71881 - PROCEDURA PENALE AVANZATA

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Daniele Vicoli
  • Crediti formativi: 7
  • SSD: IUS/16
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 0659)

Conoscenze e abilità da conseguire

Oggetto del corso è la disciplina che regola il processo agli enti (d. lgs. n. 231 del 2001) e quello minorile (d.P.R. n. 488 del 1988); di qui, l’articolazione in due distinti moduli.

Si tratta di sistemi processuali sussidiari rispetto al modello ordinario, le cui forme sono previste dal codice di procedura penale. A fungere da comune denominatore della materia sono i tratti di specialità che qualificano la figura dell’imputato: in un caso, una persona giuridica chiamata a rispondere di un illecito amministrativo dipendente da reato; nell’altro, un soggetto all’epoca della commissione del reato minorenne.

Da questa premessa deriva, per entrambi i sistemi considerati, un’analoga impostazione dello schema normativo: a una generale clausola di rinvio che rende applicabili, in quanto compatibili, le disposizioni codicistiche segue una disciplina a carattere speciale, modulata sulle peculiarità di ciascuno dei due riti.

Le conoscenze da conseguire rispecchiano il quadro sopra descritto, nell’ottica di completare ed approfondire lo studio del processo penale. In questo senso, l’analisi sarà concentrata su quei meccanismi che caratterizzano, in termini derogatori, il processo agli enti e quello minorile.

Tale chiave di lettura, nel combinare regole codicistiche ed eccezioni alle stesse, mira a sviluppare le abilità di analisi e di ragionamento giuridico, anche mediante l’esame di casi giurisprudenziali al centro di significative pronunce.

Contenuti

Modulo A - Il processo agli enti (d. lgs. n. 231 del 2001) – 24 ore

Nozioni introduttive

  • Dal principio societas delinquere non potest alla responsabilità amministrativa dipendente da reato delle persone giuridiche: fonti normative e tratti generali – 1 ora.
  • L’ambito applicativo del d. lgs. n. 231 del 2001. – 1 ora.
  • L’inquadramento dei presupposti ai quali è subordinata la responsabilità dell’ente: i c.d. reati presupposto; i requisiti oggettivi (i concetti di interesse e vantaggio); i requisiti soggettivi (la distinzione tra soggetti apicali e sottoposti); la prova liberatoria (cenni sui modelli di organizzazione) – 4 ore.
  • L’articolazione delle sanzioni, con specifico riferimento a quelle interdittive e alla confisca – 1 ora.
  • Il processo penale come sede di accertamento della responsabilità dell’ente: le ragioni della scelta – 1 ora.

La disciplina processuale – Parte statica

  • I rapporti tra la clausola di rinvio alle disposizioni codicistiche e la disciplina a carattere speciale – 2 ore.
  • Il principio di autonomia della responsabilità dell’ente – 2 ore.
  • I problemi legati alla rappresentanza dell’ente nel processo e le connesse questioni di natura probatoria: l’incompatibilità con l’ufficio di testimone – 2 ore.
  • Le misure cautelari: i presupposti applicativi; il procedimento di applicazione; i criteri di scelta delle misure; le vicende successive all’applicazione – 4 ore.

La disciplina processuale – Parte dinamica

  • La fase delle indagini preliminari: dall’annotazione dell’illecito amministrativo nel relativo registro alle determinazioni del pubblico ministero – 1 ora.
  • L’udienza preliminare e i procedimenti speciali – 1 ora.
  • La fase dibattimentale: le implicazioni legate alla distribuzione dell’onere della prova ed alle regole di giudizio – 4 ore .

Modulo B – Il processo minorile (d.P.R. n. 448 del 1988) - 24 ore

  • L’evoluzione e i connotati fondamentali della legislazione sul processo minorile – 2 ore.
  • Gli organi della giurisdizione minorile e i loro ausiliari – 1 ora.
  • La clausola di rinvio alle disposizioni del codice di procedura penale – 2 ore.
  • La centralità delle esigenze educative del minorenne – 1 ora.
  • Le indagini preliminari – 2 ore.
  • I provvedimenti limitativi della libertà personale: l’arresto in flagranza e il fermo; le misure cautelari (in particolare, la tipologia e i presupposti applicativi) – 4 ore.
  • L’udienza preliminare – 4 ore.
  • Le forme speciali di definizione del processo (il perdono giudiziale; l’irrilevanza del fatto; la “messa alla prova”) – 6 ore.
  • Il giudizio dibattimentale – 1 ora.
  • Le impugnazioni – 1 ora.

Testi/Bibliografia

Testi necessari per la preparazione dell’esame:

Modulo A – Il processo agli enti (d. lgs. n. 231 del 2001)

A Giarda, Procedimento di accertamento della «responsabilità amministrativa degli enti», in G. Conso-V. Grevi, Compendio di procedura penale, 9ª ed., Cedam, Padova, 2018, p. 1259-1289.

E’ indispensabile la consultazione, nel testo aggiornato, del d. lgs. n. 231 del 2001.

Modulo B – Il processo minorile (d.P.R. n. 448 del 1988)

F. Della Casa, Processo penale minorile, in G. Conso-V. Grevi, Compendio di procedura penale, 9ª ed., Cedam, Padova, 2018, p. 1179-1205.

E’ indispensabile la consultazione, nel testo aggiornato, del d.P.R. n. 448 del 1988.

Per entrambi i moduli, le sentenze analizzate durante le lezioni in relazione a specifici temi saranno messe a disposizione degli studenti tramite la piattaforma IOL.

Verranno, inoltre, indicate specifiche fonti bibliografiche (articoli e note a sentenza) per l’approfondimento – facoltativo – di specifiche questioni da parte degli studenti interessati.

Metodi didattici

Il corso si articolerà in lezioni frontali, che saranno dedicate all’analisi ragionata delle disposizioni normative, muovendo dai principi generali di riferimento per arrivare alle questioni interpretative che emergono sul piano applicativo. Specifico risalto verrà dato all’esame di casi giurisprudenziali, secondo un metodo incentrato sull’individuazione dei problemi e delle relative soluzioni. A questo riguardo troveranno spazio delle sessioni interattive, dedicate alla presentazione da parte degli studenti dei casi giurisprudenziali oggetto di analisi.

Alla luce del metodo didattico prescelto, la parte manualistica sopra indicata offrirà le conoscenze di base, da cui partire per i necessari approfondimenti sulla scorta del materiale didattico (pronunce giurisprudenziali) che verrà messo a disposizione degli studenti durante il corso.

Per tale ragioni, la frequenza delle lezioni, pur non comportando una riduzione del programma d’esame, è di fondamentale importanza nell’ambito del percorso formativo e ai fini di un proficuo studio della materia.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica dell'apprendimento avverrà mediante un esame orale, che si articola

  • in una parte riguardante le conoscenze di base necessarie per inquadrare e descrivere i diversi istituti processuali, anche nei reciproci rapporti di ordine sistematico;
  • in una parte dedicata ai temi di approfondimento, al fine di misurare, anche mediante il riferimento ai casi giurisprudenziali esaminati durante il corso, le capacità di analisi raggiunte dallo studente nell’individuazione dei problemi e delle possibili soluzioni.

Ai fini della valutazione della prova d'esame, i criteri seguiti sono:

  • la conoscenza dei profili istituzionali, anche sulla base dei nessi sistematici tra i diversi istituti;
  • la capacità di individuare le questioni problematiche affrontate dalle pronunce giurisprudenziali esaminate e di ricostruire le relative soluzioni;
  • la capacità di sviluppare argomentazioni in chiave critica;
  • il grado di chiarezza e il rigore logico-giuridico dell’esposizione.

E' prevista la propedeuticità di Diritto privato e di Diritto costituzionale.

E' necessario aver sostenuto l’esame di Procedura penale o studiare "in parallelo" tale materia.

TESI DI LAUREA

La tesi di laurea è assegnata all'esito di uno o più colloqui con lo studente. Il tema viene individuato alla luce delle preferenze manifestate dallo studente.

Strumenti a supporto della didattica

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Daniele Vicoli

SDGs

Lavoro dignitoso e crescita economica Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.