Le principali novità contenute nell'accordo, che entrerà in vigore il 1° ottobre, sono le seguenti:
- la durata minima della pausa è stata ridotta da 30 a 10 minuti; la durata massima rimane invece invariata;
- la pausa va sempre timbrata, anche se fruita all'interno del luogo di lavoro. Non saranno pertanto più effettuate detrazioni automatiche corrispondenti alla durata minima della pausa;
- nel caso di orario di lavoro giornaliero (comprese anche le eventuali prestazioni orarie aggiuntive) superiore alle 6 ore continuative, ogni lavoratore deve svolgere un intervallo per pausa;
- l’intervallo per pausa ha una durata minima di 10 minuti e massima di 60 minuti, e deve svolgersi, di norma, nella fascia oraria che va dalle ore 12.30 alle ore 14.30;
- il momento di fruizione della pausa e la sua durata devono conciliare le esigenze personali del lavoratore con le esigenze organizzative della sua struttura;
- la pausa per sua natura non è retribuita, non è considerata come orario di lavoro e deve essere pertanto necessariamente timbrata, anche se fruita sul posto di lavoro, configurandosi come interruzione dell’attività lavorativa;
- è possibile non timbrare la pausa unicamente in situazioni assolutamente eccezionali e ampiamente motivate. E’ comunque necessario che sia comunicato al proprio Responsabile (compilando il modulo già in uso) che, valutate le circostanze, darà il nullaosta per la sua regolarizzazione. Tali situazioni saranno monitorate, anche allo scopo di valutare se siano utili interventi organizzativi;
- nel caso in cui il lavoratore debba trattenersi occasionalmente e in via eccezionale in servizio oltre l’orario ordinario, può, se desidera, non effettuare la pausa, purché la durata della prestazione lavorativa complessiva giornaliera non superi le 6 ore e 15 minuti.