87900 - COMUNICAZIONE IN AMBITI ISTITUZIONALI

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Cristiana Cervini
  • Crediti formativi: 5
  • SSD: L-LIN/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea Magistrale in Interpretazione (cod. 8060)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo/a studente/ssa - conosce i modelli testuali e le problematiche fondamentali della comunicazione intralinguistica, interlinguistica ed interculturale in ambito istituzionale - è in grado di comprendere, analizzare e (ri)produrre discorsi orali utilizzati in una varietà di ambiti istituzionali

Contenuti

Il corso ha come obiettivo principale il consolidamento della preparazione linguistico-culturale in italiano di interpreti che potranno operare nei servizi pubblici e nella mediazione in contesti istituzionali (politico, accademico, aziendale, sanitario, giuridico, di servizi alla cittadinanza). Per fare questo si analizzeranno diverse tipologie di testi della comunicazione istituzionale, con una particolare attenzione ai discorsi orali pronunciati nei contesti della pubblica amministrazione, della politica, della comunicazione al cittadino.
Il corso dal carattere teorico-pratico prevede attività di lavoro sui testi in lingua italiana di tipo prescrittivo/normativo, informativo e descrittivo, con l'obiettivo di migliorare la comprensione globale del discorso istituzionale, riconoscerne con maggiore rapidità e competenza gli snodi più complessi e, se del caso, semplificarli a favore di una maggiore leggibilità/comprensibilità. Si proporranno alcuni approfondimenti sulla questione del genere nei testi ufficiali e sugli uso degli anglicismi nell’italiano contemporaneo.
Al termine del corso lo studente/la studentessa sarà quindi in grado di i) riconoscere in modo critico le caratteristiche e le qualità comunicative di un testo istituzionale; ii) semplificare un testo istituzionale per migliorarne leggibilità e comprensibilità; iii) pianificare e proporre un discorso istituzionale orale ben coeso ed efficace in italiano.

L’insegnamento di ‘Comunicazione istituzionale’ si inserisce nel corso integrato di ‘Comunicazione istituzionale e specializzata’ incentrato sull’analisi intralinguistica, interlinguistica e interculturale di diverse tipologie testuali (scritte e orali) di comunicazione istituzionale.

Testi/Bibliografia

Per una progressione coerente degli argomenti, si consiglia di studiare i saggi e gli articoli nell’ordine in cui sono riportati in bibliografia.
Il materiale (slide e altro) utilizzato a lezione è parte integrante del programma di studio ed è disposizione sulla piattaforma IOL-Insegnamenti OnLine.

Riferimenti bibliografici

Lubello, S. (2016), “Usi pubblici e istituzionali dell’italiano” in Lubello, S. (ed.), Manuale di linguistica italiana, Berlino: De Gruyter (pp. 417-435).
Vellutino, D. (2018), L’italiano istituzionale per la comunicazione pubblica, Bologna: Il Mulino/Itinerari (un capitolo a scelta tra I, II, III, IV).
Cortelazzo, M. (2015), “Il cantiere del linguaggio istituzionale. A che punto siamo?”, LeGes 26-2015/1 (pp. 135-150).
Petrilli. R., (2015), La lingua politica, lessico e strutture argomentative, Roma: Carocci Editore (cap. 1 e 2, pp. 11-68).
Barone, L. (2007). “Metafore e vita istituzionale. Comunicati stampa e discorsi nell’Unione Europea”. In Bosisio, Cambiaghi, ecc. Atti del 7° Congresso AITLA. Aspetti linguistici della comunicazione pubblica e istituzionale, (pp. 155-176).
Raus, R. (2010). "Terminologia comunitaria e di settore nelle relazioni parlamentari" in Multilinguismo e terminologia nell'Unione Europea. Problematiche e prospettive, Milano: Hoepli (pp. 115-155).

Suggerimenti per altre letture e consultazioni (non obbligatorie):
Vellutino, D., Zanola, M.T. (2015), Comunicare in Europa. Lessici istituzionali e terminologie specialistiche, EDUCatt - Ente per il Diritto allo Studio Universitario dell’Università Cattolica.
Cedroni, L. (2014), Politolinguistica. L’analisi del discorso politico, Carocci Editore.
Cortelazzo, M., Pellegrino, F. (2002), “Trenta regole per scrivere testi amministrativi chiari”, Guida agli Enti Locali, n. 20, (pp. XXV-XXXV).
Sciumbata, F.C. (2017), Sono solo coincidenze? Proposte a Trenitalia per farsi capire (meglio) dai viaggiatori, Trieste: EUT Edizioni Università di Trieste

Metodi didattici

Il corso sarà costituito da lezioni di approfondimento teorico e da attività pratiche di lavoro sui testi. È richiesta quindi la partecipazione attiva degli studenti.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame sarà finalizzato a valutare:
i) le conoscenze teoriche acquisite sui principi della comunicazione istituzionale;
ii) la capacità di analizzare le caratteristiche di un testo istituzionale;
iii) la capacità di individuare le difficoltà nel processo di interpretazione di un testo istituzionale e di mostrare adeguate strategie di risoluzione;
iv) la capacità di produrre all’orale un discorso istituzionale efficace e coerente in italiano.

L’esame di Comunicazione Istituzionale prevede una prova pratica e una prova orale.
La prova pratica sarà suddivisa in due parti:
-formulazione di un discorso orale monologico di carattere istituzionale della durata di circa 3 minuti su un argomento assegnato una settimana prima della data di esame;
-analisi di un testo scritto breve relativo alla comunicazione in ambito di pubblica amministrazione: comprensione e proposta di semplificazione.

La prova orale prevede la discussione degli argomenti teorici affrontati a lezione e proposti nei saggi di riferimento (da due a quattro quesiti).
Le ultime lezioni dell’insegnamento di CI saranno finalizzate a chiarire le modalità di esame attraverso esercizi di simulazione e discussione collegiale dei dubbi teorici.

Assegnazione del punteggio:
-attività pratica: max.15 punti su 30
-quesiti di approfondimento teorico: max.15 punti su 30.
Il voto ottenuto in 'Comunicazione istituzionale' farà media con quello ottenuto in 'Linguaggi specializzati' nell'ambito del corso integrato di Comunicazione istituzionale e specializzata.

Criteri:
In fase di valutazione si terranno in considerazione i seguenti criteri:
-chiarezza espositiva dei candidati e precisione terminologica
-completezza nelle conoscenze teoriche
-capacità di riflessione critica
-precisione nello svolgimento delle attività pratiche.

Strumenti a supporto della didattica

Lavagna, pc, videoproiettore.
Pagina Moodle dell’insegnamento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Cristiana Cervini

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Lavoro dignitoso e crescita economica Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.