57860 - SOCIOLOGIA DEL TERZO SETTORE

Anno Accademico 2018/2019

  • Docente: Andrea Bassi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: SPS/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea Magistrale in Management dell’economia sociale (cod. 8843)

Conoscenze e abilità da conseguire

Obiettivo dell’insegnamento è quello di fornire gli elementi essenziali dell’analisi della sfera della società denominata “Terzo Settore” che raccoglie una pluralità di attori, soggetti, enti, organizzazioni ed imprese che condividono le seguenti caratteristiche costitutive: sono enti privati; dotati di un certo grado di formalizzazione giuridica, sottoposti ad un parziale o totale divieto di redistribuzione degli utili; che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale; che svolgono attività di interesse generale. Al termine del corso lo studente è in grado di: - conoscere le diverse teorie ed approcci delle scienze sociali circa la nascita, la presenza, l’evoluzione, le prospettive di sviluppo delle organizzazioni di Terzo Settore; - conoscere le principali definizioni in ambito internazionale (con particolare attenzione al contesto Europeo) concernenti i soggetti di Terzo Settore; - conoscere la storia, l’evoluzione, i dati statistici e le caratteristiche distintive delle diverse tipologie di organizzazioni di Terzo Settore attive in Italia; - conoscere i principali atti di indirizzo e di regolamentazione a livello italiano ed Europeo concernenti gli Enti di Terzo Settore; - applicare la tecnica dello “studio di caso” (case study) alle organizzazioni di Terzo Settore o a network inter-organizzativi che includono una pluralità di tipologie organizzative (pubbliche, private, non-profit); - confrontare criticamente i diversi approcci allo studio del Terzo Settore e discutere le loro implicazioni sulle politiche pubbliche.

Contenuti

Il corso si articola in tre moduli autonomi ma interrelati.

Il primo modulo intende rispondere alla domanda: perché esistono le organizzazioni di Terzo Settore (anche nelle società complesse ad avanzato livello di sviluppo)? Saranno illustrati i principali appocci elaborati nell'ambito di tre tradizioni di pensiero riflesso: a) teorie economiche; b) teorie politologiche; c) teorie sociologiche.

Il secondo modulo si dipana a partire dalla domanda: come funzionano gli Enti del Terzo Settore (ETS)? Ovvero quali sono le caratteristiche operative e gestionali che ne determinano la specificità/distintività? Saranno trattati i seguenti argomenti: a) gestione delle risorse economico-finanziarie; b) gestione delle risorse umane; c) governance; d) rapporti con i beneficiari/fruitori dei servizi; e) rapporti con gli stakeholders esterni.

Il terzo modulo, infine, attraverso la tecnica dello "studio di caso" (case study) si propone di fornire una serie di analisi organizzative delle principali tipologie di ETS presenti nel nostro paese (anche alla luce della recente legge di riforma del Terzo Settore): a) organizzazioni di volontariato; b) associazioni di promozione sociale; c) cooperative sociali; d) fondazioni; e) imprese sociali.

Testi/Bibliografia

Testi base:

1) Colozzi I., Bassi A., (2003), Da terzo settore a imprese sociali, Carocci Editore, Roma. (Cap. 1, 2, 3, 5).

2) Bassi A. (2013), Una nuova metrica per l’impresa sociale: il sistema di rilevazione del Valore Aggiunto Sociale, in «IMPRESA SOCIALE»; 2013; No. 1; pp. 30 - 47.

3) Bassi A. (2017), L’impatto della riforma del terzo settore sulla società, in “Nonprofit Papers”, n. 3, 2017, pp. 108-126.


Percorsi di lettura: un testo a scelta tra i seguenti:

- Bassi A. (2005), Bilancio sociale, Bilancio di missione, Activities’ report. Il settore associativo: tra accountability e publicness, in Ecchia G., Marangoni G., Zarri L., (a cura di) (2005), Il bilancio sociale e di missione per le organizzazioni nonprofit, F.Angeli, Milano, (p. 148-164).

- Bassi A. (2010), Esiste una specificità delle organizzazioni nonprofit dal punto di vista delle culture organizzative?, in "IMPRESA SOCIALE", vol. 1/2010, (p. 67-84).

- Bassi A. e Stanzani S. (2012), Dieci anni di relazioni tra terzo settore e politiche sociali (2000-2010), in Colozzi I. (a cura di) (2012), Dal vecchio al nuovo Welfare. Percorsi di una morfogenesi, Franco Angeli, Milano, (pp. 119-149).

- Bassi A. (2017), La inarrestabile forza della “mitezza”. Il lungo cammino (istituzionale) della Riforma del Terzo Settore, in “Welfare Oggi”, n. 5, 2017, pp. 49-56.

- Bassi A. (2017), Impatto Sociale vs. Valore Aggiunto Sociale. Due principi guida per una legislazione promozionale: principio di adeguatezza e principio di proporzionalità, in “Welfare Oggi”, n. 6, 2017, pp. 50-57.

- Bassi A. (2017), Le sfide dell'innovazione sociale nella morfogenesi del welfare, in Stefanelli Maria Alessandra (2017) (a cura di), Dopo la globalizzazione: sfide alla società e al diritto, collana Dipartimento di Sociologia, Giappichelli Editore, Torino, pp. 143-162.

- Bassi A. e Fabbri A. (2017), Tra pubblico e privato: la metamorfosi della CRI, in “Nonprofit Papers”, n. 2, 2017, pp. 145-175.

- Bassi A. (2018), Una legislazione promozionale e sussidiaria per la costituzionalizzazione degli attori della società civile, in Cicognani F. e Quarta F. (a cura di), (2017), Regolazione, attività e finanziamento delle imprese sociali. Studi sulla riforma del terzo settore in Italia, Giappichelli Editore, Torino, pp. 7-28.

Metodi didattici

Nelle lezioni si alterneranno momenti di didattica frontale a momenti di confronto e discussione con gli studenti su testi o parti di essi via via proposti dal docente.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova dell'esame di profitto consisterà in una interrogazione orale sui testi indicati ai punti 1, 2 e 3  nella sezione "Bibliografia", nonché su un testo a scelta tra quelli indicati nella sezione "Percorsi di lettura".

Al fine di valutare le conoscenze dello studente relativamente ai seguenti argomenti:

- teorie ed approcci del Terzo Settore;

- principali definizioni in ambito internazionale (con particolare attenzione al contesto Europeo);

- la storia, l’evoluzione, i dati statistici e le caratteristiche distintive delle diverse tipologie di organizzazioni di Terzo Settore attive in Italia;

- i principali atti di indirizzo e di regolamentazione a livello italiano ed Europeo concernenti gli Enti di Terzo Settore;

- la tecnica dello “studio di caso” (case study);

- analisi critica dei diversi approcci allo studio del Terzo Settore e discussione delle loro implicazioni sulle politiche pubbliche.

Strumenti a supporto della didattica

Videoproiettore, PC, lavagna a fogli mobili.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Andrea Bassi

SDGs

Lavoro dignitoso e crescita economica Consumo e produzione responsabili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.