32890 - STORIA DEI CULTI E DELLE RELIGIONI

Anno Accademico 2017/2018

  • Docente: Rolando Dondarini
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: M-STO/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Educatore sociale e culturale (cod. 8776)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - sapranno comprendere e utilizzare correttamente i termini e le definizioni del campo semantico relativo a questo settore di studio (culti, riti, miti, religioni, fedi, ...); - sapranno mettere in relazione origini, diffusione, trasformazioni e permanenza di forme di culto e di devozione con aspetti ambientali e socioeconomici; - conosceranno i ceppi religiosi che più hanno inciso sulle vicende umane con particolare riferimento alla loro genesi e propagazione; - conosceranno i dettami fondamentali delle religioni più diffuse e le loro articolazioni in in diversi credi e sette; - sapranno individuare e circoscrivere le aree del mondo con prevalenti presenze religiose e le zone di frizione e di conflitto tra diverse fedi; - sapranno individuare le principali questioni sollevate dalla convivenza di fedeli di religioni differenti.

Contenuti

Nel corso della storia i culti, i riti, i miti e le religioni sono stati generati e influenzati dalle risorse, dai rapporti e dalle attività di ogni gruppo umano. Se del mondo attuale si volessero tracciare carte tematiche un po' inconsuete relative ai sistemi politici, alle disparità sociali, ai comportamenti e alle mentalità, esse ricalcherebbero in gran parte le aree di diffusione delle grandi religioni, che a loro volta manifesterebbero ulteriori articolazioni e differenze interne. Ogni grande area religiosa, pur presentando propri caratteri generali, appare poi scissa in zone di adesione alle diverse versioni e sette, la cui conoscenza può aiutare a comprendere i differenti atteggiamenti odierni di popoli e paesi, di maggioranze e minoranze: dalla ricerca del dialogo, al fondamentalismo più intransigente. Negli stessi ambiti religiosi è pertanto possibile cogliere la compresenza di interpretazioni e di comportamenti divergenti e a volte contraddittori, che spesso caratterizzano i popoli e i paesi presso cui sono prevalenti. D'altronde posizioni contrastanti convivono anche negli stessi contesti etnici e territoriali. Esemplare in proposito è la molteplicità degli atteggiamenti sulle questioni sociali del mondo cattolico, che al di là dei suoi indirizzi generali di fervida sollecitudine, presenta poi un'ampia gamma di comportamenti reali, che vanno dal più coerente impegno in azioni di concreta solidarietà, alle chiusure che implicitamente avallano le più inique disparità. Benché presenti un po' ovunque, tali contrasti sono particolarmente percepibili nei paesi dell'America Latina, dove permangono posizioni quasi opposte: dalle spinte all'egualitarismo più radicale, all'aperto sostegno delle ristrette cerchie dei detentori del potere e della ricchezza. Su queste premesse si analizzeranno i nessi tra le vicende dell'"avventura umana" e la genesi, lo sviluppo e l'espansione di credenze, culti e religioni. fino alle frizioni e ai conflitti attuali.

Testi/Bibliografia


Per chi frequenta almeno i 2/3 delle lezioni, si richiede la preparazione sugli appunti di lezione e lo studio del volume:

Giovanni Filoramo, Marcello Massenzio, Massimo Raveri, Paolo ScarpiManuale di storia delle religioni, Laterza Editore, Roma-Bari 2005.

Per i non frequentanti si richiede lo studio di due volumi:

1) il primo obbligatorio per tutti:

Giovanni Filoramo, Marcello Massenzio, Massimo Raveri, Paolo ScarpiManuale di storia delle religioni, Laterza Editore, Roma-Bari 2005.

2) il secondo da scegliere fra i seguenti: 

- Beatrice Borghi, Il Mediterraneo visto da Anselmo Adorno. Una testimonianza di "pellegrinaggio" del tardo medioevo, Patron, Bologna 2017.

- Chiara Brambilla e Massimo Rizzi, Religioni e migrazioni. Un'esperienza locale di dialogo tra cristiani e musulmani, Franco Angeli, Milano 2011;

- Giovanni Filoramo, Che cos'è la religione. Temi metodi problemi, Piccola Biblioteca Einaudi, Torino 2014;

- Giovanni Filoramo, Religione e religioni, Egea, Milano 2014; 

- Julien RiesIl senso del sacro. Nelle culture e nelle religioni, Jaca Book, 2006.

Metodi didattici

Nelle lezioni frontali, oltre alla consueta forma trasmissiva, si adottano metodi di attivazione degli studenti attraverso discussioni e saggi di ricerca su argomenti di particolare interesse. Alle lezioni si alterna la partecipazione a conferenze e seminari appositamente promossi in collaborazione con enti cittadini (Museo Ebraico, Comunità Islamica, Centro "Amilcar Cabral", Curia Arcivescovile, ...) e noti studiosi sui temi inerenti l'insegnamento. 

 

 

 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova di verifica dell'apprendimento si svolge oralmente attraverso domande volte a saggiare la conoscenza dei temi trattati a lezione e di quelli contenuti nei testi richiesti. Agli studenti si propongono quesiti di carattere generale in modo che possano dimostrare la loro preparazione orientandosi nella materia e approfondendone gli argomenti. Oltre alla conoscenza dei contenuti, alla valutazione complessiva concorrono la proprietà di linguaggio e la capacità di organizzare le informazioni in risposte pertinenti che dimostrino capacità critica e argomentativa.

Strumenti a supporto della didattica

Le lezioni frontali si avvalgono dell'utilizzo di siti della rete telematica, di filmati e di presentazioni informatiche audiovisive (PowerPoint). Questi strumenti vengono messi a disposizione degli studenti nella sezione “Materiali didattici” dell'insegnamento.

Link ad altre eventuali informazioni

http://dipast.scform.unibo.it/

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Rolando Dondarini