78164 - BOOK INFORMATICO T (L-Z)

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Federico Paternò
  • Crediti formativi: 5
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Federico Paternò (Modulo 1) Valentina De Matteo (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Design del prodotto industriale (cod. 8182)

Contenuti

Il Laboratorio prevede una parte progettuale dedicata alla progettazione di modalità per la presentazione di progetto ed un workshop dedicato al service design.

Laboratorio di comunicazione del progetto

 

VISUAL E UX DESIGN PER IL PROGETTO

Prof. Federico Paternò

Per un designer la comunicazione di un progetto non è una semplice sequenza di immagini ma un momento fondamentale per distinguersi nel mondo del lavoro. È espressione del proprio approccio progettuale, della propria identità e delle proprie competenze professionali. Comunicare un progetto significa delineare il proprio profilo lavorativo attraverso un preciso linguaggio narrativo, una forma visiva e un’organizzazione dei contenuti funzionali al supporto e alla destinazione d’uso.

Per poter sviluppare una comunicazione adeguata alle proprie esigenze, gli studenti dovranno acquisire conoscenze e competenze che spaziano dalla valutazione del proprio operato e della sua organizzazione, all’impaginazione e presentazione dei contenuti.

Obiettivo del modulo è dunque dotare gli studenti degli strumenti teorici e tecnici necessari alla progettazione di una comunicazione di progetto.

· introduzione
· basi di progettazione grafica: la griglia, la tipografia, il colore, l’impaginazione
· gli strumenti: design dell'interazione e della comunicazione
· scegliere cosa comunicare e a chi comunicarlo
· organizzazione e architettura dei contenuti
· progettazione visiva
· declinazioni e output

 

 

SERVICE DESIGN

Valentina De Matteo

Contesto

In un mondo dominato da fenomeni complessi e scenari VUCA (Volatile, Uncertain, Complex, Ambiguous), i modelli di business cambiano velocemente, la velocità dell’adoption tecnologica e della trasformazione digitale richiede di assumere una prospettiva differente da quelle tradizionali market-centric. Si fa strada infatti la necessità di guardare prima allo “user”, l’utente con le sue esigenze, le sue specificità e la sua sempre crescente aspettativa di personalizzazione. La prospettiva user-centric diviene quindi essenziale per dare vita a prodotti e servizi non dettati esclusivamente dalle esigenze di mercato ma dai need espressi dai clienti. I clienti diventano quindi non più solo fruitori di servizi ed esperienze ma co-designer e partner nel loro stesso sviluppo. Nello shift da “consumer” a “prosumer” il service design diventa il metodo, il linguaggio e lo strumento centrale da inserire nella cassetta degli attrezzi del progettista.

 

Obiettivi formativi

· Imparare a “mettersi nei panni del cliente” e capirne le specificità attraverso una prospettiva differente

· Acquisire strumenti concreti tratti dal design thinking che possono essere applicati dalla fase di ricerca a quella di prototipazione

· Recepire i primi strumenti di valutazione del progetto da un punto di vista di sostenibilità economica

· Imparare a comunicare efficacemente con gli utenti e a ingaggiarli nel racconto attraverso lo storytelling

 

Macrostruttura contenuti

· Dal design thinking al service design. Framework metodologico

· Fasi: obiettivi e strumenti

· User research

· Concept design

· Business model design

· Prototyping, testing and verification

· Focus on. Il service blueprint

· Da storytelling a storybuilding: ingaggiare l’utente attraverso la comunicazione

Testi/Bibliografia

· Vignelli M., Il Canone Vignelli, Postmedia Books, Milano 2012

· Brockmann Josef Müller, Grid Systems in Graphic Design: A Visual Communication Manual for Graphic Designers, Typographers and Three Dimensional Designers, Braun Publish,Csi, 1996

· Debora Bottà, User eXperience design. Progettare esperienze di valore per utenti e aziende, Hoepli, 2018

· R. Tassi, Service Designer, Franco Angeli 2019

· R. Olivi, La comunicazione è un posto dove ci piove dentro, La Nave di Teseo 2018

· M. Stickdorn/J. Schneider, This is Service Design Thinking, O’Reilly 2010

Metodi didattici

LABORATORIO DI COMUNICAZIONE DEL PROGETTO

Si adotterà il metodo interattivo e della ricerca. La lezione frontale si alternerà a momenti laboratoriali e di verifica. Il docente avrà funzione di guida e di coordinamento delle attività fondate sulla problematizzazione dei contenuti.

 

 

SERVICE DESIGN

Modalità formative

Modalità “blended” che prevede formazione, esperienza, challenge

· Formazione: strumenti e concetti base per affrontare i momenti esperienziali

· Esperienza: esercitazione di gruppo sugli strumenti del service design a partire da casi specifici

· Challenge: lavoro di gruppo con l’obiettivo di prototipare un servizio seguendo tutte le fasi (exploration creation, reflection, implementation) i cui risultati saranno oggetto di presentazione plenaria e valutazione

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

LABORATORIO COMUNICAZIONE DEL PROGETTO

Parte della lezione sarà dedicata a una revisione approfondita dello stato di avanzamento degli elaborati prodotti dagli studenti. Questi elaborati serviranno per la valutazione dell'acquisizione delle competenze in linea agli obiettivi del Corso. Il laboratorio prevede un esame finale che valuterà l'output progettato dagli studenti.

 

 

Si ricorda che la frequenza ai laboratori è obbligatoria, e potranno sostenere l'esame gli studenti che avranno frequentato il 70% delle lezioni.

Strumenti a supporto della didattica

Il corso si terrà nel laboratorio informatico, gli studenti si avvarranno di postazioni munite di software. Le lezioni avranno luogo con l’ausilio di un proiettore.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Federico Paternò

Consulta il sito web di Valentina De Matteo