30921 - DIDATTICA DELLA LINGUA ITALIANA L2 (LM)

Anno Accademico 2012/2013

  • Docente: Rosa Pugliese
  • Crediti formativi: 9
  • SSD: L-LIN/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Lingua e cultura italiane per stranieri (cod. 0983)

    Valido anche per Laurea in Lingue e letterature straniere (cod. 0979)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo studente sviluppa e/o consolida alcune abilità chiave tramite il percorso di studi specialistici: la capacità di analisi linguistica dei meccanismi di funzionamento della lingua italiana, nei suoi aspetti non solo di 'sistema' (fonetico, morfologico, sintattico, semantico) ma anche di 'uso' (dimensione testuale e pragmatica); la consapevolezza e la capacità riflessiva critica dei meccanismi della comunicazione considerata sia in rapporto al comportamento sociale, individuale e collettivo, sia nel senso specifico di comunicazione linguistica, con riferimento specifico alla lingua italiana; la capacità di elaborare proposte didattiche coerenti e consapevoli nel campo dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda

Contenuti

Contenuti

Come si impara una “lingua seconda” (L2)? In che modo una persona elabora la conoscenza di una L2 e impara a comunicare in una L2? Quanto influiscono la lingua materna o altre lingue conosciute sull'apprendimento? Perché si fanno alcuni errori? Perché alcuni errori invece si “fossilizzano”? Come si progredisce? Quali strategie di apprendimento si mettono in atto? Quali strategie didattiche possono facilitare l'apprendimento? In generale, che cosa significa ‘sapere' una lingua?

Queste ed altre domande saranno riferite, nelle lezioni, in modo specifico all'italiano come L2.

L'obiettivo generale del corso è di acquisire le principali conoscenze scientifichesull'apprendere l'italiano e l'interagire in italiano come L2. Queste conoscenze – che provengono da campi di studio diversi – costituiscono una base di saperi necessari per chi in prospettiva intende insegnare l'italiano come L2 (in Italia o all'estero) e/o per chi, orientandosi professionalmente verso settori connessi con l'immigrazione o l'internazionalizzazione degli studi, vuole comprendere meglio alcuni meccanismi che caratterizzano le interazioni interetniche nella vita quotidiana.

Le abilità specifiche da conseguire riguardano, in particolare, la capacità di “leggere e interpretare” le competenze linguistiche, comunicative e interazionali degli apprendenti di italiano L2 e di considerarne le specifiche implicazioni per l'insegnamento.

Il corso è suddiviso in due parti. La prima parteverterà sui recenti sviluppi teorici e applicativi riguardanti l'apprendimento dell'italiano come lingua seconda. Ci occuperemo del ‘soggetto' che apprende la L2, delle operazioni cognitive ipotizzabili attraverso l'analisi delle sue produzioni interlinguistiche e dei fattori extra-linguistici che intervengono maggiormente nell'acquisizione. A partire dal concetto-chiave diinterlingua, esamineremo i principi generali che governano il processo di apprendimento di una L2, descritti nel campo di studio della ‘linguistica acquisizionale'. Le nozioni saranno rapportate a situazioni concrete di apprendimento spontaneo e guidato, che coinvolgono, distintamente, bambini, adolescenti e adulti. Considereremo esempi di produzioniinterlinguistiche in italiano, sia monologiche sia dialogiche, tratte da contesti autentici.

La seconda partedel corso propone di approfondire l'interazionetra parlanti nativi e non nativi di italiano, dal punto di vista degli aspetti sociali e interculturali. Per trattare questo tema è necessario conoscere alcune prospettive e metodologie di studio dell'interazione(cfr. testi (a)). Su questa base ci occuperemo dell'interazione in una seconda lingua e discuteremo vari esempi di interazione (tra adulti; tra adulti e bambini; tra adulti e adolescenti), registrati in contesti sociali diversi (scuola e ambienti di lavoro correlati alla realtà dell'immigrazione); (cfr. testi (b)). Ci soffermeremo sulla dimensione interazionale, pragmatica, oltre che linguistica, per valutarne le implicazioni didattiche legate alla formazione linguistica in italiano L2.





Testi/Bibliografia

Per la 1° parte del programma:

un testo a scelta tra:

- G. Pallotti, La seconda lingua, Roma, Bompiani, 2000 [1998]

- C.Bettoni, Imparare un'altralingua, Laterza, 2001

e i seguenti saggi:

C. Andorno, «Saper ‘leggere' le varietà di apprendimento: competenze linguistiche per gli insegnanti di italiano» in Elena Pistolesi (a cura di), Lingua, scuola e società. I nuovi bisogni comunicativi nelle classi multiculturali, Trieste, Istituto Gramsci-Friuli Venezia Giulia, 2007, pp.125-35.

M.Piantoni, “L'analisi dell'interlingua” in R.Grassi et al. (a cura di), Dagli studi sulle sequenze di acquisizione alla classe di italiano L2, Edizioni Guerra, Perugia, 2008, pp.143-170

G. Bernini, “Sequenze di acquisizione e apprendimento di categorie linguistiche” in R.Grassi et al. (a cura di), Dagli studi sulle sequenze di acquisizione alla classe di italiano L2, Edizioni Guerra, Perugia, 2008, pp.35-54

Per la 2° parte del programma

(a) lo studio dell'interazione (nell'ordine):

1. C.Bazzanella, «Quando dire è interagire» in C.Bazzanella, Linguistica e pragmatica del linguaggio. Un'introduzione, Roma-Bari, Laterza, 2005: cap. 5, pp.190-214.

2. A.Fasulo, C.Pontecorvo, Come si dice? Linguaggio e apprendimento in famiglia e a scuola, Roma, Carocci, 2000 [1° ristampa]: capp.1,2,3 e par. 6.3 (pagg.131-42).

3. P.Margutti, “Formulare una domanda per ottenere ‘quella' risposta: aspetti linguistici, organizzazione dell'interazione e costruzione di conoscenze in classe' in C.Baraldi (a cura di), Dialogare in classe. La relazione tra insegnanti e studenti, Donzelli, Roma, pp. 29-48.

- lo studio dell'interazione tra parlanti nativi e non nativi:

1. G.Kasper, J.Wagner, “A conversation-analytic approach to second language acquisition in D.Atkinson (ed.) Alternative approaches to second language acquisition, Routledge, 2011, pp. 117-142

2. A.Ciliberti, R.Pugliese, L.Anderson, «La costruzione del non nativo nella classe multilingue» in A.Ciliberti, R.Pugliese, L.Anderson, Le lingue in classe. Discorso, apprendimento, socializzazione,Roma, Carocci, 2003: pp. 109-120.

3. R.Grassi, Parlare all'allievo straniero. Strategie di adattamento linguistico nella classe plurilingue, Perugia, Guerra Edizioni, 2007: cap.1, pagg. 19-92

Una bibliografia per ulteriori approfondimenti ulteriori verrà data durante il corso.

Rispetto ai materiali di studio indicati, alcune variazioni (integrazioni) da concordare saranno necessarie per gli studenti:

- che hanno già sostenuto l'esame di Didattica della lingua italiana nel corso triennale;

- che non hanno sostenuto esami di Linguistica, Glottologiae/o Glottodidatticanel percorso triennale.





Metodi didattici

Lezioni frontali;parti esercitative per l'analisi dell'interlingua di apprendenti di italiano L2 e per le proposte didattiche focalizzate sulla comprensione scritta e orale.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

- stesura di una tesina scritta da inviare in allegato (rosa.pugliese@unibo.it) una settimana prima dell'appello d'esame: tesina di sintesi dei temi affrontati (nella 2° parte del corso) e di analisi di un frammento di interazione trascritto. le indicazioni in dettaglio per la tesina saranno date a lezione;

- colloquio orale, a partire dalla discussione dell'elaborato scritto, che includerà la verifica delle conoscenze relative alla prima parte del corso.



Strumenti a supporto della didattica

Power point; dvd; fotocopie

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Rosa Pugliese