arredo da uno stato ad un altro.

Tale metamorfosi spesso modifica destinazione d’uso e natura del contesto, fornendo all’utente la possibilità di svolgere con lo stesso prodotto più attività.

Tale tipologia di prodotto nasce per ambienti ristretti, luoghi in evoluzione, spazi polivalenti e multifunzionali, ambienti ibridi dove è necessaria la contaminazione fra spazi pensati per un’utenza mutevole con numerosi e differenti bisogni.

CUSTOM, sono arredi realizzati in funzione di una elevata considerazione di unicità di un marchio, di una persona, di un mestiere particolare o di un comportamento caratteristico (la sedia del lustra scarpe, il tavolo del calzolaio, un ombrellone della Coca Cola, il letto per Luigi, il letto per Lady Gaga, etc.).

Sono elementi di arredo realizzati per utenti con bisogni e usi specifici a cui solitamente il mercato “standard” non può rispondere o sono indirizzati a consumatori che privilegiano l’irripetibilità e eccezionalità dell’oggetto che possiedono.

In tali casi i progettisti realizzano un prodotto ad hoc o offrono all’utente un servizio di customizzazione a monte della produzione.

 

Obiettivo formativo

Questo laboratorio è fondato sulla sperimentazione ed applicazione della metodologia Advanced Design al settore dell’arredo funzionale che diventa pretesto per apprendere modalità di ricerca progettuale contemporanea e capace di generare innovazione.

L’Advanced Design si fonda principalmente su 4 linee di azione:

  • Proiezione al futuro anteriore
  • Innovazione continua frutto di ricerca metaprogettuale
  • Extreme design
  • Design without client

 

Articolazione del corso

  • 26 settembre c/o BDW, Prolusione

    Vengono date tutte le regole del corso-laboratorio e formati i gruppi di lavoro.

  • 3 ottobre, Pausa lauree

    Tutti gli studenti sono pregati di presentarsi alla lauree per apprendere il rituale della discussione finale delle tesi.

  • 10 ottobre, Lezione

    Flaviano Celaschi Cambiamento e innovazione
    Ludovica Rosato L’arredo funzionale nella storia

  • 17 ottobre, Lezione

    Flaviano Celaschi Tecnologie e anticipazione
    Ludovica Rosato Le tecnologie abilitanti applicate al design

  • 24 ottobre,visita presso FOMIR, Via Evangelista Torricelli 237, Medicina (BO)
    10.00-14.30

  • 31 ottobre, Esposizione ricerca e revisione

    Ogni gruppo ha 20’ per l’esposizione e la revisione del lavoro fatto che avviene attraverso uno slideshow, in revisione collettiva, presentando modelli, disegni e prototipi.

  • 7 novembre, Ecomondo, Rimini, Sala Ravezzi 2 Hall Sud

    Gli studenti sono invitati a partecipare all'evento "Il futuro della progettazione di imballaggi sostenibili. Verso un osservatorio permanente dell'innovazione del packaging" che si terrà a Rimini, dalle 9:30 alle 13.

  • 14 novembre, Esposizione ricerca e revisione

  • 21 novembre, Esposizione concept e revisione

    Ogni gruppo ha 20’ per l’esposizione e la revisione del lavoro fatto che avviene attraverso uno slideshow, in revisione collettiva, presentando modelli, disegni e prototipi.

  • 28 novembre, Esposizione concept e revisione

  • 5 dicembre, Esposizione concept e revisione

  • 12 dicembre, Revisione Libera

  • 19 dicembre, Revisione finale obbligatoria

    Per essere ammessi all’esame bisogna superare la revisione finale e aver dimostrato un'intensa e attiva partecipazione al laboratorio.

  • 16 gennaio, Esame finale

Testi/Bibliografia

Durante la prolusione la docenza approfondirà la metodologia ed offrirà riferimenti bibliografici tra i quali spiccano:

  • Celaschi, F., Deserti, A., Design e Innovazione, Carocci Roma 2007
  • Celi, M. (a cura di), Advancedesign, McGraw Hill, Milano 2010
  • Celaschi, F., Non industrial design, Luca Sossella Milano 2017.

Metodi didattici

Ogni studente, integrato in gruppi di tre membri, deve sviluppare 3 fasi di lavoro:

Fase preprogettuale

  • ricerca metaprogettuale: benchmarking di settore, ricerca di riferimenti in altri settori produttivi, ricerca di casi studi dalla tradizione popolare o dal lavoro dei maestri del passato.
  • user’s studies: ricerca sul cambiamento dei comportamenti inediti dell’utente.
  • extreme design: ricerca bionica e ispirazione da mondi e settori molto diversi da quello del furniture.

Fase progettuale

Ogni gruppo deve elaborare tre concept coerenti con la ricerca, fattibili, e riferiti alle tre linee di sviluppo contemporaneo date.

Fase di sviluppo prototipi e modelli funzionanti

Ogni gruppo deve realizzare almeno uno dei tre concept progettati fino alla forma del prototipo funzionale.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’attività di ogni gruppo di studenti verrà valutata sull’intero percorso.

Il giorno dell’esame sarà richiesta una presentazione tramite slideshow da parte di ogni gruppo. Le slide dovranno ripercorrere coerentemente il percorso progettuale svolto. 

La valutazione finale consisterà in un voto unico per il corso “Laboratorio di Design del prodotto”, in quanto le due unità didattiche saranno svolte in completa sinergia.

Il voto finale terrà conto degli esiti intermedi, della qualità del progetto finale (coerenza, fattibilità, originalità), della qualità della presentazione e del modello, nonché della partecipazione attiva al corso.

Per sostenere l’esame, gli studenti devono frequentare almeno il 70% delle ore previste.

Strumenti a supporto della didattica

  • Lezioni frontali con proiezione di slide-show
  • Visite presso aziende
  • Testimonianze e interventi di ospiti esperti sul tema
  • Revisioni collettive e individuali

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Flaviano Celaschi