Food Supply Chain - Una piattaforma software innovativa per la misura dell’impatto ambientale di filiere produttive

Si arricchisce la piattaforma software innovativa sviluppata dal centro di ricerca “Food Supply Chain” di cui è direttore Riccardo Manzini, docente di logistica presso la Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna.

La piattaforma, basata su modelli di ottimizzazione matematica, permette di contabilizzare con precisione costi, efficienza logistica e impatto ambientale della filiera agroalimentare.

La piattaforma consente l’ottimizzazione del processo produttivo dall’origine della materia prima al recupero dei sottoprodotti e degli imballi dopo l’uso e consumo del prodotto finito. Così per un prodotto deperibile è possibile quantificare l’impatto ambientale e l’efficienza logistica e di costo imputabili ad una molteplicità di scelte tradizionalmente trattate separatamente dal campo alla tavola del consumatore, includendo anche nella valutazione dei costi la logistica inversa di ritorno e la gestione dei rifiuti. Alcuni esempi di queste scelte sono georeferenziare nuovi impianti produttivi, centri distributivi di stoccaggio e distribuzione della merce, nuovi canali e mercati di vendita dei prodotti, nuove filiere di approvvigionamento e fornitura, nuove modalità di trasporto che favoriscano quello intermodale che utilizza unità di carico (container) atte a poter essere utilizzate con diversi sistemi di trasporto (acqua/gomma/ferrovia).

Il nuovo software è stata recentemente utilizzato per un’analisi comparativa dell’efficienza e dell’impatto ambientale della filiera distributiva di Conad, la nota catena di grande distribuzione, analizzando il ricorso al servizio di pallet pooling sviluppato dalla società cooperativa CPR System. Questo prevede, per le centinaia di fornitori di prodotti deperibili, l’uso di pallet che vengono recuperati con trasporti ottimizzati a pieno carico.

L’analisi ha permesso di valutare che, riconfigurando la rete distributiva Conad dei prodotti freschi a marchio con l’ausilio dell’ottimizzazione e l’inserimento di CPR, si sono registrati circa 12.000 spedizioni in meno in un anno e la riduzione dei chilometri percorsi dai mezzi del 42%, che corrisponde a 4 milioni di chilometri in meno con una riduzione dell’impatto ambientale misurabile in circa 2600 tonnellate di CO2 equivalente l’anno. La piattaforma ha inoltre permesso una misurazione precisa della riduzione delle emissioni di numerose altre sostanze nocive responsabili dell’effetto serra, dell’eutrofizzazione, dello smog fotochimico, dell’assottigliamento dello strato di ozono e dell’acidificazione, in linea con i protocolli e le linee guida internazionali che normano il life cycle assessment applicato a prodotti e processi industriali.

Il centro di ricerca “Food Supply Chain” si occupa di logistica nella filiera agroalimentare, uno dei temi del prossimo EXPO di Milano, per il quale il centro si candida, grazie alle competenze acquisite e alle soluzioni innovative proposte, ad essere uno dei protagonisti nell’ambito della misura e controllo degli impatti ambientali di filiera.