73349 - LABORATORIO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER L'EDUCATORE NEI SERVIZI PER L'INFANZIA II (G.F)

Anno Accademico 2017/2018

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: - è capace di muoversi autonomamente nell'applicare le tecniche specifiche apprese in modo autonomo o all'interno di progettazioni organizzate dalle istituzioni; - sa confrontarsi con altri soggetti sulle modalità d'uso e di documentazione delle tecniche apprese; - sa collocare il sapere specifico appreso in differenti tipologie di servizio; - sa valutare i limiti e i pregi delle strumentazioni tecniche apprese; - sa trasferire le tecnologie apprese in contesti differenziati apportandovi modificazioni e integrazioni personali.

Contenuti

Interculturalità al Nido

Premessa

La profonda trasformazione sociale, avvenuta negli ultimi vent’anni, sollecita chi lavora in ambito educativo ad interrogarsi in merito al ruolo, alle forme e ai contenuti del proprio lavoro. La semplice coesistenza di aspetti culturali diversi e di individui che ne sono portatori non implica, automaticamente, “relazione” ed è quindi necessario cercare modalità più adeguate alla elaborazione di un modello pedagogico rivolto all’inclusione, intesa come “relazione senza sradicamento”.

Fare “educazione interculturale” significa riconoscere ai contesti educativi che accolgono l’infanzia e le loro famiglie un ruolo particolarmente importante nel favorire la relazione, il dialogo e la costruzione di “zone di reciproca comprensione”.

Lavorare in un’ottica interculturale al Nido, richiede di “saper tradurre” in pratiche e gesti quotidiani, le finalità principali dell’interculturalità: conoscenza e valorizzazione del sé e dell’altro, ascolto e dialogo, cooperazione, reciprocità, gestione del conflitto.

Obiettivi formativi del laboratorio

  1. Problematizzazione delle conoscenze

    • partire dalla percezione dell’altro per rintracciarvi stereotipi e pregiudizi, espliciti e impliciti, al fine di acquisire maggiore consapevolezza nell’agire educativo.

  1. Accoglienza

    • Rielaborare un significato condiviso di accoglienza attraverso la “narrazione parallela” delle esperienze.

    • Rivisitare le pratiche di accoglienza (bambini e famiglie) presenti nei diversi servizi.

  1. Progettualità

  • Ricercare strategie, strumenti e materiali volti a promuovere l’incontro tra bambini, educatrici, famiglie

    Metodologia

    Nel laboratorio si privilegeranno metodologie attive con particolare riferimento ai seguenti approcci: narrativo, autobiografico, cooperativo. Attraverso la proposta di lavori individuali, di coppia e di piccolo gruppo:

  • si raccoglieranno i saperi e le esperienze pratiche degli studenti;

  • si solleciterà con tecniche diverse un confronto sui bisogni reali e/o percepiti nei contesti educativi e si “ri-cercherà” il senso delle scelte;

  • si orienterà il gruppo a “sintesi” e “riflessioni”, se possibili, comuni e condivise.


Testi/Bibliografia

G. Favaro, I bambini migranti, Giunti, Firenze, 2001

I. Bolognesi; A. Di Rienzo, S. Lorenzini, A. Pileri, Di Cultura in culture. Esperienze e percorsi interculturali nei nidi d’infanzia, Franco Angeli, Milano,2006

C. Silva, Intercultura e cura educativa nel Nido e nella scuola dell’infanzia, Junior, Milano, 2011


Metodi didattici

Nel laboratorio si privilegeranno metodologie attive con particolare riferimento ai seguenti approcci: narrativo, autobiografico, cooperativo. Attraverso la proposta di lavori individuali, di coppia e di piccolo gruppo:

  • si raccoglieranno i saperi e le esperienze pratiche degli studenti;

  • si solleciterà con tecniche diverse un confronto sui bisogni reali e/o percepiti nei contesti educativi e si “ri-cercherà” il senso delle scelte;

  • si orienterà il gruppo a “sintesi” e “riflessioni”, se possibili, comuni e condivise.


Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Lavoro di gruppo o individuale finale.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Adriana Di Rienzo