29327 - MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE T

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Nicola Sancisi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: ING-IND/13
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Fornire gli strumenti per comprendere la com¬posizione delle macchine ed i principi di funzionamento, l’analisi cinematica e delle forze agenti, la dinamica delle macchine a corpi rigidi e flessibili, con i problemi correlati.

Contenuti

  1. Composizione delle macchine
    • 1.1. Introduzione
    • 1.2. Macchine, meccanismi, membri e classificazione
    • 1.3. Gradi di libertà e vincoli nel piano e nello spazio
    • 1.4. Coppie cinematiche
      • 1.4.1. Rotoidale
      • 1.4.2. Prismatica
      • 1.4.3. Cilindrica
      • 1.4.4. Elicoidale
      • 1.4.5. Sferica
      • 1.4.6. Cilindro su cilindro
      • 1.4.7. Cilindro entro scanalatura
      • 1.4.8. Classificazione delle coppie
    • 1.5. Catene cinematiche. Meccanismi piani e spaziali
    • 1.6. Gradi di libertà di un meccanismo
      • 1.6.1. Definizione
      • 1.6.2. Formule di Grubler e Kutzbach
      • 1.6.3. Esempi di applicazione
      • 1.6.4. Gdl inessenziali
      • 1.6.5. Vincoli ripetuti
      • 1.6.6. Meccanismi a 1 o più gdl
  2. Richiami di meccanica del corpo rigido
    • 2.1. Forze interne ed esterne
    • 2.2. Momenti e teorema del trasporto
    • 2.3. Vettore e momento risultante di un sistema di forze
    • 2.4. Coppie e sistema generalizzato di forze
    • 2.5. Riduzione di un sistema nel piano e nello spazio. Forza risultante.
    • 2.6. Equilibrio di un sistema meccanico
    • 2.7. Relazioni geometriche in sistemi di forze in equilibrio
      • 2.7.1. 2 forze
      • 2.7.2. 3 forze
      • 2.7.3. 4 forze
      • 2.7.4. varianti
  3. Azioni dissipative nei componenti delle macchine
    • 3.1. Tipi di contatto nelle coppie cinematiche
    • 3.2. Membri in ingresso/uscita, moventi/cedenti, motori/utilizzatori
    • 3.3. Attrito cinetico. Lavoro perduto. Coefficiente di attrito cinetico.
    • 3.4. Attrito statico. Cono d’attrito. Coefficiente di attrito statico. Differenze con l’attrito cinetico.
    • 3.5. Modello di Coulomb
    • 3.6. Cause dell’attrito cinetico. Influenza dello stato delle superfici. Lubrificazione.
    • 3.7. Valori del coefficiente d’attrito. Influenza della temperatura e della velocità.
    • 3.8. Contatto di rotolamento
      • 3.8.1. Attrito statico
      • 3.8.2. Teoria di Hertz
      • 3.8.3. Cause dell’attrito di rotolamento
      • 3.8.4. Parametro dell’attrito volvente
      • 3.8.5. Coefficiente di attrito volvente
    • 3.9. Usura
      • 3.9.1. Usura adesiva e abrasiva
      • 3.9.2. Determinazione del volume di materiale asportato
      • 3.9.3. Ipotesi di Reye
      • 3.9.4. Usura per fatica superficiale
    • 3.10. Equazioni energetiche
    • 3.11. Equazione di bilancio dell’energia di una macchina durante il moto diretto. Regime periodico ed assoluto.
    • 3.12. Rendimento in regime periodico ed assoluto: definizioni
    • 3.13. Rendimento istantaneo
    • 3.14. Moto retrogrado. Equazione di bilancio dell’energia di una macchina durante il moto retrogrado.
    • 3.15. Rendimento del moto retrogrado
      • 3.15.1. Definizioni
      • 3.15.2. Relazione tra rendimenti del moto diretto e retrogrado
      • 3.15.3. Possibilità del moto retrogrado
    • 3.16. Rendimento di sistemi di macchine in serie ed in parallelo
    • 3.17. Piano inclinato
      • 3.17.1. Forza motrice: soluzione grafica ed analitica; variazione dell’inclinazione
      • 3.17.2. Rendimento moto diretto e retrogrado
      • 3.17.3. Condizioni per il moto retrogrado
      • 3.17.4. Verifica della relazione tra rendimenti del moto diretto e retrogrado
  4. Analisi statica delle coppie cinematiche
    • 4.1. Coppia rotoidale
      • 4.1.1. Reazione vincolare ideale e reale
      • 4.1.2. Circolo d’attrito
      • 4.1.3. Equilibrio in condizioni ideali e reali
      • 4.1.4. Momento d’attrito
      • 4.1.5. Rendimento: via grafica e analitica
    • 4.2. Coppia prismatica
      • 4.2.1. Modi di contatto
      • 4.2.2. Reazioni vincolari ideali e reali
      • 4.2.3. Equilibrio in condizioni ideali e reali
      • 4.2.4. Impuntamento
    • 4.3. Coppia elicoidale
      • 4.3.1. Analisi statica: condizioni ideali e reali
      • 4.3.2. Angolo di attrito equivalente
      • 4.3.3. Rendimento moto diretto e retrogrado
      • 4.3.4. Analisi dei rendimenti al variare dei parametri geometrici
      • 4.3.5. Possibilità moto diretto e retrogrado
      • 4.3.6. Viti di serraggio
    • 4.4. Coppia Cs: reazione ideale, reale, reale con rotolamento, rotolamento puro
    • 4.5. Ruote: analisi statica della ruota trascinata, motrice, frenata
    • 4.6. Cuscinetto a rulli:
      • 4.6.1. Ipotesi del problema
      • 4.6.2. Analisi delle forze di contatto
      • 4.6.3. Momento d’attrito
      • 4.6.4. Confronto con la coppia rotoidale
    • 4.7. Coppia rotoidale di spinta:
      • 4.7.1. Distribuzione pressioni di contatto
      • 4.7.2. Momento d’attrito
    • 4.8. Ceppo-puleggia:
      • 4.8.1. Distribuzione pressioni di contatto
      • 4.8.2. Momento d’attrito
  5. Analisi cinetostatica dei meccanismi
    • 5.1. Reazioni vincolari indipendenti. Esempi: coppia rotoidale, prismatica, Cs.
    • 5.2. Equilibrio di sistemi multi-corpo
    • 5.3. Analisi cinetostatica dei meccanismi
      • 5.3.1. Definizione e caratteristiche
      • 5.3.2. Numero di incognite
      • 5.3.3. Metodo sistematico (o globale)
      • 5.3.4. Metodo diretto
      • 5.3.5. Metodi energetici
      • 5.3.6. Metodo grafico
    • 5.4. Analisi cinetostatica del quadrilatero articolato (QA) con il metodo sistematico, diretto, energetico, grafico. Forma matriciale.
  6. Richiami di cinematica del corpo rigido
    • 6.1. Velocità angolare
    • 6.2. Legge fondamentale della cinematica dei corpi rigidi
    • 6.3. Moti istantanei e finiti particolari: traslazione, rotazione, moto piano
    • 6.4. Asse elicoidale istantaneo, asse di istantanea rotazione, centro di istantanea rotazione
    • 6.5. Polari del moto
    • 6.6. CIR delle coppie cinematiche
    • 6.7. CIR dei moti relativi
    • 6.8. Teorema di Aronhold-Kennedy
    • 6.9. Accelerazioni dei punti di un corpo rigido
    • 6.10. Esempio della ruota
  7. Analisi cinematica dei meccanismi
    • 7.1. Analisi di posizione, velocità, accelerazione
    • 7.2. Metodo sistematico per l’analisi di posizione
    • 7.3. Applicazione al QA: soluzione, molteplicità delle soluzioni, configurazioni di chiusura
    • 7.4. Metodo diretto con applicazione al QA
    • 7.5. Analisi di velocità. Applicazione al QA: rapporti di trasmissione.
    • 7.6. Singolarità: effetti su posizione, velocità, forze, precisione. Metodi per evitare le singolarità.
    • 7.7. Configurazioni di punto morto
    • 7.8. Analisi di accelerazione
    • 7.9. Calcolo di posizione, velocità, accelerazione di punti generici. Applicazione al QA.
    • 7.10. Metodo grafico dei CIR per l’analisi di velocità
  8. Sistemi articolati
    • 8.1. Quadrilatero articolato: applicazioni, regola di Grashof
    • 8.2. Parallelogramma: applicazioni, antiparallelogramma
    • 8.3. Manovellismo di spinta: applicazioni, analisi cinematica al I e II ordine
    • 8.4. Glifo oscillante: applicazioni, meccanismi a ritorno rapido, croce di Malta
    • 8.5. Glifo a croce: CIR e polari, meccanismo di Scott Russell, giunto di Oldham, forze d’inerzia sul centro della croce
    • 8.6. Quadrilateri articolati spaziali
    • 8.7. Giunto di Cardano: caratteristiche, rapporto di trasmissione
    • 8.8. Doppio giunto di Cardano: rapporto di trasmissione, giunto omocinetico
  9. Ruote dentate
    • 9.1. Polari del moto con τ costante
    • 9.2. Ruote di frizione: trasmissione delle forze, limitazioni
    • 9.3. Profili coniugati: inviluppo
    • 9.4. Ruote dentate cilindriche a denti dritti
      • 9.4.1. Generazione dei profili
      • 9.4.2. Parametri geometrici
      • 9.4.3. Circonferenze primitive e di base
      • 9.4.4. Angolo di pressione
      • 9.4.5. Trasmissione delle forze (no attrito)
    • 9.5. Ruote cilindriche a denti elicoidali
      • 9.5.1. Generazione dei profili
      • 9.5.2. Contatto tra i denti
      • 9.5.3. Trasmissione delle forze (no attrito)
      • 9.5.4. Compensazione componente assiale
      • 9.5.5. Dentiera a denti dritti ed elicoidali
    • 9.6. Trasmissione del moto tra assi concorrenti con τ costante: polari e calcolo di τ
    • 9.7. Ruote coniche di frizione e dentate: cenni
    • 9.8. Ruote per assi sghembi: cenni alle soluzioni più comuni, problematiche
  10. Rotismi
    • 10.1. Definizioni e caratteristiche
    • 10.2. Calcolo di τ di un rotismo ordinario. Esempi. Ruote oziose.
    • 10.3. Rendimento di un rotismo ordinario. Calcolo del momento motore.
    • 10.4. Criteri per la suddivisione di τ su più stadi
    • 10.5. Rotismi epicicloidali. Calcolo di τ. Formula di Willis: ruota 1 fissa, ruota n fissa, due gradi di libertà. Esempi.
    • 10.6. Differenziale per auto: velocità e momenti. Blocco del differenziale.
  11. Camme
    • 11.1. Definizioni, caratteristiche e classificazioni
    • 11.2. Accoppiamento di forza e di forma
    • 11.3. Leggi di moto: caratteristiche, diagramma triangolare, rappresentazione completa, forma adimensionale, leggi comuni
    • 11.4. Tracciamento dei profili di sagome, camme cilindriche e camme piane
    • 11.5. Meccanismi equivalenti
    • 11.6. Analisi cinetostatica e angolo di pressione
    • 11.7. Camme meccaniche ed elettroniche
  12. Organi flessibili
    • 12.1. Definizioni e tipologie
    • 12.2. Rigidezza flessionale elastica e anelastica
    • 12.3. Lavoro compiuto e configurazione geometrica durante l’avvolgimento e lo svolgimento: condizioni elastiche, anelastiche e combinate. Lavoro complessivo.
    • 12.4. Calcolo del lavoro perduto. Parametro δ e modello di rigidezza equivalenti.
    • 12.5. Analisi statica della puleggia fissa, puleggia mobile e paranco ordinario:
      • 12.5.1. Parametro K
      • 12.5.2. Forza motrice
      • 12.5.3. Rendimento
      • 12.5.4. Velocità di sollevamento
    • 12.6. Trasmissione mediante cinghie piatte:
      • 12.6.1. Caratteristiche
      • 12.6.2. Momento trasmesso
      • 12.6.3. Velocità della cinghia
      • 12.6.4. Rapporto τ ideale e reale
      • 12.6.5. Rendimento
      • 12.6.6. Angoli di aderenza e slittamento
    • 12.7. Equazione di Eithelwein:
      • 12.7.1. Variazione della tensione
      • 12.7.2. Tensione nei rami di cinghia
      • 12.7.3. Momento massimo trasmissibile
    • 12.8. Freno a nastro ordinario
  13. Richiami di dinamica del corpo rigido
    • 13.1. Equazione fondamentale della dinamica
    • 13.2. Risultante e momento risultante delle forze d’inerzia rispetto al baricentro. Tensore d’inerzia. Riduzione del sistema di forze.
    • 13.3. Energia cinetica
    • 13.4. Casi particolari: assi principali d’inerzia, moto piano, moto traslatorio
    • 13.5. Masse di sostituzione: caso spaziale e piano
  14. Analisi dinamica delle macchine
    • 14.1. Bilanciamento totale e parziale di meccanismi
    • 14.2. Analisi dinamica diretta del manovellismo di spinta centrato. Forze trasmesse a telaio: coppie, forze rotanti, forze alterne.
    • 14.3. Equilibratura delle forze trasmesse a telaio: esempio del manovellismo semplice
    • 14.4. Energia cinetica del manovellismo semplice. Energia delle masse alterne e rotanti.
    • 14.5. Momento d’inerzia ridotto. Momento ridotto delle masse alterne e rotanti.
    • 14.6. Modello massa-molla-smorzatore: importanza, definizioni, vibrazioni a 1 gdl
    • 14.7. Vibrazioni libere:
      • 14.7.1. Legge di moto della massa sospesa
      • 14.7.2. Moto aperiodico, periodico smorzato, periodico
      • 14.7.3. Condizioni iniziali e parametri fisici
    • 14.8. Vibrazioni forzate:
      • 14.8.1. Modello delle forze
      • 14.8.2. Integrali omogeneo e particolare
      • 14.8.3. Soluzione grafica con vettori rotanti
      • 14.8.4. Ampiezza e fase con e senza smorzamento. Discussione dei risultati.
      • 14.8.5. Risonanza di ampiezza e di fase
      • 14.8.6. Discussione dei risultati nel caso di forzante proporzionale a ω2
    • 14.9. Riduzione delle forze trasmesse a telaio:
      • 14.9.1. Soluzione grafica con vettori rotanti
      • 14.9.2. Trasmissibilità
      • 14.9.3. Ottimizzazione della sospensione
    • 14.10. Riduzione delle vibrazioni trasmesse da un telaio vibrante:
      • 14.10.1. Spostamento relativo
      • 14.10.2. Ottimizzazione della sospensione
    • 14.11. Dinamica dei rotori:
      • 14.11.1. Rotori ideali e reali
      • 14.11.2. Squilibrio statico, di coppia, dinamico
      • 14.11.3. Forze d’inerzia
    • 14.12. Vibrazioni flessionali nei rotori:
      • 14.12.1. Rotore di Jeffcott
      • 14.12.2. Legge di moto: soluzione omogenea e particolare, con e senza smorzamento
      • 14.12.3. Velocità critica, allineamento e auto-centramento del baricentro
    • 14.13. Equilibratura di rotori su due piani:
      • 14.13.1. Forze equilibratrici
      • 14.13.2. Masse di correzione
      • 14.13.3. Cenni alle macchine equilibratrici

Esercitazioni

Sono state svolte le seguenti esercitazioni:

  1. Calcolo dei gradi di libertà di un meccanismo
  2. Analisi cinetostatica grafica senza attrito
  3. Analisi cinematica grafica di meccanismi
  4. Analisi cinetostatica grafica con attrito

Testi/Bibliografia

TESTO CONSIGLIATO

E. Funaioli, A. Maggiore, U. Meneghetti, “Lezioni di Meccanica Applicata alle Macchine – Prima parte – Fondamenti di Meccanica delle Macchine”, ed. Pàtron, Bologna.

ALTRO MATERIALE

Dispense del docente, pubblicate su "Insegnamenti online".

PER APPROFONDIMENTI

M. Callegari, P. Fanghella, F. Pellicano, “Meccanica applicata alle macchine”, ed. CittàStudi.

A. Zanarini, “Analisi cinetostatica grafica di meccanismi piani”, ed. Esculapio.

ESERCITAZIONI

Oltre alle dispense, sono disponibili su "Insegnamenti online" esercizi risolti e i testi delle precedenti prove scritte.

Metodi didattici

Il corso consiste di lezioni teoriche ed esercitazioni svolte in aula.

Per quanto riguarda le lezioni, viene dato un ampio risalto agli aspetti teorici e analitici per la risoluzione dei problemi tipici della Meccanica Applicata. A partire dalle conoscenze pregresse di fisica e meccanica razionale (di cui viene proposto qualche richiamo mirato agli argomenti trattati nel corso), vengono forniti via via nuovi strumenti teorici per la modellazione e l’analisi funzionale delle macchine e dei meccanismi, con particolare riguardo ai problemi cinematici, statici e dinamici.

Le esercitazioni presentano invece esempi (inclusi alcuni casi particolari) di applicazione di alcuni metodi per il calcolo dei gradi di libertà e per l'analisi cinematica e cinetostatica dei meccanismi.

Il materiale consigliato copre tutti gli argomenti del corso e quindi la frequenza non è necessaria. Tuttavia si consiglia di frequentare le lezioni per seguire più facilmente i ragionamenti necessari allo sviluppo dei modelli e dei metodi presentati nel corso.

Il modulo 2 per il corso di Meccanica delle Macchine e dei Materiali di Ingegneria dell'Energia Elettrica (Meccanica dei Materiali) viene tenuto in parallelo al modulo 1 ed è oggetto di un esame a parte.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

ESAME

Scritto + Orale

PROVA SCRITTA

E’ costituita da un esercizio di analisi cinematica e cinetostatica grafica.

PROVA ORALE

E’ costituita da due domande teoriche riguardanti gli argomenti del corso. Per Ingegneria dell’Energia Elettrica, le domande sono relative al solo modulo 1, essendo il modulo 2 oggetto di un esame a parte.

Le dimostrazioni matematiche sono parte dell'esame e quindi sono richieste. Verrà verificato in particolare che i candidati sappiano giustificare i passaggi matematici, in modo da chiarire la logica dietro di essi.

SVOLGIMENTO DELL’ESAME

La prova scritta dura 60 minuti. Al termine della prova scritta, la commissione si riunisce per la correzione dei compiti. Al termine della correzione ha inizio la prova orale. I candidati verranno chiamati in ordine di lista per rispondere alle domande orali.

Ad ogni domanda viene assegnato un punteggio in trentesimi. Condizione necessaria per proseguire la prova orale è che la prova scritta risulti sufficiente. Complessivamente l’esame è superato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

  • Voto medio ≥18;
  • Due domande teoriche ≥18, OPPURE una domanda teorica ≥18 e una domanda teorica ≥12, OPPURE due domande teoriche ≥15.

A seconda del numero di candidati è possibile che gli esami orali interessino più giorni.

VALUTAZIONE

Ingegneria dell'Automazione: media aritmetica dei voti della prova scritta e delle domande orali.

Ingegneria dell'Energia Elettrica: detti M1 e M2 i voti dei due moduli, il voto complessivo è ottenuto arrotondando il risultato della formula 2/3 M1 + 1/3 M2 all'intero più vicino.

NUMERO DI APPELLI E ALTRE NORME

Sono previsti almeno sei appelli annuali, generalmente 3 in gennaio-febbraio, 2 in giugno-luglio, 1 a settembre.

In caso di mancato superamento della prova o di rifiuto del voto, il candidato può presentarsi alla prova successiva.

Nel caso il candidato non si presenti all'esame, non potrà sostenere la prova successiva.

Non è ammessa la consultazione di appunti o altro materiale durante l'esame.

Strumenti a supporto della didattica

Durante il corso verranno utilizzate alcune presentazioni a supporto degli argomenti teorici. Il materiale è reso disponibile sul sito "Insegnamenti online".

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Nicola Sancisi